Negli ultimi due match della 2a giornata di Bundesliga il Borussia Dortmund ha vinto solo sul finale la resistenza di un caparbio Eintracht Braunschweig, capace di riaprire una partita che sembrava seppur affannosamente messa in archivio dalla "Banda dell'oro". Il Norimberga si conferma compagine ostica frenando l'entusiasmo dell' Hertha sul 2-2 grazie a una magistrale punizione di Kiyotake nell'unico pareggio di questa secondo spieltag.
Norimberga - Hertha Berlino 2 - 2
Drmic (N) 40', Allagui (H) 61', Ronny (H) [r] 78', Kiyotake (N) 89'
Norimberga (4-2-3-1): Schäfer; Feulner (Chandler, 58'), Dabanli, Pogatetz, Pinola; Stark (Esswein, 71'), Balitsch; Kiyotake, Mak (M. Frantz, 65′), Drmic; Ginczek. All. Wiesinger
Hertha Berlino (4-2-3-1): Kraft; Pekarik, Langkamp, Janker (Ronny, 66′), Holland; Lustenberger, Hosogai; Allagui (Wagner, 66'), Baumjohann (Brooks, 83'), Ben-Hatira; Ramos. All. Luhukay
Dopo il pareggio ottenuto in rimonta a Sinsheim nella gara d'esordio con l' Hoffenheim il Norimberga vuol ben figurare davanti al suo pubblico. Wiesinger deve rinunciare allo svedese Nilsson infortunatosi nell'amichevole della Svezia giocata mercoledì contro la Norvegia nel derby scandinavo. L'Hertha vola sulle ali dell'entusiasmo della goleada che ha letteralmente steso Francoforte ma Luhukay ha invitato la squadra a rimanere con i piedi per terra presentando comunque uno schieramento ad evidente trazione anteriore. Norimberga e Hertha sono due squadre sostanzialmente ben organizzate e compatte che pur basandosi sullo stesso modulo 4-2-3-1 hanno attitudini comunque diverse. Il Norimberga è meno propositivo e più attendista, l'Hertha di Luhukay invece, forte di una notevole organizzazione difensiva, è una squadra più votata alle proiezioni offensive, come da buona scuola olandese. L'iniziativa del gioco infatti viene subito assunta dai berlinesi che però vengono puntualmente fermati e aggrediti in fase di non possesso da parte del Norimberga. L'Hertha dimostra buona personalità e si rende spesso pericoloso quando riesce ad allargare il gioco con Allagui e Ben-Hatira e, soprattutto con il movimento dell'ottimo Ramos. Dall'altra parte il Norimberga sfrutta le ripartenze con Ginczek pericolosissimo, specialmente su palle inattive come quando al 20' colpisce il palo esterno alla sinistra di Kraft deviando un calcio di punizione. Dopo una lunga fase di studio e sterilità a centrocampo sul finale del primo tempo arriva la verticalizzazione giusta che passa per i piedi di Ginczek e giunge a Drmic per il vantaggio dei padroni di casa.
L'Hertha naturalmente non ci sta e incomincia a spingere sull'acceleratore. Ramos va vicino al pareggio al 50'. Il Norimberga cerca di sfruttare gli spazi lasciati dall'Hertha ma gli uomini del tecnico olandese riescono comunque a ripiegare bene senza concedere troppo alla squadra di casa. Feulner è decisivo sulle chiusure ma il gol del pareggio è nell'aria e arriva puntualmente su un tiro di Allagui deviato fatalmente da Dabanli. Si rischia addirittura l'uno-due ma Baumjohann davanti a Schäfer fallisce l'occasione. Il Norimberga cala vistosamente il ritmo e l'Hertha capisce che può far sua la partita. L'incursione di Baumjohann in area di rigore frenata da Pinola viene giudicata fallosa e Ronny sigla il rigore del vantaggio. Wiesinger sprona i suoi a spingersi con più incisività in attacco e all'89 l'infaticabile Kiyotake trova una punizione capolavoro infilando sul palo di Kraft.
Borussia Dortmund - Eintracht Braunschweig 2 - 1
Hofmann (B) 75', Reus (B) [r] 86', Kratz (E) 89'
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Grosskreutz, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; S. Bender, Sahin; Blaszczykowski (Reus, 60'), Mkhitaryan (Ducksch, 92'), Aubameyabg (Hofmann, 68′); Lewandowski. All. Klopp
Eintracht Braunschweig (4-3-3): Davari; Elabdellaoui, Bicakcic, Correia, Reichel; Kratz, Theuerkauf, M. Caligiuri (Boland, 65′); Kruppke (Ademi, 77'), Jackson, Hochscheidt (Perthel, 65'). All. Lieberknecht
Nel Borussia Dortmund rientra Weidenfeller dalla squalifica (comminatagli nel rocambolesco match dell'ultima giornata della scorsa stagione contro l'Hoffenheim), Papastathopoulos al posto di Subotic in difesa, assente Gündogan per problemi alla schiena e Reus per turn-over. Esordio per Mkhitaryan dopo il lungo infortunio alla caviglia davanti all'immane pubblico del Signal Iduna Park. Cambia invece pochissimo Lieberknecht per l'occasione, giusto Davari in porta al posto di Petkovic.
Il Dortmund ovviamente deve seguire il copione che lo vuole vincente davanti alla sua folla, non foss'altro per non perdere il passo con Bayern Monaco e Bayer Leverkusen già a 6 punti. Kruppke però dopo neanche 2 min. fa subito capire che non sarà impresa così facile andando vicino al gol. Dopo un quarto d'ora d'assestamento il Borussia fa il Borussia prendendo in mano autoritariamente le operazioni. Il Braunschweig però gioca una gara umile e intelligente chiudendo ogni linea di passaggio e sbarrando la strada a qualsiasi iniziativa offensiva del Dortmund. Chiaramente è una partita di contenimento da parte dell'Eintracht e Jackson fa reparto da solo, troppo isolato dal resto della squadra per poter anche minimamente pensare a un'ipotesi di contropiede.
È un match che per fisionomia assomiglia molto a quello giocato dal Bayern contro l' Eintracht Francoforte con il Borussia che fa la partita e il Braunschweig che chiude e tenta di ripartire, con la non piccola differenza che qua si resta inchiodati sullo 0-0.
Anche per lunga parte della ripresa l'interpretazione della gara da parte degli uomini di Klopp rimane la medesima: si attende l'occasione giusta, la verticalizzazione che possa tagliare in due la difesa. Il reparto offensivo con Kuba, Aubameyang, Mkhitaryan e Lewandowski viene puntualmente disinnescato da un Braunschweig che gioca un match attentissimo e perfetto. Klopp decide che serve freschezza e inserisce Reus e Hofmann. L'Eintracht a tre quarti di gara paga un po' di stanchezza, va a cercare gloria in avanti però allunga inesorabilmente la squadra e puntualmente viene colpita dall' "outsider" Hofmann, che aveva ben figurato nella pre-season e che dimostra così tutta la sua utilità, capitolando al 75'. L'impatto di Hofmann sulla partita diventa devastante quando si procura anche il rigore del 2-0 realizzato da Reus. Ma il Braunschweig, alive and kickin', trova addirittura la forza per riaprire i conti all'88' con Kratz, quando però è troppo tardi.
Anche il Dortmund, come il Bayern, dimostra di mancare di cinismo, mentre il neo-promosso Braunschweig è davvero una bella sorpresa perché dimostra di non voler mollare mai.