Per lo spettacolo si prega di ripassare. A Carrow Road il Norwich fa la partita ed il Manchester United vince: un gol di Welbeck al 57', su rinvio distratto di Bennett, consente ai Red Devils di timbrare il sesto cartellino consecutivo e di chiudere il 2013 con una iniezione di fiducia. Senza Rooney e van Persie era probabilmente difficile chiedere di più a Moyes. Che il suo, oggi, l'ha fatto.
Dicevamo di Rooney: il numero 10 dello United si ferma ai box dopo il gol 150 messo a segno contro l'Hull City (risentimento inguinale) e Moyes sceglie il talismano Kagawa, una tripletta al Norwich per lui nello scorso marzo. Hughton opera tre cambi rispetto all'ultimo match ed il suo Norwich convince. Parte meglio lo United, subito pericoloso con Kagawa al 6', ma i Canaries non stanno in gabbia a guardare. È il folletto Hoolahan, il midfielder maestro, ad avere due occasionissime per portare avanti i suoi. Al 17' una respinta di De Gea sul destro di Martin gli rimpalla addosso, senza che l'irlandese riesca a girarla nella porta sguarnita; al 39' uno slalom in area di rigore dei Red Devils si conclude con un destro a botta sicura, che incoccia contro il corpo di Evans a De Gea probabilmente battuto.
Giggs soffre le incursioni di Snodgrass sulla sinistra e, già ammonito, viene lasciato negli spogliatoi da Moyes ad inizio ripresa. Al suo posto entra Welbeck. Redmond sfiora il palo alla sinistra di De Gea al 49', facendo pensare ad altri 45 minuti di sofferenza per lo United. Poi, dal nulla, il vantaggio del Manchester: Bennett rinvia con troppa sufficienza un pallone portato avanti da Welbeck, facendolo rimpallare contro le gambe del nazionale inglese. Hernandez fa da sponda e lancia il classe '90 di origine ghanese in uno contro uno con Ruddy. Welbeck è freddo, lo aggira e deposita in rete. Game over.
Già, perché la reazione che sarebbe lecito attendersi dal Norwich non arriva. Anzi, è come se il gol chiudesse la gabbia dei Canaries e li imprigionasse lontani dalla porta di De Gea. Lo United non soffre più e si permette una (fischiatissima) melina in prossimità delle bandierine del calcio d'angolo. Il gioco al risparmio non piace ai cultori della bellezza agonistica, di cui la Premier League è emblema in tutto il globo. Ma le classifiche si scalano punto dopo punto, vittoria dopo vittoria. E se c'è da risparmiare sugli uomini e sul gioco, che ben venga. Lo sapeva sir Alex Ferguson, lo sa David Moyes. Scozzesi non per caso.