Doveva essere un bollito, l'ennesimo acquisto mediatico. Invece, si è rivelato essere solo Kakà, e tanto basta. L'ha sbloccata lui stasera, con la complicità della retroguardia, poi si è preso letteralmente sulle spalle i compagni, come solo un vero leader sa fare. A tratti si è rivisto il grande Ricky, quello degli anni d'oro. Ma non è stata solo la sua grande serata; stasera è sceso in campo il miglior Milan della stagione, deciso, compatto, coraggioso e anche fortunato.  

Ed era proprio ciò che ci voleva, quella reazione che tutti auspicavano. I tifosi rossoneri, con tutta probabilità, dovranno ringraziare anche Zvone Boban; le sue parole, seppur pesanti come un macigno, sembrano essere servite da lezione a Mario Balotelli. Un altro Mario quello visto in campo stasera, voglioso, determinato, dinamico e soprattutto di nuovo in gol. Mancava all'appuntamento dalla sfida con l'Ajax. E, prima del mercato di gennaio, può essere considerato il più grande acquisto per Allegri. C'è stata gloria anche per Zapata, che si è ripreso con gli interessi ciò che la Uefa gli aveva tolto, il gol all'andata contro gli stessi scozzesi.  In questa notte di Champions, in terra di Scozia, i veri cuori impavidi vestivano la casacca rossonera, da far impallidire William Wallace, il famoso Braveheart. 

Purtroppo però, la netta affermazione del Celtic Park non è sufficiente a regalare la qualificazione agli ottavi, complice la sconfitta inaspettata del Barcellona all'Amsterdam Arena. È tutto rinviato a dicembre, alla sfida di Sam Siro contro i ragazzi di De Boer. Solo un punto separa in classifica le due squadra, e tutto potrà succedere. 

Quindi c'è da festeggiare si, ma per il momento solo per la grande prestazione offerta stasera. Tre gol il Milan non li segnava dalla trasferta di Bologna, pareggiata per 3-3 nel recupero. Conferma il suo momento di grazia a Kakà, davvero in splendida forma, e alla terza marcatura stagionale. Ricky ha sbloccato il risultato al 13' minuto, proprio come Pierino Prati nel 1969, proprio contro gli scozzesi. Quell'anno i rossoneri vinsero la loro seconda Champions, in finale, sarà il caso, contro l'Ajax. Chiamatele se volete coincidenze.

 È lui il punto dal quale ripartire per risollevarsi anche in campionato, a partire dalla trasferta di Catania di domenica, all'ora di pranzo. Tante note liete per i rossoneri, ma non basta più essere 'belli di notte', perchè se davvero i rossoneri credono nella rimonta, non possono più sbagliare. Scomodando anche il famoso detto: 'saranno tutte finali'. Ebbene si, lo saranno per davvero, a partire dalla sfida dell'11 Dicembre contro l'Ajax, un dentro o fuori da far tremare i polsi, anche ai più retti di cuore. La classifica del gruppo H vede ancora in testa i catalani a 10 lunghezze, con un vantaggio ridotto a due punti sul Milan, mentre l'Ajax segue a ruota a 7 punti. Fuori dai giochi anche per la terza piazza gli scozzesi.

Entusiasti anche i giocatori nel post-partita: "Era fondamentale vincere oggi, è una vittoria importantissima, siamo stra-felice. Sono a 98 gol, ne mancano ancora due per arrivare a 100, spero di arrivarci prima di Natale. Oggi si è vista una squadra, il gruppo ha visto che può giocare bene, ora si vedrà se a Catania siamo sulla strada giusta o se dobbiamo aggiustare ancora qualcosa", queste le parole di Kakà, ormai ad un passo dalla segnatura numero 100 in rossonero.

Come l'araba fenice che rinasce dalle sue ceneri, come un pugile che non si arrende seppur costretto all'angolo, il Milan di stasera ha battuto un colpo, ha dimostrato di esserci ancora. Soffrendo, lottando, segnando nei momenti più difficili e soprattutto portando a casa tre punti che valgono oro, ma soprattutto fiducia.  


 

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Alberto Coriele
C è chi dice che il calcio sia questione di vita o di morte; non concordo con questa affermazione; posso assicurarvi che è una questione molto, ma molto più seria