Stagione, quella appena passata, leggermente (eufemismo) disordinata quella del Tottenham. Gli Spurs, partiti con ambizioni di quarto posto e con André Villas Boas al timone, dopo una partenza agguerrita, hanno subìto un calo importante a metà stagione. Calo che ha costretto i dirigenti della squadra di Londra ad affidare la guida della squadra a Tim Sherwood, fino ad allora vice di AVB. La stagione è continuata sulla falsariga di quanto accaduto prima: alti e bassi clamorosi. Rendimento costante, quello sconosciuto. Intanto Villas-Boas faceva faville in Russia, allo Zenit. Terminata la stagione al sesto posto che qualifica in Europa League solamente grazie alla vittoria del City in Capital One Cup, il Tottenham si è messo alla ricerca di un nuovo allenatore.

La ricerca è terminata ieri quando il Tottenham ha ufficializzato la firma di Mauricio Pochettino, ex allenatore dell'Espanyol dal 2009 al 2012 e la scorsa stagione principale fautore dell'ottavo posto miracoloso del Southampton che ha fiondato sul palcoscenico europeo giovani futuribili del calibro di Shaw, Jay Rodriguez e Sam Gallagher, ha regalato l'agognata ribalta a veterani come Rickie Lambert e donato una seconda parte di carrira in crescendo a Lallana.

Pochettino, che al Southampton ha saputo portare un vento di freschezza, sembra fatto dal sarto per garantire al Tottenham la metalità offensiva che Levy si sta premurando di offrire con acquisti clamorosi come Eriksen e Lamela. L'ex Nazionale argentino ai Saints ha proposto un modulo capace di variare rapidamente fra 4-2-3-1 e 4-3-1-2. Nella prima parte di stagione ha prevalso il primo con Jay Rodriguez, Lallana e Steven Davis a supporto di Rickie Lambert. Più in là, visto l'infortunio di Jay Rodriguez, ha avuto la meglio la seconda variante con un Ward-Prowse o un Victor Wanyama in più in mediana. Provando ad ipotizzare il Tottenham che ha in mente ci viene in mente questa disposizione:

Pochettino firma fino al 2017, si porta con sé i collaboratori Jesus Perez, Miguel D’Agostino e Toni Jimenez e supera in volata l'altro candidato alla panchina degli Spurs, Frank de Boer.