Se agli Spurs a fine campionato dovessero mancare due punti per l'accesso in Champions, probabilmente Villas-Boas riguarderà il filmato di Wigan-Tottenham e difficilmente riuscirà a trattenere la rabbia. Perché i suoi sono scesi in campo per quindici minuti al DW Stadium: i primi 10 e gli ultimi 5. Nel mezzo un imbarazzante lassismo ed una mancanza di motivazioni che una squadra che lotta per la Champions League non può permettersi.

Il vigore iniziale dei londinesi dura 10 minuti: al 4' Huddlestone prova ad approfittare dell'allegra barriera malauguratamente posizionata da Joel e centra un gran palo; al 9' è già vantaggio Spurs ed il doveroso ringraziamento va alla coppia Scharner-Joel. Il difensore ed il portiere di Martinez non trovano nulla di meglio da fare che scambiare il pallone a pochi passi dalla porta sul pressing avversario. Bale va a saltare sul rinvio ed il rimpallo infila la porta dei Latics. Il Wigan però reagisce subito e nemmeno 120 secondi dopo Boyce stacca imperiosamente in area avversaria, scavalcando Vertoghen ed impallinando Lloris con un poderoso colpo di testa. Il Tottenham è conscio della propria superiorità, ma l'atteggiamento in campo degli uomini di Villas-Boas è molle ed irritante ed il primo tempo scivola via senza brividi di sorta.

Nella ripresa i Latics capiscono di poter approfittare della situazione e lo fanno subito: manovra avvolgente da destra a sinistra, McCarthy appoggia a McManaman, che controlla e lascia partire un sinistro impressionante, su cui Lloris non può nulla. Sono passati solo due minuti dalla ripresa delle ostilità. Il Tottenham è colpito ai fianchi e la reazione è sterile. La girandola dei cambi partorisce poco: Assou-Ekott e Lennon non incidono e ci vuole una sfortunata deviazione di Boyce all'89' per infilare di nuovo Joel e fissare il risultato sul 2-2.

Ma quando l'avversario tira solo 4 volte in porta in tutta la partita - ed il possesso palla pende dalla tua parte con un significativo 65% - la sensazione di aver gettato alle ortiche un'occasione per restare agganciato al vagone di testa del treno per la Champions League, è decisamente qualcosa di più di una sensazione. Gli Spurs restano in corsa per l'Europa che conta ma masticano amaro. In una lotta a tre per due posti, non è ammesso neanche il minimo passo falso. Sorride ma solo a metà il Wigan. Il terzultimo posto resta saldamente nelle mani degli uomini di Martinez. E se lunedì l'Aston Villa batte il Sunderland, 5 punti di distacco dalla zona salvezza diventano una vera e propria condanna.