Nella tanto attesa conferenza stampa di oggi all'Allianz Arena il tecnico Jupp Heynckes ha ufficializzato ciò che si sapeva dall'inizio di quest'anno, ovvero il suo addio al Bayern Monaco: non ha parlato tuttavia esplicitamente di un ritiro definitivo dal mondo del calcio. Heynckes ha accennato a una bella vacanza in cui potrà finalmente godersi un po' di soldi e di vita lontano dallo stress del calcio anche se, secondo fondati sospetti, la reale impressione è che non si tratti solo di un addio al Bayern Monaco ma di un congedo assoluto dalla scena calcistica alla quale Heynckes, 68 anni, appartiene dal 1963, anno del suo esordio nel professionismo come attaccante del Borussia Mönchengladbach, club della sua città natale.

L'addio dopo aver allenato due stagioni a Monaco (ma in passato aveva allenato i Bavaresi nel 2008/2009 e in precedenza dal 1987 al 1992) era stato annunciato nel gennaio di quest'anno anche se dapprima ufficiosamente, cosa che aveva indotto la dirigenza del Bayern ad accelerare i tempi nella ricerca di un nuovo allenatore. Con Guardiola, rimasto libero dopo la decisione di non voler continuare col Barcellona, erano stati presi contatti che poi hanno condotto alla fruttuosa trattativa di cui tutti siamo a conoscenza. Questo anche per rispondere a coloro che ancora si domandano "Perché il Bayern cambia allenatore?".

Sicuramente la proposta avanzata dal presidente del Real Madrid Florentino Perez, non si sa fino a che punto formalizzata, ha allungato i tempi decisionali di Heynckes sul continuare ad allenare anche nella prossima stagione; ma dopo aver praticamente vinto tutto con il suggello del Triplete, Heynckes ha pensato bene di non tornare sui suoi passi e di lasciare da stra-vincente per prendersi questo periodo - diciamo - sabbatico per riflettere con calma sul suo futuro, non necessariamente da allenatore.

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