Nei due ultimi incontri della 3a giornata di Bundesliga, i cosiddetti "derby della Concordia" tra Eintracht Braunschweig e Eintracht Francoforte e "derby di Svevia" tra Augsburg e Stoccarda, sia il Francoforte - dopo un inizio stagione stentato - che l'Augsburg trovano la prima vittoria in campionato. Situazione a dir poco disastrosa per lo Stoccarda che in mattinata ha emesso il comunicato circa l'esonero del tecnico Bruno Labbadia e del suo secondo Erdinc (Eddy) Sözer.
Eintracht Braunschweig - Eintracht Francoforte 0 - 2
Meier 52', Aigner 62'
Eintracht Braunschweig (4-3-3): Davari; Elabdellaoui, Bicakcic, Correia (Dogan, 21'), Reichel; Kratz, Theuerkauf (Kumbela, 70'), Boland; Kruppke (Bellarabi, 57′), Jackson, Hochscheidt. All. Lieberknecht
Eintracht Francoforte (4-2-3-1): Trapp; Celozzi, Zambrano (Russ, 46'), Anderson, Oczipka; Rode (Lanig, 69′), Flum; Aigner, Meier, Inui; Kadlec (Rosenthal, 80'). All. Veh
Il Francoforte partito malissimo in campionato con la débacle di Berlino sta crescendo come gioco e come condizione, lo si è visto anche nel match casalingo contro il Bayern Monaco nel quale la squadra ha concesso poco ad un avversario ai massimi livelli e con l'altro Eintracht deve andare necessariamente a punti anche in prospettiva del match del prossimo spieltag contro il Borussia Dortmund.
Vietato fallire dunque per Veh che manda in campo una formazione a trazione decisamente anteriore dal baricentro molto alto con Inui ad agire sull'estremità sinistra del centrocampo, Aigner sulla detsra e Meier in supporto al nuovo acquisto Kadlec dalla trequarti in su. È un Francoforte che infatti, da indicazioni del suo allenatore, parte subito forte imprimendo al match un ritmo elevato e costringendo da subito il Braunschweig alla difensiva. Nella prima mezzora di gioco gli ospiti hanno il totale controllo delle operazioni gestendo anche i ritmi di gara, però i padroni di casa rimangono sempre costantemente concentrati sulla fase difensiva cercando di chiudere ogni spazio e azzardando quando possibile qualche sporadica sortita. Al 30' esatto Jackson scocca la prima frecciata verso la porta difesa da Trapp, al 36' sfiora addirittura il vantaggio con l'estremo difensore rossonero che ci mette provvidenzialmente una mano. Il Francoforte spinge ma senza creare reali pericoli, ogni tanto Rode ci prova da fuori.
Nella ripresa il Francoforte, concentratissimo sulla vittoria, alza ancora il ritmo del gioco proiettandosi con sempre maggior frequenza dalle parti di Davari fin dai primi minuti. Con un Kadlec che si è un po' perso dopo buone fasi nel primo tempo, ci pensa il solito Meier a portare in vantaggio l'Eintracht Francoforte, grazie anche a una deviazione fatale di Bicakcic. Dieci minuti dopo un errore mostruoso confezionato dal duo Elabdellaoui-Theuerkauf regala il secondo gol al Francoforte con Aigner che si trova la palla pronta su un piatto d'argento.
La reazione di un Braunschweig visibilmente rassegnato è inconsistente e il Francoforte può tranquillamente gestire il match fino alla fine. Un Eintracht Francoforte in netta ripresa con un Inui sempre presente nelle azioni ma ancora non ai livelli d'intensità di gioco della scorsa stagione.
