I match domenicali tra Mainz 05 e Stoccarda e tra Schalke 04 e Amburgo hanno chiuso la 1a giornata di Bundesliga. A Magonza si è visto uno Stoccarda decisamente più determinato e attento di quello opaco e confuso osservato nella gara di ritorno del turno preliminare di Europa League contro il Botev Plovdiv, ma non è bastato per avere la meglio su un Mainz molto ben organizzato. Pareggio spettacolare ed emozioni continue a Gelsenkirchen nel match clou tra Schalke e Amburgo.
Mainz 05 - Stocarda 3 - 2
N. Müller (M) 14', Ibisevic (S) 16', Okazaki (M) 65', N. Müller (78'), Harnik (S) 82'
Mainz (4-2-3-1): H. Müller; Pospech, Svensson, Noveski, Park; Geis (Bungert, 91'), Baumgartlinger; N. Müller, Zimling (Choupo-Moting, 76'), Okazaki; Polter (Moritz, 76'). All. Tuchel
Stoccarda (4-2-3-1): Ulreich; Schwaab, Tasci (Rausch, 21'), Röcker, Sakai; Gentner, Boka; Harnik, Leitner (Cacau, 68'), Traore (Abdellaoue, 82'), Ibisevic. All. Labbadia
Buona la prima anche per il Mainz che davanti al proprio pubblico (in più di 30 mila ieri alla Coface Arena - 34 mila posti la capienza - ad applaudire il successo della squadra di casa) comincia bene la sua avventura in Bundesliga assicurandosi i 3 punti all'esordio. Vittoria meritata nell'insieme quella della squadra allenata da Tuchel che ha mostrato innanzitutto un'ottima organizzazione di gioco basata su un'esatta disciplina tattica. Il Mainz ha cambiato molto rispetto alla scorsa stagione, ha perso giocatori importanti come Szalai, Risse, Kirchoff, Ivanschitz, ma ne ha trovati altri di pari valore come Okazaki, Joo-Ho Park, Geis, Polter, e l'idea di poter far meglio del 13° piazzamento della scorsa stagione non è così peregrina alla luce del buonissimo lavoro portato avanti da Tuchel nella pre-season e della rifondazione attuata con nuovi innesti nei diversi reparti.
Lo Stoccarda non è stato lì a guardare ed è sembrato molto più pimpante e reattivo rispetto alle ultime uscite (Coppa Pokal e Europa League). L'inizio è stato anzi folgorante con un Traore subito incontenibile sulla fascia sinistra. Dopo il botta e risposta Nicolai Müller (eroe di giornata, insieme all'altro Müller, Heinz, autore di grandi salvataggi) e Ibisevic, il match ha cominciato pian piano a perdere di ritmo, complice anche la condizione fisica non ancora al 100%, ma la partita si è mantenuta sempre viva con squadre attente e concentrate. La differenza alla fine, oltre che una maggior tenuta atletica, l'ha fatta proprio la miglior compattezza di squadra da parte del Mainz con lo Stoccarda costretto ad allungarsi e a scompattarsi per cercare di recuperare lo svantaggio a tre quarti di gara.
Schalke 04 - Amburgo 3 - 3
Huntelaar (S) 2', van der Vaart (A) [r] 12', Beister 23', Huntelaar (S) 45', Sobiech (A) 49', Szalai (S) 72'
Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Matip, Höwedes, Fuchs; Neustädter, Jones; Farfan, Draxler (Goretzka, 23'), Clemens; Huntelaar. All. Keller
Amburgo (4-2-3-1): Adler; Diekmeier, Sobiech, Westermann, Jansen; Badelj (Rincon, 64'), Arslan; Beister (Rudnevs, 83'), van der Vaart, Zoua; Calhanoglu (Aogo, 74'). All. Fink
Schalke 04 e Amburgo hanno rispettato le aspettative per un match già sulla carta ad altissimo gradiente spettacolare e alla fine i 6 gol complessivi e il gioco a ritmi elevati e praticamente senza soluzione di continuità hanno emozionato gli spalti gremiti della Veltins Arena. Eppure sia Schalke che Amburgo non avevano convinto troppo nel loro pre-campionato condito da performance decisamente non all'altezza, evidenziando problemi a livello strutturale nel gioco. Evidentemente il richiamo della Bundes è un fattore psicologico determinante poiché ieri le due compagini si sono presentate prontissime all'appuntamento.
Draxler tornato finalmente al suo ruolo prediletto illumina immediatamente sulla trequarti e Huntelaar, sempre lui contro l'Amburgo che è statisticamente la sua vittima designata, la mette dentro dopo neanche 2 min. Un fulmine cade su Gelsenkirchen e pietrifica Thorten Fink e i suoi. Ma è un Amburgo nettamente differente da quello delle amichevoli di qualche settimana fa con van der Vaart che prende subito per mano la squadra, incomincia a dettare ritmi, tempi e posizioni. Stupisce l'autorità con la quale l'Amburgo assume le redini del gioco dopo quell'inizio sfavillante dello Schalke a dimostrazione del fatto che Fink è uno di quegli allenatori che sa come lavorare sull'intelligenza tattica e, soprattutto, sulle psicologie dei giocatori. Il centrocampo inizia a recuperare palloni che vengono smistati subito sulle fasce. Complice l'uscita dal campo di un grande protagonista come Draxler (problema al tendine d'Achille), l'Amburgo fa presto a pareggiare i conti e a portarsi in vantaggio con Beister che di testa insacca con l'incolpevole complicità di Hildebrand su assit di Diekmeier. La soluzione alternativa a van der Vaart sono i lanci dell'ex Westermann che pescano puntualmente Diekmeier o Beister per una chiave tattica che trova sulle corsie laterali la soluzione contro la difesa ben schierata dello Schalke, bravo e fortunato comunque a trovare il pareggio in seguito a un'azione da calcio d'angolo allo scadere del primo tempo, sempre con Huntelaar su cross millimetrico di Fuchs.
Nella seconda frazione di gioco è l'Amburgo a tornare in vantaggio sull'angolo battuto da van der Vaart con l'ex Dortmund Sobiech che svetta più in alto di tutti. Le squadre pian piano si allungano cercando però sempre la profondità. Keller cambia modulo rendendolo più offensivo: inserisce Szalai al posto di Neustädter e arretra il raggio d'azione di Goretzka (subentrato a Draxler), trasformando così il 4-2-3-1 in un 4-2-4. Mossa che si rivela azzeccata poiché sarà lo stesso neo-acquisto Szalai a firmare la rete del definitivo pareggio.
Dallo Schalke, vista la scorsa stagione con conseguenti obiettivi nella nuova, forse è lecito attendersi qualcosina in più, l'Amburgo invece sembra voler uscire da un tunnel oscuro nel quale si è infilato in questi ultimi anni.