Zoopla, colosso immobiliare del Regno Unito e sponsor principale del West Bromwich Albion, ha manifestato la volontà di voler ritirare il proprio nome dalle maglie dei Baggies a fine stagione. La decisione, dopo un periodo di riflessione, è la conseguenza del gesto di esultanza di Nicolas Anelka dopo la doppietta messa a segno contro il West Ham il 28 dicembre 2013. Il braccio destro teso verso il basso e quello sinistro poggiato tra spalla e gomito: quella che in Francia è conosciuta come quenelle e che ha fatto scaturire un vero e proprio dibattito dal momento in cui il suo ideatore, il comico Dieudonné M'bala M'bala, l'ha mostrata per la prima volta in scena.

IL COMUNICATO - Questa la comunicazione ufficiale di Zoopla: "Zoopla ha rivisto la propria posizione nel corso delle ultime settimane, alla luce del comportamento del giocatore Nicolas Anelka durante il match West Ham - West Bromwich Albion del periodo natalizio. La compagnia ha deciso di focalizzare le proprie iniziative di marketing in altre direzioni. Zoopla ha collaborato strettamente con la società e con la comunità nelle due stagioni sponsorizzazione, con lo stanziamento di oltre 100.000 sterline per la Albion Foundation e altre iniziative di beneficenza, e continuerà ad onorare gli impegni per il resto della stagione in corso". L'azienda a giugno 2014 non rinnoverà l'accordo.

IL FATTO - Il tutto accadeva al 40' del primo tempo del match: Anelka in contropiede scavalca Jääskeläinen e realizza il gol del temporaneo 1-1. La sua esultanza è una corsa moderata in direzione della telecamera con in evidenza il gesto della quenelle. Anelka ha spiegato il gesto come un messaggio di sostegno "al mio amico Dieudonnè", tornato al centro della polemica politica in Francia dopo che il ministro dell'Interno Manuel Valls ha annunciato l"intenzione di vietare i suoi spettacoli.

IL GESTO - La quenelle, secondo la comunità ebraica francese, rappresenta un saluto nazista invertito. Una discussione molto sentita in Francia, scaturita dal repertorio dell'umorista transalpino Dieudonné M'bala M'bala, di chiare origini africane. Dieudonné è personaggio controverso. Dai media è stato etichettato come militante sia di sinistra che di destra, mentre lui stesso si definisce anticomunitario, antisionista e repubblicano. Di fatto il nuovo millennio ha visto una netta virata di Dieudo verso l'estrema destra. Le sue posizioni fortemente antisioniste sono sfociate più volte in dichiarazioni antisemite e Dieudonné è finito sul libro nero di tutte le associazioni ebraiche ed antirazziste francesi, fino a subire una condanna in tribunale nel 2011.

TRA SESSO ED ANTISEMITISMO - Il gesto della quenelle, non diversamente dall'utilizzo che ne se ne fa in Italia, nasce con una una connotazione sessuale, ad indicare la lunghezza del membro o di quello che il comico invitava ad inserirsi nel posteriore ai suoi detrattori. Il presidente del Crif, Conseil Représentatif des Institutions Juives de France, ha più volte dichiarato - cosi come altri rappresentanti di associazioni come la Licra (contro cui Dieudonné ha lanciato una seguitissima petizione da 150mila firme per chiederne lo scioglimento, accusandola di fomentare l'odio razziale invece che di combatterlo) - che si trattava invece di un saluto nazista invertito, in quanto ideato dall'autore in occasione delle elezioni europee, quando M'bala M'bala si presentò in lista con Alain Soral, ex dirigente del Fronte Nazionale di Jean-Marie Le Pen. Dunque andava bandito.
Dieudonné, prima dell'inizio della stagione teatrale 2014 in tutta la Francia, ha annunciato di aver rimosso i contenuti antisemiti dagi spettacoli. Malgrado ciò, le associazioni che ritengono ormai Dieudonné un antisemita hanno ottenuto dal Consiglio di Stato l'annullamento per motivi di ordine pubblico dello spettacolo del 9 gennaio 2014 al teatro Zenith di Nantes. Non per i contenuti, ma perché la sola presenza pubblica del comico, condannato per antisemitismo, è stata considerata turbamento dell'ordine pubblico. In Francia è fortissimo il dibattito che si è aperto sulla liberta di espressione. Che a farlo scaturire sia stato un comico di colore, aperto nemico della politica di Israele (IsraHeil! una delle sue battute al vetriolo più famose, ndr), è una brutta matassa da sbrogliare tanto tra gli scranni del parlamento quanto nel dibattito quotidiano. Non certo con un'esultanza avventata su un prato di Premier League. Nel frattempo il gesto di Anelka è al vaglio della commissione della FA, che minaccia squalifiche.