Fallito il tentativo di portare in Texas il Larry O'Brien Trophy, gli Houston Rockets daranno la caccia ai Golden State Warriors e all'anello anche il prossimo anno, e lo faranno ancora con Mike D'Antoni come head coach. Secondo quanto riportato da Marc Berman di Fox 26, la franchigia texana ha esercitato l’opzione sul contratto dell’ex coach dell’Olimpia Milano anche per la stagione 2019-2020. D’Antoni, che aveva firmato un triennale da 15 milioni di dollari complessivi nel 2016, aveva il contratto in scadenza tra un anno, nel 2019.
Con questa mossa, si apre ufficialmente l'estate calda, torrida, della franchigia texana, che in questa Free Agency dovrà affrontare le questioni spinose legate ai rinnovi di Chris Paul, Trevor Ariza e Clint Capela, tre giocatori importantissimi, che insieme a James Harden formano la spina dorsale di Houston. Ci sarà, dunque, tanto lavoro per il general manager Daryl Morey, il quale, tra le tante cose, vorrà giocarsi tutte le carte per tentare di portare a Houston il miglior giocatore della Lega, ovvero LeBron James. Il primo colpo, però, è stato piazzato, quindi sono state gettate le basi per l'immediato futuro.
Sotto la guida D'Antoni, i Rockets possono vantare un invidiabile record: 120 vittorie e 44 sconfitte, e soprattutto un rendimento - quello della scorsa regular season - a dir poco sensazionale, con i texani che grazie alle 65 W stagionali sono stati la miglior squadra della lega, e messo insieme il miglior record di franchigia di sempre in stagione regolare. Grazie all'ex coach dell'Olimpia Milano, inoltre, Harden e soci sono nettamente migliorati anche sotto il profilo difensivo, che era stato il tallone d'achille della Red Nation nel 2016-2017, ed in più, proprio l'ex Baffo, è riuscito a far 'convivere' due prime donne, il Barba e Chris Paul, nonostante i dubbi di inizio anno. Per lui stessa ammissione, questo compito non è stato di difficile risoluzione: "Facilissimo, non c’è voluto nessun colpo di genio".
Esercitata, dunque, la team option sul suo contratto, ora D'Antoni si godrà con più rilassatezza le sue vacanze, mentre il gm Morey inizierà ad entrare nella sua 'comfort zone', la FA, perchè anche con la palla ferma la caccia dei Rockets ai freschi bi-campioni NBA continua.