Una gara al cardiopalma al Villa Park. Il Chelsea vince in rimonta 2-1 con l'Aston Villa e si qualifica matematicamente per la prossima Champions League. Nella partita è successo di tutto: tre reti, due espulsioni, un gol fantasma e ben nove minuti di recupero, ma alla fine Frankie Lampard si è caricato in spalla i Blues e con una doppietta ha regalato i tre punti diventando anche il miglior marcatore della storia del club. Il Chelsea quindi vola a 72 punti in classifica, mentre i Villans rimangono fermi a 40 punti.
Benteke porta in vantaggio i Villans, Chelsea in dieci uomini
La partita inizia in maniera equilibrata: Aston Villa e Chelsea si affrontano con molta intensità, dandosi battaglia a centrocampo e cercando di sfruttare le imprecisioni difensive degli avversari. Dopo un primo quarto d'ora molto aggressivo, ma privo di occasioni concrete, i Villans passano in vantaggio: Benteke riceve palla a centrocampo, parte in contropiede, punta Cahill e, appena giunto in area, trafigge Cech di sinistro sul primo palo. L'1-0 galvanizza i padroni di casa, i quali vanno vicinissimi al raddoppio due minuti più tardi con un tiro di Delph dai venticinque metri che lambisce la traversa. Dopo il 20' il Chelsea inizia a macinare la manovra e nel giro di dieci minuti sfiora due volte il pari: prima Demba Ba sciupa solo davanti al portiere calciandogli addosso da pochi passi, poi Lampard calcia una punizione dal limite che Guzan devia in tuffo sul palo. Il match diventa quindi molto equilibrato, con ripartenze da una parte all'altra, tuttavia nessuna delle due squadre riesce a tirare in porta. Nel finale del primo tempo Ramires la fa grossa e mette nei guai i Blues: il centrocampista brasiliano, già ammonito, entra scoordinato su Agbonlahor e rimedia il suo secondo cartellino giallo, lasciando dunque il Chelsea in dieci dopo soli 44 minuti di gioco.
Accade di tutto, Lampard regala il successo al Chelsea
La ripresa inizia con un cambio: Benitez decide di mettere una pezza all'espulsione di Ramires, inserendo David Luiz per Victor Moses. L'Aston Villa continua a fare la partita in campo: i ragazzi di Lambert amministrano bene il gioco e si fanno vedere in avanti con dei tentativi di Agbonlahor e Bennett. A spezzare l'idillio dei Villans ci pensa Benteke, che al 57' rimedia scioccamente la sua seconda ammonizione per fallo su John Terry, rimettendo in parità numerica le squadre. L'espulsione dell'attaccante del Villa carica il Chelsea, il quale si riversa immediatamente nella metà campo avversaria: dopo pochi minuti Lampard riceve da Hazard e dal limite scarica un sinistro a giro che trafigge Guzan. Il ritrovato pareggio fa spegnere i padroni di casa, i quali cedono le redini del gioco ai Blues, che ora sembrano più brillanti in campo. Di seguito, la gara procede con il Chelsea più arrembante dell'Aston Villa. Al 72' accade un episodio clamoroso: sugli sviluppi di un corner Cahill calcia in porta, Sylla respinge sulla linea, Demba Ba si avventa sul pallone e Westwood spazza via anche se la palla aveva varcato la linea di porta. L'arbitro Lee Mason fa procedere non assegnando il 2-1, scatenando le ire di Rafa Benitez. Il Chelsea non si dà per vinto e continua a schiacciare l'Aston Villa: intorno all'80' i Blues sfiorano di nuovo il vantaggio con due punizioni di Mata e David Luiz, tuttavia i loro tentativi non vanno a buon fine. Nei minuti finali del match la partita entra sempre di più nel vivo e succede di tutto: prima all'86' Westwood sfiora il pari con un tiro da fuori area ben respinto da Cech, poi due minuti più tardi Lampard segna di tapin su assist di Hazard, decretando il 2-1 finale e diventando il marcatore più prolifico della storia del Chelsea (203 reti, ndr).