Augsburg - Stoccarda 2 - 1
Altintop (A) 6', Callsen-Bracker 36', Ibisevic [r] 42'
Augsburg (4-1-4-1): Hitz; Verhaegh (Philp, 53′), Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Hahn, Moravek, Altintop (Vogt, 87'), Holzhauser (Werner, 77′); Mölders. All. Weinzierl
Stoccarda (4-4-2): Ulreich; Sakai, Schwaab, Rüdiger, Rausch; (Werner, 77), Leitner (Harnik 46'), Boka (Traore, 64'), Gentner, Maxim ; Abdellaoue (Cacau, 74′), Ibisevic. All. Labbadia
Entrambi i club, Augsburg e Stoccarda, sono alla spasmodica ricerca di punti dopo le due sconfitte nelle prime due giornate di campionato, nonostante le diverse ambizioni. Per l'Augsburg si tratta molto concretamente di punti salvezza, per lo Stoccarda invece ci sono traguardi europei da onorare e una Bundesliga più dignitosa in cui competere per evitare le magre figure delle recenti edizioni.
Weinzierl dovrà fare a meno per quasi due mesi del nuovo acquisto Bobadilla che invece a una squadra ancora ferma a zero gol dopo due partite servirebbe tantissimo, e la società ha già fatto intendere che il mercato in entrata è chiuso. Labbadia vuol gestire al meglio la squadra col turn-over in vista anche dell'impegnativo ritorno di Europa League con i croati del Rijeka, ma sa benissimo anche dell'aria pesante che si respira a Stoccarda e che deve assolutamente vincere per fugare cattivi fantasmi. Certo che togliendo dallo schieramento iniziale giocatori del calibro di Harnik e Traoré significa volersi complicare una vita professionale già sufficientemente complicata.
L'Augsburg parte a razzo mettendo d'assedio la porta di Ulreich. Lo Stoccarda non fa neppure in tempo a raccapezzarsi che al 6° min. Altintop porta in vantaggio i padroni di casa. Si prospetta un match tutto in salita e da ogni punto di vista per la squadra di Labbadia, con un Augsburg che non è di sicuro lo squadrone che tremare il mondo fa ma gioca con umiltà, generosità e sacrificio (in particolar modo Altintop che dopo gli inserimenti dei primi 20 min. di gioco, combatterà in ripiegamento su ogni palla). Lo Stoccarda ha evidenti problemi sia in difesa, dove deve sudare le proverbiali sette camicie per arginare le iniziative di Holzhauser, Hahn e Ostrzolek che spinge tantissimo sulla corsia di sinistra, sia a centrocampo in cui non oltre a non esserci idee, non c'è neppure capacità di manovra. Deludentissimo il giovane Leitner, le operazioni passano per i piedi di Boka, il che è tutto dire. Ogni tanto si vede qualche sprazzo da parte del capitano Gentner ma è davvero pochissima cosa. Il 4-1-4-1 di Weinzierl che in realtà è più un 5-4-1 poiché il mediano Baier è più un incontrista che un regista, risulta efficace nell'arginare il reparto più pericoloso dello Stoccarda, ovvero il reparto offensivo e nella fattispecie Maxim e Ibisevic, mentre Abdellaoue è sempre più l'ombra di se stesso. Al 36' le cose si mettono veramente male per lo Stoccarda che subisce la seconda rete direttamente su punizione di Callsen-Bracker su svista di Ulreich ma fortunatamente Ibisevic prima della fine del primo tempo rimette un po' a posto le cose su rigore.
Nella ripresa dentro Harnik e Traoré, gli unici il cui dinamismo può bypassare un centrocampo inesistente per fornire palloni utili alle punta, ma il direttore di gara Tobias Welz prende una cantonata da antologia sventolando un rosso inesistente per un fallo commesso da Traoré. Stoccarda che getta il cuore oltre l'ostacolo ma non può fare nulla per cambiare una situazione drammatica e irrecuperabile, anche quando Mölder decide di concedere la grazia fallendo un'opportunità a porta vuota. Terza sconfitta consecutiva e, ahinoi, esonero di Bruno Labbadia deciso da Bobic e i suoi.