WEST HAM - WEST BROMWICH ALBION 3-3
Parte col botto il sabato di Premier League. Il lunch-match non ha l'alone di blasone che di solito c'è all'ora di pranzo. Si affrontano West Ham e WBA, squadre alla disperata ricerca di punti salvezza. Gli Hammers precipitati penultimi dopo la striscia negativa che non li vedeva vincere da 5 giornate (4 sconfitte, una addirittura con il C.Palace, ed 1 pareggio) con 14 punti. I Baggies 15° con 18 punti (a due punti dalla relegation-zone), loro non vincenti da 8 partite ma con qualche pareggio in più ad aggiustare la classifica. Solo una vittoria per entrambe nelle ultime 9. West Ham col penultimo attacco della Premier, WBA senza un coach stabile dall'esonero di Steve Clarke del 14 dicembre scorso. Finisce 3-3 dopo tanto spettacolo ad Upton Park. West Ham sempre senza Downing, Vaz Te, Carroll, Petric e Winston Reid fra gli altri. La partita si sblocca immediatamente, al 4° per la precisione, quando il rientrante Jaaskelainen (nelle ultime due ha giocato Adrian) pesca la sponda di C.Cole dall'altra parte sul rinvio: triangolo nello stretto fra Joe Cole e Kevin Nolan. L'ex Chelsea si invola verso Foster e mette a segno l'1-0 battendo l'insolita difesa a 5 degli avversari. Dopo poco tempo Tomkins sarà costretto a lasciare il campo per Demel visto l'infortunio occorso. Fra 40° e 46° pareggio e sorpasso del WBA grazie alla doppietta di Anelka, nono giocatore della storia a segno con sei squadre diverse in PL ed in campo per la prima volta dal lontano 26 ottobre. Il primo propiziato da un bel passaggio in profondità di Brunt, il secondo da un calcio d'angolo ancora del nordirlandese sul quale Nicolas deve solo fare tap-in. All'intervallo dentro Maiga per C.Cole e cambia tutto: controsorpasso della squadra di Allardyce fra 65° e 67°. L'attaccante maliano metterà a repentaglio la reputazione di Foster con un diagonale da fuori area dopo il passaggio di Kevin Nolan. Due minuti dopo i due si restiuiranno il favore con Maiga a fare da torre in area per l'acrobatica conclusione del capitano dei londinesi. La doccia fredda dei Baggies arriverà solo due minuti dopo con Berahino (oggi il gioeillino era titolare ma è stato impiegato come ala sinistra, nel 4-5-1 d'occasione) con una prodezza: tiro a giro fintato, rientro sul sinistro, botta secca con poco specchio della porta disponibile e rete del 3-3. All'82° la beffa finale: rischiata la terza rimonta di giornata quando sempre l'under-21 Berahino coglierà il palo. Punto economico per entrambe le compagini.
MANCHESTER CITY - CRYSTAL PALACE 1-0
Vittoria "solo" per 1-0 del City rimaneggiato contro il Crystal Palace che non chiede altro che punti. Prestazione d'onore per i londinesi neopromossi che all'Etihad non sfigurano. Pellegrini manda in campo Boyata sulla destra, Javi Garcia al centro (niente Yaya Touré), Milner sulla sinistra (niente Nasri) e Dzeko davanti (niente Negredo). Out anche Zabaleta, Aguero e Kolarov mentre in porta c'è Hart. Il 4-4-2 del Palace è fittizio: i due centravanti sono due ali adattate ed utili al lavoro di contenimento. Il Crystal Palace veniva da una vittoria a sopresa in casa dell'Aston Villa ma 3 sconfitte nelle ultime 5 ne compromettono il cammino (la zona retrocessione non dista nemmeno un punto, la 16° posizione è condivisa con il Fulham - in realtà 17° - a pari punti). Il gol decisivo è di Edin Dzeko: cross dalla sinistra, lisciano tutti in area, sulla destra irrompe Navas che controcrossa e trova il bosniaco a rimorchio per l'1-0 che risulterà essere l'unico gol della serata. I Citizens guadagnano la vetta della classifica momentanemente (domani c'è l'Arsenal ma il secondo posto è al sicuro dalle brame di Chelsea e Liverpool) e meritatamente (questa è la quarta vittoria consecutiva).
ASTON VILLA - SWANSEA CITY 1-1
Succede tutto nel primo tempo al Villa Park dove Aston Villa e Swansea si dividono la posta in palio facendo 1-1 senza i bomber principali, Michu e Benteke. La striscia di 5 sconfitte consecutive aveva messo limiti alle ambizioni di salvezza tranquilla dei Villans e il trend andava interrotto. La posizione in classifica andava migliorata. Lo Swansea veniva invece dalla legittima sconfitta in casa del Chelsea solo per 1-0 prima della sconfitta con l'Everton e dei pareggi con Norwich ed Hull. Anche ai gallesi serviva una vittoria insomma. Sblocca la gara il solito gol di Agbonlahor lanciato in profondità contro Tremmel dal solito assistman Weimann. Pareggerà la contesa non molto dopo l'ala belga Lamah sul cross dall'altro versante del fronte offensivo dell'ex-Valencia Pablo Hernandez. Le squadre si accontentano e nel secondo tempo nonostante gli ingressi di Kozak da una parte, Pozuelo ed A.Vazquez dall'altra non cambierà nulla. 1-1 che resta comodissimo per entrambi. Le squadra di Lambert e Laudrup contano in una salvezza con qualche giornata d'anticipo e - per adesso - il ruolino di marcia è quello giusto. Non sono escluse sorprese però con i rientri appunto dei bomber di razza.
