La nuova era del Manchester City iniziata con l'esonero di Roberto Mancini e l'arrivo sulla panchina del cileno Pellegrini è stata alquanto altalenante in questi primi due mesi di calcio giocato. Andiamo a vedere cosa va e cosa invece deve essere risolto in casa skyblues e quali possono essere le soluzioni per portare il club tra le grandi d'Europa e al comando della Premier League.

LE LUCI

Nel calcio la prima cosa che conta è il risultato finale della partita e su questo il rendimento interno del City è stato fin qui praticamente perfetto: 4-0 al Newcastle United, 2-0 all'Hull City, 4-1 nel derby contro il Manchester United, 3-1 all'Everton oltre al 5-0 in Coppa di Lega contro il Wigan Athletic. Unico neo ovviamente è la pesante sconfitta patita in Europa contro il fortissimo Bayern di Pep Guardiola che ha spadroneggiato all'Etihad Stadium ben oltre dell'1-3 finale. Impressionante la serie interna di reti con i Citizens che in campionato segnano sempre almeno 1 gol dal lontano 13 Novembre 2010 quando il Birmingham City impose il pari a rete bianche. Il gioco è risultato sempre fluido e le reti subite non hanno alla fine inciso sul risultato della gara. Protagonista indiscusso di questo inizio di stagione è il nuovo arrivato Alvaro Negredo. Lo squalo spagnolo infatti non sta affatto facendo rimpiangere Carlos Tevez e nonostante sia spesso subentrato a partita in corso ha puntualmente timbrato il cartellino dei marcatori realizzando già 3 gol in campionato e 1 in Champions, seppur inutile, e nelle partite in cui non ha segnato si è fatto notare con assist od ottime prestazioni.

Il grande stato di forma dell'attaccante iberico che si sta conquistando una maglia da titolare va di pari passo con quello del compagno di reparto, l'inamovibile Kun Aguero che sulla media realizzativa sta facendo addirittura meglio con 4 gol in appena 420 minuti di Premier League. Il Kun inoltre sta dimostrando grande maturità che non fanno altro che avvalorare le prestazioni del 25enne argentino. Non è una novità Yaya Touré, punto di forza indiscusso già nelle precedenti stagioni. L'ivoriano ha iniziato alla grande e si è scoperto all'improvviso un cecchino nelle punizioni dal limite con cui ha purgato Newcastle ed Hull. Bene anche Jesus Navas che con la sua corsa è stato un problema per diverse difese in Premier, il solito generoso ed amatissimo Pablo Zabaleta, e Samir Nasri che ha sfornato prestazioni degne dei suoi tempi all'Arsenal, in particolare da ricordare la grande partita contro il Manchester United che fanno ben sperare per il futuro: Nasri non ha mai convinto in questi 2 anni di militanza in skyblues e finalmente potrebbe essere arrivato il suo momento.


LE OMBRE

Se il campionato si giocasse solamente con gare in casa non ci sarebbe dubbio su chi alla fine risulterebbe campione d'Inghilterra, ma purtroppo per il City le cose non stanno così ed esistono anche le gare in trasferta. Ed ecco allora materializzarsi una squadra da Dottor Jekyll e Mister Hyde: tanto bella in casa quanto atroce in trasferta. In campionato è maturato 1 solo punto da 3 trasferte difficili ma non impossibili per una squadra che ha ambizioni titolate: 3-2 a Cardiff, 3-2 contro l'Aston Villa, 0-0 con lo Stoke City. In Champions League è arrivata l'unica gioia lontana da Manchester con un prezioso 0-3 sul modesto Viktoria Plzen.

Se si vuole vincere il quarto titolo della storia skyblues errori del genere non possono più essere commessi: la difesa è stata a tratti imbarazzante, iniziando da Joe Hart sotto le accuse della critica per delle prestazioni decisamente sottotono. Il biondo numero 1 del City infatti non sta utilizzando le sue innate capacità, e si è dimostrato decisamente insicuro in questo inizio di stagione risultando lontano parente del portiere capace di neutralizzare qualcosa come 10 tentativi a rete del Tottenham nella prima giornata di Premier di qualche anno fa. Insicurezze che hanno causato la perdita della gara a Cardiff e che hanno spianato la strada al Bayern in Champions, quindi abbastanza pesanti per un giocatore che deve dare sicurezza a tutto il reparto.

