Niente storie: il Borussia non esce a testa alta. La squadra di Klopp riesce a strappare soltanto un pareggio contro l'Augsburg, arrivato in quel di Dortmund certamente non con l'intenzione di recitare un ruolo secondario. Alla fine è patta: due reti a testa che non scontentano nessuno. O forse sì. Anzi: decisamente il Dortmund, che avrebbe potuto allontanare, e non soltanto agganciare i cugini del Monchengladbach (sconfitti ieri dalla banda di Guardiola), senza dimenticare poi il Wolfsburg, che ha tanta voglia di lottare e verosimilmente lo farà.

BENDER PROTAGONISTA - I primi cinque minuti del match sono l'esempio perfetto di come quest'ultimo proseguirà: passano quattro minuti e Kuba Blazsczykowsky resta a terra dolorante. Il suo match terminerà ancor prima che qualche spettatore riesca a prendere posto. Al suo posto, Klopp inserisce Aubameyang. Dal male, però, si passa al bene. Anzi: all'ottimo. Al minuto numero 5, è Bender il più lesto a colpire di testa e a battere Hitz. Uno a zero, non tutto il male vien per nuocere. Sarà stato contento il numero sedici. 

L'Augsburg risente del colpo, ed i gialloneri fanno di tutto per affondare: al decimo, grande triangolazione tra Reus e Lewandowski, con il primo che perde l'attimo del tiro e spreca un'occasione davvero ghiotta. Così come quella sprecata dal polacco al venticinquesimo: dopo aver superato tutta la difesa avversaria, Lewandowski spara addosso a Hitz, bravo a mantenere la posizione. Passano tre minuti, inoltre, e Mhikhitarian ci prova col mancino da fuori: rasoterra a lato, ma non di molto. Il monologo del Borussia, poi, continua con una conclusione di Reus dalla distanza, tranquillamente battezzata dall'estremo difensore dell'Augsburg. Tutto sembra procedere tranquillamente, con le squadre che aspettano solo il riposo. E così sarebbe andata, se Sokratis non avesse "regalato" una gomitata ad Hahn, oppure se Werner fosse entrato meno duro su Mhikhitarian, scatenando le proteste di un infuriatissimo Klopp. Alla fine del primo tempo è 1-0. Ma è solo questione di tempo.

INCREDIBILE AUGSBURG - Dopo un tentativo vano di Reus, il Borussia non riesce più a reagire. E quindi affonda, aiutato dallo stesso Bender, che insacca alle spalle del suo Weindenfeller al minuto 55. Il match si addormenta, necessiterebbe soltanto di un colpo di genio, che effettivamente arriva. Punizione dal limite per i gialloneri, il minuto è il 66. Nuri Sahin la posiziona, guarda la barriera, e calcia. Gol strepitoso: il BVB è ancora sopra. L'Augsburg sembra imbambolato, l'allenatore richiama Bobadilla ed inserisce Ji. Il tempo di calcare il verde dell'Iduna Park che il coreano firma il pari: è il minuto settantadue, e da lì Klopp non riuscirà più a sperare nel bottino pieno. Ci provano Lewandowski di testa e poi Schieber. Nulla da fare, il destino ha voluto il pari. Ed il pari avrà.