NORWICH CITY - MANCHESTER UTD 0-1
Comincia a smentire i critici il buon Moyes sulla panchina dello UTD, giunto ormai alla quarta vittoria consecutiva. Si suda anche questa volta però, a dimostrazione che la crescita non è ancora completa. Ancora una volta solo un gol di scarto a Carrow Road dove il Norwich meriterebbe qualcosina in più. Ci si aspettava van Wolfswinkel ed invece...No, nemmeno Elmander ma Hoolahan e formazione più coperta per i gialloverdi. I Red Devils devono fare a meno di Rooney e Robin van Persie, non roba da poco. Chicharito aiutato da Kagawa, Giggs ed A.Young gli uomini con il compito di battere Ruddy. Il gol è da premiata ditta: Hernandez e Welbeck (subentrato) partono da metà campo e vincono rimpalli in coppia nemmeno un flipper. Il gol va all'inglese alla sesta marcatura in campionato. Non arriva l'usuale gol di Hooper a pareggiare i conti e così il Norwich si appresta a chiudere un 2013 nero sempre più in caduta. Il bel periodo post-promozione dello scorso anno sembra lontano e gli acquisti di grido fino ad ora non hanno fruttato molto. Il 14° posto non basta, la sconfitta è la numero 10. Lo UTD si presenta al balcone della zona Europea: pari punti con l'Everton in attesa - naturalmente - degli impegni di Toffees, Newcastle, Tottenham e compagnia.
HULL CITY - FULHAM 5-0
Una squadra in apparente quanto ingannevole ripresa contro una squadra in discesa. Finisce con la sorpresa del pomeriggio. Ampissimo 6-0 dell'Hull City in casa contro il Fulham al Kingston Communication. Gli arancioneri venivano da una serie negativa di due sconfitte e tre pareggi, ultima vittoria l'impresa ai danni del Liverpool per 3-1. I Cottagers senza ancora un allenatore vero e proprio (al posto del disastroso Jol è subentrato il suo assistente in carica da qualche settimana) avevano ottenuto 6 punti in 4 partite, media discreta. Il terzultimo posto sembrava solo una stazione temporanea ma tant'è. Insomma, un altro scontro per non retrocedere con il Fulham appena a 4 punti dal dodicesimo Hull che più comodo senz'altro si ritrovava al dodicesimo gradino. Prima rete di Elmoahamady grazie alla girata acrobatica su angolo dalla destra di Huddlestone al 19°. Colpe eccessive della difesa degli ospiti sul raddoppio di Koren (secondo assist di Huddlestone) con lo sloveno lasciato libero di colpire. Colpe anche sul secondo gol quando nessuno esce su Terrence Boyd, lasciato colpevolmente libero di scoccare il tiro del 3-0. Gol meritatissimo poi quello di Huddlestone, vero e proprio metronomo e tuttofare della rivelazione Hull City con un bel tiro potente. Ancora più potente sarà la bomba sempre di Huddleston su punizione da metà campo che prende la traversa e ricade su Fryatt, fino ad adesso praticamente mai usato da Steve Bruce. 6-0 e doppietta personale di Koren all'84° quando basta il tap-in per battere Stockdale dopo la ribattuta del portiere sul tiro di Graham, con ennesimo errore della difesa londinese ed in particolare dell'ex-Roma Riise. Finisce così. Con l'apice della catastrofe Fulham ormai raggiunto. Serve una svolta radicale per salvarsi, ma sopratutto serve un allenatore (Di Matteo?) . La salvezza per l'Hull City sembra cosa quasi fatta invece.
CARDIFF CITY - SUNDERLAND 2-2
Mille emozioni in casa del Sunderland dove i Black Cats ospitavano il Cardiff nuovo corso dopo che in settimana il discusso presidente Tan aveva esonerato Mackay. Finisce 2-2 e i punti, pian pianino, per il fanalino Sunderland continuano ad arrivare. Quarto risultato utile e rimonta in classifica in canna: -2 dall'uscire dalla zona rossa ormai. Senza Di Canio i biancorossi "italiani" si sono ripresi. Il Cardiff invece continua la discesa : due sconfitte ed oggi un solo punto con appena due lunghezze sulla zona retrocessione. Nel primo tempo passa in vantaggio il Cardiff, schierato con il 4-5-1 abituale di Mackay, con Mutch (bel tiro sul primo palo). Nel secondo tempo arriverà addirittura il raddoppio dei gallesi grazie alla rete di Fraizer Campbell (cross di Mutch e zampata dell'attaccante). Con gli ingressi di Garner e Colback evidentemente però cambia la musica: all'83° rete di Steven Fletcher (subentrato a Borini ed autore di un ottima seconda frazione) con una bella spaccata su assist vincente di Giaccherini. Tan in tribuna soffre: l'assedio Sunderland è dietro l'angolo. E così arriva: 10 minuti di arrembaggio totale, 5 minuti di recupero, occasioni varie, spazzate dei difensori ma alla fine arriverà il pareggio. La rete porta la firma di Jack Colback e vicino al suo nome, nel tabellino, il minuto indicato è il 95°. All'ultimo respiro Poyet acciuffa il punticino in trasferta (grazie a due sostituzioni indovinate) e si appresta ad un turno favorevole: alla prossima ci si aspetta un altro punto contro l'A.Villa in casa. Niente di grave per Fabio Borini che è stato colto da un malore nello spogliatoio durante l'intervallo. Subito trasportato all'ospedale di Cardiff, dopo poco ha ripreso conoscenza. Il trasferimento in ospedale sarebbe stato soltanto una misura precauzionale.