Spostandoci poco più avanti Pellegrini non può certo sorridere: la difesa titolare non ha praticamente mai giocato insieme a causa dei numerosi infortuni che sono capitati prima a Matija Nastasic e poi al capitano Vincent Kompany che notizia dell'ultima ora dovrà nuovamente assentarsi per 1 mese per un nuovo k.o. fisico. Ecco allora che alle insicurezze di Hart si sono unite per la gioia dei tifosi avversari quella della ditta Lescott-Javi Garcia che da duo di difensori centrali fa letteralmente tremare le gambe a tutti i supporters skyblues. A centrocampo non ha ancora convinto pienamente Fernandinho: il brasiliano si impegna e corre facendo molto pressing ma in fase di impostazione appare un po' carente, sembrando un De Jong in tono decisamente minore.

In attacco è al momento mancato l'apporto di Edin Dzeko: il bosniaco ha segnato 2 gol nelle sconfitte di Cardiff e Birmingham ma raramente è stato fulcro del gioco offensivo e non ha di certo brillato in questo inizio di stagione. Altra nota di demerito va allo staff tecnico: sono stati già troppi gli infortuni che hanno visto vittime i giocatori del City: nella lista vanno aggiunti Demichelis che acquistato per sopperire alla mancanza di Kompany e Nastasic si è immediatamente rotto, Micah Richards, David Silva che ha saltato tutto il mese di Settembre e in avanti oltre all'ormai cronico Guidetti, Stefan Jovetic che praticamente il campo non lo ha mai visto ad eccezione della goleada in Coppa di Lega dove ha contribuito con una doppietta.


UN MESE DECISIVO PER IL FUTURO

Non è affatto facile il cammino del Manchester City nelle 7 gare che la squadra giocherà di qui fino alla prossima sosta di metà Novembre: addirittura le prime 4 partite di questa serie saranno in trasferta e 3 saranno quantomeno fondamentali per la stagione: superato infatti il ritorno in campo contro il West Ham United, i Citizens saranno impegnati nel match della vita contro il CSKA Mosca per assicurarsi il secondo posto del girone di Champions League e passare finalmente la fase a gironi. Appena 4 giorni dopo sarà tempo di big match in Premier League contro il Chelsea di Mourinho e per concludere il tour de force il 30 Ottobre ecco gli ottavi di Coppa di Lega contro il Newcastle nel sempre caldo St. James Park. In campionato rimarranno 2 impegni apparentemente facili contro Norwich City e Sunderland inframezzati dalla gara di ritorno da non fallire contro il CSKA. Se Pellegrini ed il suo staff riusciranno a risolvere la piaga infortuni non c'è dubbio che il City possa uscire promosso da questo difficile periodo d'esame.

L'attacco è senza dubbio il punto forte della squadra e se il cileno riuscirà a recuperare in piena forma giocatori come Silva e Jovetic molte difese delle squadre sopracitate passeranno momenti terribili. Del resto la forza offensiva di una squadra che potrebbe schierarsi con Yaya Tourè, Nasri, Silva, Jovetic, Aguero e Negredo con alternative del calibro di Milner, Navas e Dzeko non si discute. La difficoltà sarà mantenere la porta il più inviolata possibile contando che capitan Kompany probabilmente queste partite non le giocherà. Toccherà allora puntare sulla voglia di riscatto di un Joe Hart che non può permettersi altri errori per non mettere in bilico il suo ruolo di numero 1 della nazionale inglese e della squadra, e su un Nastasic che dovrà giocoforza prendersi il ruolo di leader della difesa ad appena 20 anni. Se il verdetto sarà positivo i tifosi citizens potranno già iniziare a pregustare nuovamente una grande festa nel finale di stagione a ritmo del Poznan sulle note degli Oasis.