Ci ha provato fino alla fine, prendendo parte anche al big match dell'Old Trafford con l'Arsenal. Poi lo stop forzato. Deve arrendersi al dolore Michael Carrick che nelle ultime settimane si era continuato ad allenare e giocare, nonostante il fastidio al tendine d'achille. Dopo essere stato escluso dalla nazionale per recuperare in vista dei prossimi impegni dei Red Devils, Carrick si è sottoposto nella giornata di ieri, a ulteriori accertamenti che hanno confermato l'entità dell'infortunio.
I tempi di recupero sono intorno alle sei settimane, anche se non è escluso di poterlo rivedere in campo addirittura nel prossimo anno. Una tegola non da poco per David Moyes, che sul centrocampista ex Tottenham, aveva costruito gran parte delle sue certezze in questo avvio di stagione. Il calendario metterà di fronte lo United a partite non semplici, vedi Tottenham, Everton, Newcastle, e le sfide di Champions con Leverkusen e Shakhtar. Se si pensa che il pupillo di David Moyes, Fellaini, arrivato in estate dai Toffees, continua ad avere qualche problema fisico e il polso dovrà essere prima o poi operato, la situazioni diventa drammatica per il centrocampo del Manchester united.
A questo punto si aprono le porte della titolarità ad un altro elemento interessante, ma non ancora completamente esploso. Tom Cleverley dovrà dimostrare che il ricambio giusto per Carrick in particolare, non è da ricercarsi nella prossima finestra di mercato, perchè l'ex Wigan e Watford, è una certezza in mezzo al campo. Carrick si aggiunge al compagno di squadra Danny Welbeck che continua il percorso di recupero dopo l'infortunio al ginocchio. Carrick è allo United dalla stagione 2006, totalizzando in tutte le competizioni 334 presenze e 21 gol. Contratto in scadenza la prossima estate. Con un infortunio cosi a 32 anni, occhio alle sorprese.