Che i Red Devils a centrocampo abbiano urgente bisogno di qualità è un dato di fatto. La zoppicante stagione 2013/2014, la prima dopo sir Alex Ferguson, sta procedendo con gli alti della Champions League ed i bassi - leggasi bassissimi - di campionato e coppe nazionali. Con i senatori che finora hanno deluso, Fletcher che sta recuperando la condizione dopo una lunga degenza e l'acquisto Fellaini che resta ben al di sotto delle aspettative, il Manchester United è seriamente intenzionato a fare spesa nella mediana del campo. E dopo il viaggio a Cagliari per addocchiare i centrocampisti della Juventus capolista (Vidal, Marchisio e Pogba), oggi David Moyes sarà al San Paolo per Napoli - Atalanta. Augurandosi di vedere in campo uno dei gioielli di casa De Laurentiis: Marek Hamsik.
Dopo aver incassato (pare) il triplice no bianconero, il manager dei Red Devils sarà stasera in tribuna al San Paolo per vedere da vicino il numero 17 azzurro, centrocampista di Benitez e della nazionale Slovena. Hamsik è il tipo di giocatore che potrebbe risolvere molti dei problemi del Manchester United. Quest'anno i campioni in carica di Premier League palesano evidenti problemi di circolazione palla, dovuti alla mancanza di un vero uomo di classe e fantasia in mezzo al campo. L'ormai 40enne Ryan Giggs non può essere - per limiti più anagrafici che tecnici - la soluzione anche solo a breve termine, soprattutto considerando il mezzo flop di Marouane Fellaini, classe '87 belga con passaporto marocchino, arrivato a Manchester praticamente assieme a David Moyes.
Destini praticamente paralleli per il tecnico scozzese ed il suo centrocampista "di fiducia" all'Everton. Sbarcati all'ombra dell'Old Trafford con grandi speranze (6 anni di contratto per Moyes) e grandi esborsi (circa 33 milioni di euro per il giocatore), si stanno rivelando entrambi protagonisti in negativo di una stagione eccessivamente di interdizione al di sotto delle aspettative di tifosi e società. Marek Hamsik rappresenta il profilo ideale del centrocampista di cui ha bisogno ora Moyes: sa impostare l'azione, verticalizzare per gli attaccanti e concludere a rete con efficacia. Una spiccata attitudine offensiva che al Manchester United di sicuro non dispiace, considerando che ai Diavoli rossi non mancano gli interditori e Hamsik potrebbe essere del tutto sgravato dai compiti difensivi.
Pur considerando le sfortune dello United in stagione (su tutte la scarsissima disponibilità di van Persie per problemi fisici), la strategia dei quartieri alti della società appare chiara: puntare su un top player e farlo pressando su società che - seppur non in emergenza - hanno bisogno di liquidità per rinnovare le proprie ambizioni. Sia Napoli che Juventus sono infatti rimaste fuori dagli ottavi di Champions League, con il relativo danno economico che tale esclusione comporta. Il Manchester United sa che la famiglia Agnelli e De Laurentiis difficilmente riusciranno a trattenere tutti i giocatori di punta la prossima stagione, e dovranno fare cassa con una cessione importante. Forse non Vidal, ma Marchisio e Pogba non sono considerati incedibili in bianconero. Ed altrettanto dicasi per Hamsik. Che David Moyes ci metta la faccia e le terga negli (scomodi) stadi italiani, è un segnale da non sottovalutare. Se si muove il boss, sotto il fumo di sicuro c'è un po' di arrosto.