Continua la lotta interna alla dirigenza dell'Arsenal, con il club conteso tra l'attuale proprietario di maggioranza Stan Kroenke, magnate americano e proprietario dei Denver Nuggets in NBA, e l'oligarca uzbeko Alisher Usmanov. L'imprenditore uzbeko ha appena aumentato la sua quota di partecipazione nel club dal 14 al quasi 33% e non sembra affatto intenzionato a fermarsi.
Usmanov ha un patrimonio stimato di circa 17,6 miliardi di dollari, una cifra enorme che gli deriva dalle sue innumerevoli attività finanziarie, che comprendono il settore delle telecomunicazioni, della carta stampata e della metallurgia. L'imprenditore è anche il direttore generale della holding che controlla la Gazprom, colosso petrolifero russo e sponsor di club come lo Schalke 04 e lo Zenit San Pietroburgo. L'esperienza in Gazprom porta Usmanov a stringere legami molto fitti con la politica, è nota la sua amicizia con Vladimir Putin, tanto che Usmanov arrivò a licenziare il direttore di un settimanale da lui controllato per aver pubblicato una vignetta satirica sul presidente russo.
Il club, al momento, resta saldamente nelle mani di Kroenke, che detiene più del 60% delle azioni ma la situazione potrebbe cambiare a breve. Usmanov, infatti, non è abituato a stare in seconda fila e vuole iniziare ad avere molto più controllo sulla società e sul suo consiglio d'amministrazione. L'Arsenal gode di una salute finanziaria invidiabile, l'Emirates Stadium è stato un investimento molto pesante ma sta ripagando a pieno gli sforzi fatti. Inoltre la holding immobiliare che sta dietro ai Gunners è una delle più solide del Regno Unito e frutta introiti notevoli. Wenger è un manager parsimonioso, a volte anche troppo, e i bilanci sono impeccabili ma la lotta intestina all'interno della società potrebbe creare grossi problemi, ostacolando il processo di crescita della squadra.
Usmanov non si accontenterà di essere il secondo azionista, vuole raggiungere il vertice e per farlo è pronto a far fuori Kroenke, mettendo in discussione ogni sua singola decisione. I soldi non mancano ma qualche nube tempestosa si addensa sopra l'Emirates Stadium, chi vincerà la battaglia societaria? L'americano al vertice o l'uzbeko dal passato misterioso che incalza dalle retroguardie?
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