A fine aprile è apparso sul Daily Telegraph un pezzo nel quale veniva raccontato come lo spogliatoio del Newcastle fosse fortemente diviso in due tra il gruppo dei francesi - ben 12 tra transalpini di nascita e naturalizzati - e il resto della squadra. Alla base dei recenti problemi di risultati in campionato (nelle ultime sette partite di Premier il Newcastle ha perso quattro volte, pareggiato due e vinto solo una volta) e dell'uscita dall'Europa League nei quarti di finale contro il Benfica, ci sarebbe la poca professionalità di un gruppo di giocatori che non ritiene il manager Alan Pardew all'altezza della situazione, e preferisce giocare più per la gloria personale che per quella del club.
Ora la situzione del Newcastle è delicatissima: a due giornate dalla fine del campionato la squadra si trova a soli tre punti dalla zona retrocessione. E pensare che in estate nessuno avrebbe potuto immaginare un epilogo di questo tipo, visti gli acquisti fatti per rinforzare la rosa: Debuchy, Sissoko, Gouffran e Amalfitano, sono solo alcuni dei francesi in rosa quest'anno. La situazione è degenerata dopo la pesantissima sconfitta per 6-0 contro il Liverpool; in quel momento in campo c'erano ben sette giocatori francesi che, a detta di molti, hanno "tirato indietro la gamba", permettendo al Liverpool di infliggere al Newcastle la più pesante sconfitta in Premier dal 1925. Neanche il ritorno dello storico capitano Fabricio Coloccini - out per lungo tempo a causa di problemi alla schiena - ha riportato serenità e armonia nel gruppo di Pardew, il quale adesso si ritrova sotto osservazione.
Intanto il "Daily Telegraph" è stato bannato dagli incontri in casa del Newcastle. La scelta è stata presa dalla società dopo che la stessa aveva chiesto al giornale di fare marcia indietro sul pezzo scritto da Luke Edwards a fine aprile, nel quale si accusavano i francesi di poca responsabilità professionale. Dopo il secco rifiuto del Telegraph, perché il pezzo secondo la testata era stato pubblicato dopo aver raccolto testimonianze scritte e verbali da diverse fonti attendibili, è arrivata la comunicazione di allontanamento.
Intanto l'attaccante Papiss Cisse ha smorzato i toni, ribadendo come tutto lo spogliatoio sia proiettato verso le ultime giornate di campionato: «Nessuno è contento dei risultati ma vogliamo il meglio per il club, il nostro manager e i nostri fantastici tifosi». Quando però iniziano a circolare voci di questo tipo all'interno dello spogliatoio di una squadra, difficilmente poi la situazione è risanabile. Il Chelsea di Villas-Boas dello scorso anno e la Roma di Zeman di quest'anno sono due esempi abbastanza evidenti di come, quando i giocatori mettono in discussione il proprio allenatore, il progetto non può che naufragare.