LE PARTITE DELLA DOMENICA
Il Manchester City va a prendersi la vetta temporanea in attesa di Aston Villa - Arsenal: vittoria sofferta tecnicamente e fisicamente a Newcastle, ne fanno le spese Tourè e, soprattutto, Nasri. Il Liverpool ritrova Sturridge e nella ripresa l'inglese fa scintille con Suarez, 5-3 dei Reds al Britannia Stadium contro uno Stoke City mai domo.
NEWCASTLE - MANCHESTER CITY 0-2
Quando segni dopo 8 minuti sembra tutto facile. Sembra, perché al gol di Dzeko risponde l'arbitro Jones, annullando a metà frazione - in maniera dubbia - il pari di Tiotè. Risultato? Il St. James' Park si trasforma in bolgia. Volano cartellini (in campo), insulti (a bordocampo: chiedere a Pardew per approfondimenti) e calci (assassini). Ci rimette il ginocchio Nasri per mano (pardon, gambe) di Yanga-Mbiwa. Il francese rischia di rimanere fuori fino al termine della stagione e di saltare il Mondiale. A strappare un sorriso a Pellegrini ci pensa Negredo: dopo averne sbagliate 4 colossali, prova a mangiarsi anche il gol da solo contro Krul al 95', ma il rimpallo lo mette di fronte alla porta vuota. E quello proprio non lo poteva sbagliare. Citizens primi in attesa dell'Arsenal (Francesco Guarino).
STOKE CITY - LIVERPOOL 3-5
Lo Stoke che in casa fa lo Stoke, il Liverpool che ritrova Sturridge: il risultato non poteva che essere un'orgia di gol. Al Britannia Stadium apre un'autorete di Shawcross, Suarez raddoppia e sembra già essere calata notte fonda sui Potters. Macchè: Crouch e Adam agguantano il pari nel giro di cinque minuti a fine primo tempo, nella ripresa Smalling accentua una caduta in area di rigore e dà il via al primo di altri quattro gol, quello di Gerrard dal dischetto. Il Liverpool però ne farà altri due: il solito Suarez ed il ritrovato Sturridge, in campo dopo il lungo stop per infortunio. Nel mezzo il guizzo d'orgoglio di Walters. I gemelli del gol sono tornati: preparate gli over in ricevitoria (Francesco Guarino).
LE PARTITE DEL SABATO
E così si prende la vetta il Chelsea che - zitto zitto - all'ombra dei grandi panegirici strombazzati a City ed Arsenal lavora sodo sulla retroguardia, sistema l'attacco con un Hazard ispiratissimo e tra domani e lunedì si apposterà a mo' di gufo al Britannia Stadium ed al St.James' Park, per osservare i rivali Gunners e Citizens, rispettivamente a -1 ed a -2. Per una notte in vetta, sorride Mou. Belli guizzanti e veloci tornano a lasciare dietro di sé la polvere grandi cavlli di razza come Tottenham e United che, appostati in zona EL, non permettono passi falsi a chi li sta davanti. L'Everton ormai sorprende solo gli occasionali e diventa la vera mina vagante del torneo. Lì in basso diventa tutto più complicato viste le vittorie di Sunderland e del West Ham che rimettono tutte in gioco: come in un valzer che premia chi rimane con più energie a fine serata.
