Nell'anticipo serale della 6a giornata di Bundesliga il Borussia Mönchengladbach non incontra grossi problemi nel superare l' Eintracht Braunschweig sempre più fanalino di coda di una classifica che comincia a farsi preoccupante con un solo punto conquistato nel pareggio contro il Norimberga nella giornata precedente e ben cinque sconfitte. M'gladbach che dopo il duplice vantaggio maturato nel primo tempo tira un po' i remi in barca ma consente al Braunschweig di riaprire i giochi, ma poi si riprende dal momentaneo calo di tensione e chiude la gara con grande autorità.

Prosegue senza intoppi il percorso casalingo del Borussia Mönchengladbach inanellando tre vittorie su tre al Borussia Park. Non bene invece il suo rendimento fuori dalle mura amiche con un risultato speculare, ma in negativo, di tre sconfitte. Inoltre è un Mönchengladbach che si conferma grande con le piccole e che finora però ha dimostrato di sgonfiarsi quando incontra squadre di caratura superiore (vedi Bayern Monaco alla 1a giornata e Bayer Leverkusen). Ma è innegabile che Favre stia compiendo un ottimo lavoro perché questo Mönchengladbach evidenzia un'ottima organizzazione di gioco con reparti sempre equilibrati e eccellenti individualità che dal centrocampo in su possono fare la differenza, come ArangoRaffael e Kruse.

Non ci sentiamo di aborrire neppure il gioco dell'Eintracht Braunschweig che supplisce a una quasi assenza di qualità generale, anche se non mancano autentici talenti, seppur isolati, come Bellarabi (in prestito dal Leverkusen), con una buona organizzazione di squadra e con una costruzione della manovra improntata sulla rapidità dei suoi esterni Boland (autore della rete che a un certo punto a riaperto il match per le speranze del Braunschweig) e Elabdellaoui. Il problema più macroscopico al quale il tecnico Lieberknecht sembra fino ad ora incapace di porre rimedio è l'assetto difensivo, una retroguardia che in queste iniziali sei giornate ha subito ben 14 gol dimostrandosi dunque un autentico colabrodo. Anche il reparto offensivo non è che brilli di luce propria, con le sole 3 segnature all'attivo e quasi interamente caricato sulle spalle di Bellarabi, ma il punto veramente debole rimane questa difesa assolutamente improponibile. Bastano due singoli episodi per capire la pochezza di un reparto tutto da reinventare: quello del secondo gol messo a segno dal M'gladbach con Raffael, non proprio un gigante d'area di rigore, che va a incornare tutto solo in area a 3 metri da Petkovic, con il capitano Dogan che si limita ad ammirare la scena, e quello del rigore causato da un fallo di colossale ingenuità commesso da Caligiuri, non un novellino qualunque.

La velocità di Hermann sulla fascia destra mette sempre in enorme difficoltà un centrocampo che non riesce a contenere e una difesa di cui abbiamo già detto. Il Borussia controlla con estrema tranquillità la circolazione di palla e quando vuole accelera, crea la superiorità numerica ed è micidiale nel generare azioni offensive a raffica. Il Braunschweig non riesce a venire a capo dell'intesa tra il trio offensivo Arango, Raffael e Kruse e il Mönchengladbach non trova una resistenza significativa nel portare a casa il risultato anche con un largo bottino, nonostante si conceda qualche distrazione di troppo come nel break causato dal gol di Boland che di fatto ha accorciato pericolosamente le distanze riaprendo la partita. Favre dovrà lavorare parecchio sull'aspetto psicologico dei suoi giocatori poiché con club più attrezzati la deconcentrazione rischia di essere un fattore negativo decisivo.

Curioso il siparietto mostrato a fine gara con Lieberknecht che espulso dal direttore di gara Peter Gagelmann si dirige verso la tribuna occupata dai tifosi del Mönchengladbach che sorpresi per l'espulsione a loro volta chiedono spiegazioni al tecnico della squadra rivale e lui con grande serenità incomincia a conversare fornendo la sua versione dei fatti. Straordinario esempio di civiltà e cultura sportiva.

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