All’Old Trafford arriva in tavola la portata principale dell’undicesima giornata di Premier League. I campioni in carica del Manchester United contro la capolista Arsenal, due squadre protagoniste di una rivalità fra le più accese negli ultimi 20 anni. E’ la cinquantesima volta che Wenger affronta lo United, la prima senza Sir Alex Ferguson. Oggi il leggendario tecnico scozzese è in tribuna, ed è David Moyes a sfidare e battere il machiavellico collega francese. Finisce 1-0 per il Manchester, segna Van Persie di testa nel primo tempo. Proprio l’olandese, ex Arsenal, rovina la serie dei Gunners, che dopo aver battuto Liverpool e Borussia speravano in uno spettacolare filotto. Per Van Persie è il terzo gol all’Arsenal in altrettante partite di Premier League da quando ha lasciato Londra, la quinta rete nelle ultime cinque sfide fra le due squadre, comprese quelle giocate con la maglia bianco-rossa.
Manchester United che rispetto al pareggio di San Sebastian cambia quattro uomini, recupera Evans e rimette al centro dell’attacco l’ex Van Persie. Londinesi invece costretti a fare a meno di Mertesacker e Rosicky per un attacco influenzale, e sono loro gli unici cambi rispetto alla trionfale spedizione di Dortmund. In campo al loro posto vanno Gibbs e Flamini.
Partita sorprendentemente tattica, tanto possesso palla e pochi tentativi di accelerazione. Dopo 10 minuti primo tiro in porta del match: è Rooney ad impensierire Szczesny dalla distanza, ma il portiere polacco para a terra, ma fino al 26’ succede veramente poco. E’ proprio pochi minuti dopo la metà del primo tempo arriva il colpo del campione a sbloccare la gara. Corner per il Manchester, Van Persie salta su Ramsey e insacca di testa incrociando sul secondo palo. L’Arsenal prova la reazione, ma non arrivano occasioni degne di nota. Prima della fine del primo tempo si segnalano solo due brutti scontri in area, prima Szczesny e poi Vidic che rimangono a terra. Il portiere polacco si rialza senza problemi, il difensore serbo invece è costretto a lasciare il posto a Cleverley dopo l’intervallo.
La ripresa inizia con lo stesso spartito: intensità, ma pochi spunti tecnici. Nessuna occasione fino al 58’, quando Ozil con un tiro da fuori fra gridare al gol i tifosi dell’Arsenal, ma la palla in realtà è uscita sull’esterno della rete. Tre minuti dopo il Manchester ha la grande occasione per il raddoppio, con Rooney che mette a lato dal limite malgrado fosse libero di prendere la mira. Ma Wenger vuole vincere, e non si fa certo influenzare dal pericolo appena corso. Anzi, manda in campo Wilshere al posto di uno spento Flamini. Gli uomini di Moyes però si chiudono bene e difendono in massa il risultato, anche grazie alla voglia di Rooney ed Evans, fra i migliori in fase difensiva e in quanto ad impegno profuso. Al 73’ un altro spunto dell’Arsenal, Sagna va al cross, la palla rimbalza nell’area piccola, ma nessuno riesce a deviare il porta. Più intensità e confusione che qualità e ragionamento nelle azioni delle due squadre, che quasi mai riescono ad arrivare al tiro. Al 76’ Gibbs impegna De Gea con un rasoterra da 25 metri, innocuo.
Nell’ultimo quarto d’ora Wenger manda in campo Bendtner al posto di Cazorla, mentre Moyes si affida all’esperienza di Giggs: esce Kagawa, non in una delle sue migliori giornate. A 10 dalla fine secondo match point per i Red Devils: Van Persie crossa in area su calcio da fermo, sul secondo palo Smalling manca completamente il bersaglio. L’Arsenal ci prova ancora facendo entrare Grabry al posto di Arteta, ma negli ultimi minuti arriva solo un tiro di Giroud deviato in mischia. Il resto sono lanci nel mezzo e tentativi di farsi strada nell’area del Manchester a suon di rimpalli. Nei minuti finali c’è spazio anche per Fellaini, che subentra a Van Persie. L’ultimo brivido per Moyes arriva a due minuti dal triplice fischio, quando Sagna va ancora al cross nell’area piccola, ma Bendtner è in ritardo. Finisce così 1-0 per lo United, che accorcia in classifica sull’Arsenal capolista: ora la vetta è a soli 5 punti, malgrado l’inizio di stagione difficile. I Gunner invece conservano due punti sul Liverpool e tre sulla sorpresa Southampton.
Una grande trionfo per Moyes, non solo per il risultato e per la classifica riaggiustata, ma anche per la capacità dimostrata nel fermare i campioni della mediana dei Gunners. Non c’è scusa che tenga, neanche quella dell’influenza, oggi i londinesi erano davvero in giornata no, soprattutto quegli uomini dai quali ci si sarebbe aspettati il guizzo decisivo, come Ozil e Ramsey. Degli uomini di Wenger si salva praticamente solo Sagna, che predica (o meglio, crossa) nel deserto. Non è particolarmente frizzante neanche il Manchester United, ma ai campioni in carica basta un colpo di classe di Van Persie e la grinta di Rooney, Evans e Smalling, fra i migliori della sfida dell’Old Trafford. Per i Red Devils inizia ora un altro campionato, ma tutta la Premier League è rivoluzionata. Ora in sei punti ci sono otto squadre.
Goal van Persie Manchester United 1-0 Arsenal...