HULL CITY - CHELSEA 0-2
Come suddetto il Chelsea si guadagna la momentanea testa della classifica in attesa degli impegni di domani di City ed Arsenal. I tre punti che portano i Blues in testa arrivano contro l'Hull City in trasferta. Il Chelsea vince 2-0 e giunge alla quarta vittoria consecutiva in Premier (8 vittorie nelle ultime 10), filotto nel quale ha subìto appena un gol. Migliorata la difesa come voleva Mou, i Blues hanno spiccato il volo. E' sembrato chiave lo spostamento di David Luiz al centro a protezione della coppia centrale Cahill-Terry . Oggi si trattava di necessità vista l'assenza di Lampard ma nemmeno poi così tanto vista l'ennesima panchina per Mikel ed Essien. La vittoria tuttavia è sudata ed arriva solo nella seconda frazione (come spesso capita a questo Chelsea), quando un Hull City valoroso e che dimostra di meritare i gradi di migliore neopromossa, si arrende alle segnature di Hazard (al 56° riceve al limite dopo un bel triangolo si accentra, finta il destro mettendo a sedere un difensore ed infine piazza il tiro decisivo) e Torres. Nono gol del belga in campionato. Le Tigri fanno un timido tentativo per rimettere in equilibrio la contesa, il Chelsea si copre con Mikel per Oscar ed all'87° arriverà anche il raddoppio per F.Torres, bravo a bruciare con un dribbling verso l'esterno ed a metter fuori gioco Alex Bruce. Leggero calo per l'Hull, giunto alla terza sconfitta in quattro partite. A discapito degli arancio-neri c'è da dire che le sconfitte sono state ad opera di Chelsea, Liverpool e UTD mentre la vittoria di mezzo ha avuto proporzioni storiche: ricordiamo ancora il 6-0 al Fulham, vero?
TOTTENHAM - CRYSTAL PALACE 2-0
Nel derby di Londra di giornata la spunta un quadrato ed al contempo offensivo Tottenham a discapito di un Crystal Palace che paga a caro prezzo il penalty sbagliato da Puncheon nei minuti iniziali della partita. La squadra affidata a Sherwood pare rivitalizzata rispetto al ruolino di marcia ottenuto a suo tempo da Villas-Boas. Quarta partita da tre punti negli ultimi cinque incontri, almeno quinto posto in cascina (dipende dal risultato del Liverpool domani, al momento sotto due lunghezze rispetto ai londinesi) e stagione che cambia da così a così. Anche alla seconda compagine londinese di oggi serve il secondo tempo per mettere al sicuro la vittoria. 2-0 che porta le firme di Eriksen (perso dalla difesa del Palace sulla sponda di Adebayor, colpisce indisturbato battendo Speroni) e di Defoe, che sigla il suo ultimo gol in maglia Hotspur (già ufficializzato il suo passaggio al Toronto FC) subentrato ad Adebayor e che, grazie al controllo fortunoso, mette a nanna Parr ed interrompe il pesante digiuno che non lo vedeva ancora a segno quest'anno in Premier. Dolce il sorriso del ragazzo che va a prendersi gli applausi della curva di quella che sarà ricordata per sempre come principale squadra della sua carriera. Per il Palace è crisi: la discesa sembr anon avere fine e la conferma in Premier passa da un miracolo. Ora i londinesi sono ultimi a pari merito con il Sunderland, a -1 dal Cardiff 18° e dal W.Ham 17°. Quarta sconfitta nelle ultime sei con la miseria di 13 reti messe a segno. Per il Tottenham, come già detto, la musica è cambiata: 4-4-2 fisso e categorico per i bianchi adesso, cui risalita ha le facce di Bentaleb (classe 94 che sta emergendo ed ha messo in panchina Capoué ed Holtby e chissà che non faccia lo stesso con Paulinho al rientro del brasiliano) ed Adebayor (messo in ripostiglio da AVB ed ora rampante ariete al fianco di Soldado lì davanti). Perse le tracce di Lamela, intanto.
