Ad Upton Park secondo atto della prima semifinale di One Capital Cup. Il West Ham padrone di casa è chiamato a ribaltare il pesantissimo 6-0 dell'andata subito dall'armata di Pellegrini, per la quale il match odierno è pura formalità. Di conseguenza, pesante turnover per il City: Pantilimon tra i pali, Boyata, Nastasic, Lescott e Clichy sulla linea difensiva, Javi Garcia e Fernandinho (ormai inamovibile dall'11 titolare) dighe in mezzo al campo. Sulle fasce il rapido Navas e il portoghese classe '95 Lopes; in avanti confermatissimo il tandem Aguero-Negredo, con lo spagnolo reduce dal tris della sfida d'andata. Allardyce non risparmia quasi nessuno e schiera Diame, il talentino Morrison e l'infinito Joe Cole alle spalle del gigante Carroll.
PRIMO TEMPO – Pronti, partenza via e 1-0 di Negredo, dopo soli centottanta secondi, su cross preciso dalla sinistra di Jesus Navas: tacco cestistico e Jaaskelainen costretto a chinarsi per raccogliere la sfera dal fondo della rete. E' la rete che manda i Citizens a Wembley. Non che ce ne fosse bisogno, visto il già pesantissimo passivo totale. Gli Hammers cercano di salvare la faccia e trovano immediatamente la via del pareggio con Nolan, ma il roccioso centrocampista viene pescato in offside dall'assistente e il West Ham resta sotto. Il Boleyn Ground prova a infondere coraggio ai proprio beniamini, così lo sterile possesso palla londinese finisce per creare qualche occasione, vanificate da Diame e Carroll. Per contro, al Manchester City bastano pochi passaggi per affacciarsi in area avversaria, e Aguero chiama Jaaskelainen al miracolo. Corre il minuto ventiquattro quando l'argentino raddoppia, lanciato da Lopes: il portoghese salta due Hammers, poi scarica al Kun che dribba altri due paletti e beffa il portiere finlandese. Chris Foy estrae i primi cartellini di giornata poco più tardi, mostrandoli al Kun e ad Alou Diarra. Nel frattempo crescono il possesso palla del City e l'impotenza del West Ham, che tenta di regalare almeno una gioia ai propri supporters. Le giocate e i cross che arrivano frequentemente dalla fascia destra non creano però grossi problemi alla retroguardia Sky Blues, con Carroll grintoso negli sconti volanti ma decisamente volitivo quando chiamato alla conclusione. Nettamente più pericolose le ripartenze di Lopes, rivelazione del match: Jaaskelainen è chiamato a uno scatto da centometrista per togliere la palla dai piedi del lusitano. Prima frazione che tramonta sulle note di "We're going to Wembley" cantata dai tifosi ospiti.
SECONDO TEMPO – Subito fuori l'ectoplasma Joe Cole e il burbero Carroll, dentro Downing e l'esperienza di Carlton Cole. E' proprio CC24 a impegnare seriamente Pantilimon al 51'. Giallo tre minuti prima, quando Lescott aveva steso Morrison in area: Foy lascia correre ma gli estremi per la massima punizione sembrano esserci. In ogni caso le sostituzioni aumentano in maniera esponenziale il peso offensivo della manovra Hammers, anche se la qualità latita e regna la confusione. Scatta l'ora di gioco e Negredo s'improvvisa carrarmato, raccogliendo un appoggio di Aguero, penetrando in area e arrivando fino in fondo, depositando con le ultime energie la sfera nel sacco. 3-0, 9-0 nel punteggio totale e 5° centro tra andata e ritorno per l'ariete iberico. Una mazzata spaventosa per Upton Park e per gli undici Hammers sul rettangolo verde. Il pubblico sugli spalti si consola con Morrison, che mostra tutto il suo talento due giri di lancette più tardi, con un slalom pazzesco stoppato al momento del tiro da Lescott. Pellegrini inserisce Rodwell per Javi Garcia, si rivede Jovetic che fa il suo ingresso in campo al posto di Aguero. L'aggregate score potrebbe arrivare alla doppia cifra ma la traversa toglie la meritata gioia personale a Lopes. Al 74' è il West Ham a sfiorare il gol della bandiera con la spizzicata aerea di Carlton Cole, ma la palla esce di un nulla mentre Pantilimon resta di sale, un minuto dopo Navas si mangia un'occasione grande quanto il Boleyn Ground gettando alle ortiche un micidiale contropiede 3vs2. L'errore "merita" la sostituzione, inoltre Pellegrini decide di coprirsi e portare a casa la clean sheet, così al posto dell'ala spagnola entra Kolarov. All'81' terza opportunità della partita per Cole, ma il colosso nero si fa anticipare dalla difesa Citizens. Il classico fallo della frustrazione è di Tomkins su Negredo, con El Tiburon che resta a terra dolorante alla spalla, ma che alla fine si rialza e resta in campo. Nel finale c'è tempo solo per l'ultimo cambio degli Hammers, con Collison per l'infortunato Diame, che esce in barella. Poi l'arbitro fischia tre volte e manda la truppa di Pellegrini a Wembley. Dall'est all'ovest di Londra, la rincorsa dei Citizens alla terza Capital One Cup (o Football League Cup, che dir si voglia) della loro storia continua. In finale, il 2 marzo, una tra Sunderland e i cugini dello United, che domani dovranno rimontare il 2-1 della semifinale d'andata.
Highlights del match: