Cala il sipario sulla carriera da calciatore professionista di Danny Murphy. All'età di 36 anni, nasceva il 18 marzo 1977, il centrocampista scuola Crewe Alexandra mette fine alle voci che lo vedevano diviso tra il ritorno in campo e la carriera di opiniosnista. Ai microfoni di Talksport, Murphy conferma, anche abbastanza infastidito, il suo addio al calcio giocato dopo vent'anni di onarata militanza in Inghilterra. L'ultima volta in campo era stata lo scorso maggio, quando vestiva la maglia del Blackburn Rovers, squadra della Championship, con la quale aveva firmato un contratto biennale. Il primo luglio però la decisione di lasciare il Blackburn, dopo 35 presenze e 2 gol segnati contro Huddersfield e Bristol.

La carriera di calciatore inizia con il Crewe sotto la mano attenta del grande Dario Gradi, allenatore italo-inglese nato a Milano, e tutt'ora in carica come allenatore delle giovanili dei "Railwaymen". La sua ascesa è immediata. A 16 anni debutta in la prima squadra segnando all'esordio il gol decisivo con il Preston North End. Nelle sue prime quattro stagioni con il Crewe, tra terza e seconda divisione, Murphy gioca sia da centrocampista che da attaccante, formando una coppia da sogno con Adebola. In quattro anni totalizza 142 presenze condite da 30 gol. Tanti club inglesi ed europei vedono in lui un futuro campione, il Liverpool però riesce ad anticipare la concorrenza assicurandosi le sue prestazione nel 1997. Il suo inserimento non fu dei più semplici e dopo un paio di annate e poche presenze, ritorna in prestito al Crewe dove riesce a conquistare un'insperata salvezza. La sua duttilità riescono a conquistare le attenzioni di Houllier che in precedenza non aveva creduto al suo potenziale.

Nella stagione 1999-2000 Danny riesce a giocare un buon numero di partite, saranno 27 alla fine, realizzando anche sei reti, 4 ad Anfield. A centrocampo il suo impiego con il giovane Gerrard, Hamann e McAllister crea un connubio che rasenta la perfezione. L'anno seguente Murphy diventa definitivamente una nuova leggenda dalle parti del Mersey. E' l'anno in cui il Liverpool di Houllier vince Fa Cup, Coppa di Lega, Coppa Uefa, Supercoppa europea e Supercoppa inglese. Murphy contribuisce rispondendo sempre presente nelle 47 apparizioni con i Reds, trovando il fondo della rete in ben 10 occasioni. Memorabile il gol che decise la trasferta dell'Old Trafford con lo United, o quello in Coppa Uefa contro il Porto ad Anfield.

La stagione successiva segna ancora il gol che decide la sfida dell'Old Trafford con i Red Devils, nel 2003/2004, dal dischetto Murphy realizza il terzo gol che vale la vittoria con gli eterni rivali dello United. E' la sua ultima magia dalle parti di Anfield perchè nella stagione successiva passa al Charlton dove rimane per due stagioni, mai arrivando ai picchi di prestazione degli anni a Liverpool, ma diventando comunque punto fermo del nuovo club. Nel gennaio 2006 il passaggio al Tottenham, segnando in ottobre un gol dopo appena 39 secondi di gioco, contro il Portsmouth. Martin Jol lo vede ad intermittenza cosi decide di passare nell'estate del 2007 al Fulham. A Londra sembra ritrovare la vecchia via conquistando anche i galloni di capitano nel 2008. Con i Cottagers totalizza 198 presenze con 28 gol prima di lasciare senza riuscire a trovare un intesa sull'estensione contrattuale.

Nel 2012 firma con il Blackburn in Championship, una stagione tormentata e complessa, fatta di incomprensioni con il tecnico Gary Bowyer. Il suo contributo alla nazionale inglese parla di 9 presenze appena e un gol contro il Paraguay, fu costretto a saltare il mondiale del 2002 per un infortunio al metatarso. Dopo 22 stagioni Murphy appende gli scarpini al chiodo potendo sorridere guardando le statistiche di una vita che recitano cosi: 739 presenze, 119 gol, 70 caps in europa e sei trofei in bacheca conquistati negli anni di Liverpool. Esempio di professionalità e dedizione, rimarrà nel cuore di chi ha ammirato dal vivo le sue giocate e i suoi gol mai banali.