FULHAM - SUNDERLAND 1-4
Grandiosa vittoria in trasferta del Sunderland al Craven Cottage dove ormai il Fulham concede spazi, gol e quindi punti a mezzo mondo. 1-4 il rotondo risultato finale che premia i Black Cats nonostante l'impegno infrasettimanale, con il quale ha battuto nell'andata della semifinale di Capital One Cup lo UTD, nelle gambe. Non finiremo mai di tessere le lodi di Poyet, portatore di sano realismo in casa Sunderland: sostanza e battaglia sono le parole chiavi. Senza estremismi. Oggi arriva la seconda vittoria in cinque partite. Se prendessimo in considerazione le ultime 5 partite, il Sunderland sarebbe addirittura 8°. Impresa. Man of the match il signor Adam Johnson, esterno sinistro alla Robben (rientrante e bravissimo col tiro a giro sul secondo palo), oggi autore di un hat-trick che per forza di cose gli consegna il pallone della contesa. 0-1 magico con la punizione dal limite mandata all'incrocio per il 6° gol stagionale in trasferta dei biancorossi alla mezzora. Dieci minuti dopo, 0-2 con la rete di Ki Sung Yueng -guadagnatosi i gradi del titolare in mezzo - che con un piatto preciso riceve il cross dalla bandierina di, guarda un po', Adam Johnson ed insacca. I Cottagers distrutti (16°, alla quattordicesima sconfitta in campionato , due punti appena sopra le ultime due della classe e di gran lunga la peggior difesa del campionato al netto dei 46 gol presi) provano a riaprirla con il gol di Sidwell al 52° su calcio d'angolo. C'è partita ma Adam Johnson raddoppia il suo conto personale grazie al contropiede vincente che fa 1-3 (spaccata su filtrante di Ki Sung Yueng che restituisce il favore all'esterno sinistro). Esce Borini (titolare come Mannone e l'ex-Fiorentina Marcos Alonso, panca per 90 minuti per Giaccherini) per Larsson e dieci minuti dopo arriverà il calcio di rigore gentilmente offerto dalla squadra a Johnson: palla da una parte, portiere dall'altra. Tripletta, pallone a casa. Game, set and match Sunderland. Per il Fulham questo 1-4 significa 16° gol subìto nelle sole ultime 5 partite. Un disastro a Londra, se ce n'è uno. Il Sunderland con i tre punti aggancia il Palace al penultimo posto e si apposta in corsia di sorpasso.
CARDIFF - WEST HAM 0-2
Rimanendo in zona salvezza torna finalmente a vincere il West Ham di Allardyce a secco di 3 punti dal 30 novembre scorso. Terzo 0-2 del sabato di Premier per gli Hammers che battezzano Soslkjaer all'esordio sulla panchina del Cardiff dall'altra parte. La vittoria putroppo per gli ospiti non contribuisce poi così tanto a ripulire le acque: un punto solo sulla relegation-zone non basta ma questo è il momento di risalire. I gol sono di Carlton Cole al 12° con la zampata decisiva su cross basso dalla destra sul quale la difesa gallese del Cardiff viene segnalata in difesa REM. Quarta rete per Carlton, ora miglior marcatore del West Ham in Premier. A metà secondo tempo si rischia il tracollo e la tragedia quando Tomkins si fa espellere per doppia ammonizione. Sembra il preludio dell'ennesima giornataccia ma, con Carroll appena subentrato a fare sponda lì davanti ed a dare respiro alla squadra di Birmingham, si resiste. Tanto da trovare lo 0-2 a tempo scaduto con capitan Noble, smarcato da Carroll (assist al ritorno) sul contropiede ospite quando il Cardiff è sbilanciato. Tocco diagonale e doppio vantaggio in cascina. Finisce così. Non si vede la fine del tunnel per la squadra di Tan che sarebbe ultima se considerassimo le ultime 5, 10 e 15 giornate (2 vittorie nelle ultime 15). Tuttavia il presidente sembra intenzionato a metter mano al portafoglio per dare al suo nuovo allenatore i giocatori giusti per salvarsi.
