L'annuncio è arrivato nella serata di ieri: Tony Pulis e lo Stoke City hanno annunciato la loro separazione consensuale dopo 7 anni di fantastici binomio. Una riunione tra il manager gallese ed il presidente dei Potters Peter Coates ha sancito la fine di un rapporto iniziato nel 2006 e che ha portato la formazione biancorossa nel calcio che conta.


Le storie di Pulis e dello Stoke City si incrociano per la prima volta nel lontano Novembre 2002 quando l'ex tecnico di Bournemouth, Gillingham, Bristol City e Portsmouth viene chiamato alla guida dei Potters per sostituire il dimissionario Steve Cotterill. La squadra si ritrova nelle ultime posizioni della Championship e viene da diverse annate passate ad osservare i concittadini del Port Vale finire davanti in classifica. L'annata non è ovviamente facile ma Pulis salva la squadra all'ultima giornata vincendo 1-0 col Reading. Seguono due annate in cui la squadra centra una più che soddisfacente posizione di metà classifica ma Pulis è scontento a causa del poco denaro a disposizione da investire sul mercato; a Gennaio 2005 arriva così l'addio allo Stoke (o meglio l'arrivederci)

Ma dopo poco più di un anno, ovvero nell'estate 2006 le cose cambiarono radicalmente: Peter Coates divenne il nuovo proprietario dei biancorossi e Pulis tornò dopo una stagione alla guida del Plymouth Argyle. La prima stagione viene conclusa appena fuori dalla zona playoff, ma nella seconda Pulis centra una promozione che riporta lo Stoke City nella massima serie del calcio inglese dopo 23 anni di assenza. Arrivano così nel corso di questi anni al Britannia Stadium giocatori di buon calibro come Lee Hendrie, James Beattie, Jonathan Woodgate, Peter Crouch ed infine Michael Owen. Pulis consolida la posizione dello Stoke City in Premier League ottenendo sempre salvezze anticipate e dando spesso fastidio alle grandi negli scontri giocati al Britannia grazie anche allo schema su rimessa laterale messo in atto grazie alle lunghe gitate di Rory Delap. La superiorità cittadina è ristabilita con il Port Vale che finisce quasi ai margini della Football League, e soprattutto Pulis sfiora un trofeo: centra infatti la prima storica finale dei Potters nella FA Cup del 2011 ma di fronte a sè trova il Manchester City di Mancini che vince partita e coppa grazie a Yaya Touré.

Ora che le strade si sono divise per la seconda volta è tempo di scommesse per entrambi: Pulis alla ricerca di una nuova avventura e di nuovi stimoli, lo Stoke City a caccia di un nuovo manager in grado di mantenere e perchè no migliorare quanto fatto dal tecnico gallese in questo decennio.