Nell'anticipo serale della 5a giornata di Bundesliga lo Stoccarda vincendo per 1-0 il match in trasferta contro l' Hertha Berlino oltre a portarsi a casa 3 punti che valgono oro ritrova gioco, stimoli, classifica, volontà di rimettersi in carreggiata dopo un inizio a dir poco burrascoso segnato da tre sconfitte e un esonero (di Bruno Labbadia) e soprattutto la propria identità di squadra competitiva e abituata da sempre a lottare per grandi obiettivi. L'Hertha, gagliardo come ormai siamo soliti vedere da due stagioni a questa parte, ha cercato di vendere cara la pelle con un gioco vivace e attento, ma forse manca ancora quella malizia e quell'esperienza da club navigato. Salendo di categoria non aumenta solo il livello tecnico, servono anche freddezza e capacità di gestione delle partite.
A Luhukay si presenta subito al rientro dalla sosta nazionali il problema di ridisegnare la formazione alla luce di infortuni e indisponibilità da parte di alcuni pezzi pregiati del suo scacchiere tattico come ad es. Baumjohann, e allora subito dentro dal primo minuto Ronny insieme ai nuovi acquisti Cigerci e Skjelbred in prestito rispettivamente da Wolfsburg e Amburgo. Dall'altra parte invece Thomas Schneider, tecnico subentrato a Labbadia, sembra già aver trovato le soluzioni adeguate per uno Stoccarda più solido e quadrato e con tutta un'altra mentalità. Segno che il cambio di panchine ha contribuito a ventilare aria nuova in un ambiente asfittico dal quale se n'era andato anche una bandiera come Tasci dopo 14 lunghi anni di onorato servizio. Tracce di un cambiamento che passano da una linea difensiva rinnovata con Boka arretrato dal centrocampo e il giovane Rüdiger responsabilizzato nel doppio ruolo di centrale e leader di reparto. Un centrocampo decisamente più affidabile con Gentner e Kvist sulla mediana e un grande investimento sui giovani talentuosissimi Leitner e Maxim (sulla trequarti) e un diciassettenne tutto pepe come Timo Werner sull'ala sinistra.
Per la prima mezzora inoltrata di partita è l'Hertha a condurre le danze e rendersi pericoloso grazie a tre nomi che là davanti non incutono timore e tremore ma sanno come catturare l'attenzione dello Stoccarda dal centrocampo in giù. Ronny, Ben-Hatira e Ramos si muovono bene e soprattutto tanto, anche il nuovo arrivo norvegese Skjelbred sa come rendersi utile in attacco e la retroguardia della squadra guidata da Schneider impiega tempo e fatica per trovare le contromisure adeguate. Basta il "la" dato da Gentner al 40' su colpo di testa da calcio d'angolo e miracolosa respinta di Kraft per svegliare lo Stoccarda da certo torpore offensivo e fare da preludio al gol del vantaggio ospite ad inizio secondo tempo su azione identica ma speculare, con Gentner che colpisce di testa (suo marchio di fabbrica) su corner trafiggendo questa volta Kraft sul primo palo.
L'Hertha si era un po' spento dal finale del primo tempo ma si ridesta immediatamente in seguito allo svantaggio e inizia a ricomporre le sue trame offensive evidenziando da subito enorme reattività mediante un'azione fulminante di Ramos sulla sinistra con Skjelbred che raccoglie un invito a rete sublime ma senza successo per via di uno strepitoso Ulreich. Nel frattempo lo Stoccarda è cresciuto, ha serrato le linee e ha naturalmente compreso che l'inerzia del match è notevolmente mutata con l'Hertha costretto a spingere e a lasciare scoperti maggiori spazi di manovra per il contrattacco. Classica situazione che avvantaggia la velocità sul gioco laterale dello Stoccarda, irrobustito dagli ingressi di Traore e Harnik.
L'Hertha non è squadra che vende la pelle con leggerezza, soprattutto in casa dove ha subito pochissimo, ma per merito di una squadra come questo rinnovato Stoccarda con un'organizzazione di gioco altra da quella delle prime giornate che riesce ad arginare ogni iniziativa casalinga, non riesce a trovare gli spiragli giusti per finalizzare, se non con Brooks pericolosissimo su calci piazzati. Nell'occasione last minute (o per meglio dire second) è Pekarik che sciupa la volée su pennellata del solito Ramos che avrebbe voluto dire pareggio, ovvero il risultato che per quello che si è visto sarebbe stato il più corretto per un'istantanea da Berlino allo scoccare del 92' ma che lo Stoccarda al contrario ha avuto comunque il merito di condurre a suo favore fino alla fine respingendo tutti gli assalti. 6 punti in classifica ora e sguardo decisamente più sereno rivolto all'imminente futuro.