EVERTON - NORWICH 2-0
Tornando in zona Champions League si conferma un'ottima compagine l'Everton. 2-0 senza patemi contro il Norwich che adesso rischia di essere risucchiato negli abissi della zona retrocessione. Nel giorno dell'ufficialità della firma di McGeady dalla Russia (ex Celtic) i Toffees si impogono con doppio margine di vantaggio. Barry e Mirallas firmano una rete per tempo (sassata del mediano ex-City dopo gran lavoro sporco di Lukaku e punizione dell'ala belga che fa impazzire lo stadio di casa). Sogna, la squadra di Martinez, che ora balza al quarto posto momentaneo in attesa dei rivali Reds domani. L'ex tecnico del Wigan ha costruito una squadra con un gioco preciso e che riesce ad imporre la propria personalità ogni partita. Solo due le sconfitte in campionato (miglior score della Premier), seconda miglior difesa a pari merito col Chelsea con una sola rete subìta in più dell'Arsenal che però gioca domani. E la panchina è abbastanza lunga. E' mancato Baines per un po' ed il gioco, con Oviedo a sinistra, non ne ha risentito. Stesso dicasi per l'assenza odierna di Jagielka e del turnover che ha premiato ora Deulofeu, ora Jelavic, ora Anichebe, ora Naismith. Moyes ed il suo Everton dei sogni sono dimenticati: a quest'ora, lo scorso anno, i punti erano 34. Oggi sono 41. Per i Canaries invece non c'è pace: l'anno nuovo non ha portato niente se non notizie vecchie. Nonostante la spesa la squadra non gira : ottava sconfitta nelle ultime quindici con 13 reti fatte e 29 subìte. La classifica parla chiaro: 15° posto a -2 dalla zona retrocessione.
SOUTHAMPTON - WEST BROMWICH ALBION 1-0
Lallana è il giocatore decisivo nella vittoria del Southampton in casa contro il WBA. 1-0 risicato per i Saints che non sono più quelli di inizio stagione. Questa è appena la seconda vittoria nelle ultime dieci partite per la squadra di Pochettino. "O si vince o si perde" il motto dei biancorossi che non pareggiano dal 14 dicembre. Il trequartista inglese mette dentro un bellissimo ed intuitivo assist di Gaston Ramirez per battere Foster. Il risultato non cambierà più nonostante l'ingresso di Berahino dall'altra parte. Il Southampton ha già vinto il suo trofeo stagionale: in tasca la salvezza, Europa troppo distante, ora si vive alla giornata e si cercano scalpelli da mettere in bacheca. Il West Brom è invischiato nella bagarre per la salvezza: in 4 punti passano 6 squadre anche se i Baggies sembrano quelli messi meglio. In tribuna il prossimo allenatore del Bromwich: Pepe Mel.
MANCHESTER UNITED - SWANSEA 2-0
Sembra la fiera dei 2-0/0-2 ed invece è la Premier League. Vince anche il malandato United, in casa, contro lo Swansea. La partita viene risolta all'alba della seconda frazione da Valencia (azione insistita dei Red Devils che trovano la rete con l'ecuadoregno su ribattuta di Tremmel) e Welbeck (tocco sotto misura), chiamati a sostituire gli assenti illustri Rooney e Van Persie. Moyes manda in campo Januzaj al fianco di Kagawa e Valencia in linea dietro Welbeck ed ha ragione. Nonosante le varie scanzonate il tecnico scozzese ne ha vinte cinque delle ultime sei in campionato ed oggi si porta a quota 37 punti. La Champions non dista poi così tanto (quattro punti) e i giocatori stanno limitando gli alti e bassi nonostante l'assenza di RVP pesi da morire lì davanti. I bianconeri di Laudrup che erano parsi belli pimpanti contro il City deragliano ancora: sette sconfitte in 10 partite ed anche loro - improvvisamente - si ritrovano a discutere con le altre squadre in zona rossa per non retrocedere. Stessi punti del WBA e tre punti sopra la 18° e maleodorante posizione. Prossimo impegno: roba da poco! Si va allo Stamford Bridge!
Questa la classifica attuale :