Ha detto stop, Craig Bellamy. Ha dovuto dire stop. Quella in casa contro il Chelsea è stata la sua ultima partita da calciatore. E l'ha chiusa non proprio nel migliore dei modi, visto che è arrivata una sconfitta e la retrocessione per il suo Cardiff, ma per lui, nativo di quella città, giocare e chiudere la propria carriera con la maglia dei Blue Birds è stato comunque un sogno.
"Negli ultimi due anni ho pensato diverse volte di ritirarmi, ho dovuto ascoltare il mio corpo", ha detto il Gallese. "Dopo l'infortunio con il West Ham ho sempre avuto paura di farmi male, negli ultimi 3-4 anni prendevo anti-infiammatori. Sono felice di chiudere la mia carriera in questo club, è stato un sogno giocare per la squadra della mia città e raggiungere la promozione. Volevo ritirarmi a quel punto, ma Mackay (allora allenatore del Cardiff, ndr) mi ha convinto a giocare un altro anno. Mi trovavo anche in un posto adatto a me, stavo bene. Prima spesso ho avuto momenti di rabbia, che nella loro negatività mi hanno però spronato a dare sempre tutto, andando oltre agli infortuni."
Bellamy è cresciuto nelle giovanili del Norwich, squadra con cui debutta il 15 marzo 1997 in Championship, mentre per l'esordio in Premier League bisogna aspettare il 2000, anno in cui il Coventry lo compra per 6 milioni di sterline: la stagione non sarà però felice e si chiuderà con la retrocessione. Bellamy rimase però nella massima serie, acquistato dal Newcastle.
Con i Magpies arriva la consacrazione: Bobby Robson lo fa giocare seconda punta, vicino ad Alan Shearer, e i risultati sono eccellenti: chiuderà con 42 gol in 128 partite, dal 2001 al 2005, vissuta con alcune controversie con allenatore e compagni, che il 31 gennaio 2005 causeranno la sua cessione in prestito al Celtic, con cui conquisterà il suo primo trofeo: la Scottish Cup del 2005.
Torna in Premier al termine del presito, con la maglia del Blackburn, con cui però resta solo una stagione, ma segna 28 gol in 13 partite, attirando l'attenzione dei grandi club.
Lo prende il Liverpool, e appena arrivato ad Anfield Bellamy conquista il suo secondo trofeo: il Community Shield. Il primo anno nel Merseyside però è difficile per lui: poca comunicazione con Benitez, l'allenatore di allora, e anche diversi diverbi, in particolare uno con John Arne Riise, lo portano a chieder la cessione nell'estate 2007.
Il West Ham spende per lui 6 milioni di sterline, e viene ripagato con ottime prestazioni, ma penalizzato da diversi infortuni: giocherà solo 9 partite nel primo anno ad Upton Park. Le cose cambiano nella stagione 2009/10: l'inizio di Bellamy e di alto livello, e il Manchester City decide di prelevarlo per 14 milioni di sterline.
Come sempre, le cose iniziano ad andare bene prima di precipitare: sia per motivi comportamentali che tecniche, nell'agosto del 2010 lascia i Citizens per giocare nel suo Cardiff. La stagione fu di successo, con 11 gol in 35 partite, ma non fu riscattato: il 31 agosto 2011 torna a Liverpool, per rimanerci solo un altro anno, infatti nel luglio 2012 torna a casa, al Cardiff, con cui lo scorso anno ha ottenuto la promozione e quest'anno la retrocessione, chiudendo una carriera travagliata, ma sempre ad alti livelli, in cui ha collezionato anche 78 presente con la nazionale del Galles, con cui ha segnato 19 dei suoi 169 gol totali da professionista.