Non è stata assolutamente la partita che ci si aspettava. Arsenal-Chelsea è stata un fiasco. A salvarsi, forse l'unico a riuscirci, è stato Lampard, per gli ospiti. Per l'Arsenal Giroud è forse quello che ha giocato meglio ma le due squadre sono riuscite a trasformare l'Emirates Stadium in un deserto. Un derby, che sia italiano, inglese o tedesco, che finisce a reti bianche è sempre una mezza delusione. Se poi oltre che a finire a reti involate la partita offre pochissime emozioni e palle gol come è successo tra la squadra di Wenger e quella di Mourinho vuol dire proprio che quella andata in scena all'Emirates Stadium sarà una partita che verrà ben presto dimenticata da tutti.
Il Monday night della diciassettesima giornata di Premier League tra Arsenal e Chelsea è dunque finito 0-0. Era una partita nella quale poteva succedere di tutto e dove invece non è successo praticamente nulla. La posta in palio in questo derby era altissima ma il pareggio ha rimandato la resa dei conti a data da destinarsi. Con una vittoria i Blues avrebbero scavalcato Arsenal e Liverpool portandosi in cima alla classifica. Arsenal e Liverpool sono le nuove capoliste del campionato inglese a quota 36 dietro al Manchester City a 35 e il Chelsea subito dietro a 34.
PRIMO TEMPO - Parte meglio il Chelsea, gran possesso di palla e chiusure perentorie a fermare le pochissime giocate dell'Arsenal in avvio di partita. L'unica nota positiva dei primi dieci minuti di gioco è il pubblico. Infatti l'Emirates Stadium fa registrare il tutto esaurito e la cornice di pubblico è stupenda ma in campo per i primi trenta minuti è la noia a farla da padrona. Poi d'improvviso il Chelsea si accende: lancio profondo dentro l'area di rigore di Hazard per la conclusione al volo di Lampard che si stampa sulla traversa. Due minuti minuti dopo i Gunners recrimano giustamente un calcio di rigore che però l'arbitro Mike Dean colpevolmente non concede. Walcott viene vistosamente toccato sulla gamba d'appoggio e cade in area ma per il fischietto inglese è tutto regolare. E per il primo tempo le emozioni finiscono qui. Dal 32' al 45' il catenaccio la fa da padrona e le squadre tornano negli spogliatoi sullo zero a zero.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa però la solfa non cambia. Sono le difese a fare la differenza e ad imporre un ritmo di gara molto basso. La partita è di conseguenza molto tattica, nervosa e fisica. Poco spettacolo e tanti falli. Mourinho continua a tenere fuori Oscar, che entrerà poi al 72', e Mata, che invece non farà mai il suo ingresso in campo. Al 65' comunque ci riprova Lampard con una rasoiata dai venti metri, la sua conclusione però è centrale e non impensierisce l'estremo difensore dell'Arsenal. Neanche un accenno di rissa tra Ozil e Ivanovic reo di essere entrato in gioco pericoloso sul tedesco riesce ad accendere la gara che si trascina da una parte all'altra del campo senza trovare un padrone. Al 78' è Giroud ad avere la palla del 1-0 sui piedi ma la sua conclusione mancina esce larghissima a lato. L'Arsenal continua a fare la partita anche se gli uomini di Wenger sbagliano tantissimo e non riusciranno mai a mettere in mezzo un cross decente. Il Chelsea comunque si chiude in difesa, si converte al catenaccio e da dietro la linea della palla non ne più vorrà sapere di uscire. Al 85' l'ultima emozione della partita: Ramsey manda dentro l'area Giroud che però trova davanti a sè un super Cech che gli chiude lo specchio della porta deviando la conclusione del francese in angolo. Otto minuti dopo il triplice fischio dell'arbitro manda Arsenal e Chelsea sotto la doccia con un punto per parte ed un brutto derby da dimenticare in fretta.
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