Non è ancora successo nulla. Eppure potrebbe cambiare tutto. Due settimane circa, dichiarazioni, smentite, proclami. “Tafferugli” di mercato, prima degli affari veri e propri. “Resto al Liverpool”, così Luis Suarez, dal ritiro dell'Uruguay. Segna a parole, poi sul campo, nella vittoria della Celeste contro il Giappone, Luis il ribelle. Premiato il pugno duro di Rodgers e dei Reds. Giocatore fuori squadra, fino a nuovo ordine. Ora dichiarazioni distensive e il probabile reinserimento in rosa. Per ora acque tranquille. Per ora. Come a Manchester. Dove il malato immaginario Rooney non si allena, ma zampetta in nazionale sotto gli occhi di Hodgson. É separato in casa all'Old Trafford, lontano dal primo successo in Community Shield, firmato Van Persie. Sì proprio quel Van Persie che lo ha relegato in secondo piano. Vuole il Chelsea Wayne, ma Moyes e il Manchester non vogliono vederlo in Inghilterra con altra maglia. Incedibile, così dicono i Red Devils.

 

Suarez, Rooney e Bale. Sempre più intricata la situazione del gallese. Ai compagni di nazionale pare abbia confidato che non vestirà più la maglia degli Spurs, ma per ora è vittima della sua valutazione iperbolica, incatenato dal suo valore di mercato. 100 milioni sono tanti anche per Florentino, uno che solitamente se ne infischia dei soldi e dei quattrini, uno che ama i galacticos e i colpi a sensazione, ma sopratutto paiono tanti per Ancelotti. Carletto ha visto il suo Real giocare bene in precampionato. Vincere e convincere. L'arrivo di Bale metterebbe a rischio la serenità di un ambiente spesso destabilizzato da un agglomerato di personalità debordanti. Tante prime donne, spesso troppe. Questo il limite del Madrid. Un eccesso come il gallese, potrebbe rompere quel filo sottile di equilibrio, ritrovato con l'addio del focoso Josè. Interrogativi anche tenici. Puntare su Gareth equivarrebbe a rinunciare a Angel Di Maria, fuoriclasse assoluto. Capace di giocare entrambe le fasi, come pochi al mondo. Un campione-gregario, lusso per chiunque. Ancelotti lo sa, e riflette. Conviene davvero ricoprire di soldi Bale e il Tottenham? Perché non ripensare a Luis Suarez magari, che il Liverpool di certo non cederà in Premier (Arsenal), ma potrebbe portare verso altri lidi, magari proprio spagnoli. Suarez, per il dopo Higuain. Suarez e Benzema per un attacco stellare.

 

L'ultima carta, l'ultimo imprevisto. Samuel Eto'o. L'ultima tessera del mosaico. L'Anzhi rassicura. Eto'o non parte. Il suo contratto è al sicuro. Magari sì, ma può Eto'o rimanere tranquillo in Russia, vedendo la squadra sfaldarsi, vedendo un progetto crollare? No. Difficile. L'Inter ha offerto al giocatore, che può liberarsi gratis, 5 milioni per 3 anni. Il Chelsea è destinazione gradita, ma il camerunense, che volerebbe dall'amato Mourinho, è la seconda scelta dei blues, dopo Rooney. Il suo agente sta proponendo l'assistito in tutta Europa, alla ricerca della proposta più allettante. Soldi, ma non solo. La ricca pensione russa potrebbe aver insegnato qualcosa a Samuel, che all'ultima chiamata parrebbe intenzionato a considerare anche altro. Contatto addirittura con lo United. E se fosse il teatro dei sogni la giusta piazza per il re leone? Rooney avrebbe via libera, forse non per il Chelsea. Perché non per il Real? Intrecci, dispetti, attesa. Pedine mosse con attenzione, in attesa del sospirato scacco matto.