TOTTENHAM - WEST HAM 1-2

Doveva essere la partita del riscatto. Non avrebbe di certo cancellato le cinque reti del Liverpool, ma il passaggio del turno sarebbe stato certamente un anestetico a basso dosaggio per il pubblico degli Spurs. Ma certi match sono un' arma a doppio taglio: decisivi si, anche se certe volte in negativo. Persino il supporter più pessimista non avrebbe ipotizzato il tracollo dopo la rete di Adebayor: ma è risaputo che nel calcio, quando tocchi il fondo, molte volte non riesci proprio a rialzarti.

Nei primi 45' di gioco al White Hart Lane si gioca una gara molto equilibrata, con entrambe le squadre che evitano di farsi male. Molto propositivi i padroni di casa, ma Adebayor e Defoe sono una coppia lenta per la velocità standard che si vede sui campi della Premier. Gli Hammers provano a farsi vedere dalle parti di Lloris, per essere poi puntualmente rispediti nella propria area di gioco.

Nella ripresa i ritmi aumentano e le squadre si allungano più del previsto: ne approfitta Defoe che al 67' affonda sull'out di sinistra e dal fondo serve un pallone con il contagiri ad Adebayor. Il togolese ringrazia e scaraventa in porta come i bei tempi andati. A 10' dal termine, quando ormai i fantasmi dell'ennesima sconfitta stanno abbandonando lo stadio, un innocuo rinvio di Adrian diventa un assist per Maiga, che di testa serve Jarvis. Colpo da biliardo sul primo palo e punteggio di nuovo in parità. Passano soli 5' e Maiga ancora protagonista: il numero 11 svetta più in alto di tutti e di testa insacca il pallone della qualificazione. I padroni di casa, nonostante il generoso recupero, non riescono ad imporre il proprio gioco, facendosi scappare dalle mani una qualificazione alle seminifinali che avrebbe risollevato sicuramente il morale.

Anche dopo l'esonero di Villas Boas, continua il periodo nero degli Spurs. Il freddo del Nord di Londra si fa sentire di nuovo nelle gambe: colpa dei mesi invernali, o di poca concretezza quando si scende in campo?



STOKE CITY – MANCHESTER UNITED 0-2

Tutto facile, tutto semplice. Nella bufera del Britannia Stadium, i Red Devils colgono l'occasione di poter riscattare l'inizio di stagione altalenante. Risultato all'inglese, con un meteo infernale: con queste premesse gli uomini di Moyes cercano di dare uno scossone al loro campionato e mandare un segnale, seppur debole, alle dirette concorrenti. Fino a prova contraria, la Premier League è terreno di conquista della metà di Manchester color rosso.

PRIMO TEMPO – Prima metà di gara sottotono, in cui le squadre si studiano a vicenda. Dopo 27' gara interrotta per un forte acquazzone: difficile capire se si riprende a giocare, ma l'arbitro decide per il rientro in campo. Si rinizia a giocare con le squadre che si chiudono su se stesse, a beneficio della noia. Il tempo scorre fino alla fine dei 45', con poche emozioni e poche occasioni da gol.

SECONDO TEMPO – Durante la ripresa gli ospiti scendono in campo con più convinzione, ma la precisione lascia ancora a desiderare. Dopo 20' di gioco la tenacia dello United viene premiata: Young recupera palla a centrocampo e si appoggia su Hernandez che chiude il triangolo. Fucilata del numero 18 che piega le mani a Sorensen. Dopo il vantaggio, gli ospiti gestiscono il vantaggio e a 12' dal termine arriva il raddoppio: Evra entra in area e conclude con un fantastico tiro a giro sul palo opposto. La partita scorre fino al triplice fischio finale, ed i Red Devils conquistano l'accesso alle semifinali. Ambientarsi in una squadra allenata da Sir Alex Fergusson non è mai facile: ma se la leggenda scozzese ha individuato come suo successore proprio Moyes, un motivo ci sarà. Come direbbe qualcuno, in Sir Alex We Trust.

IL SORTEGGIO - Come da tradizione, immediatamente effettuato il sorteggio al termine degli ultimi due match. Le semifinali saranno Sunderland - Manchester United e Manchester City - West Ham.