Ci si prepara ai fuochi d'artificio, i prossimi giorni saranno caldissimi in NBA. Messo alla spalle il Draft, ecco che è alle porte la Free Agency. E' arrivata poco fa una news interessante. La notizia, a dire il vero, era largamente nell'aria, ma ora è divenuta anche ufficiale: Paul George non eserciterà la player option a suo favore per l'ultimo anno del suo contratto con gli Oklahoma City Thunder e diventerà a tutti gli effetti un free agent dal prossimo 1 luglio, data nella quale aprirà il mercato dei giocatori senza contratto.
Più che tecnica, la decisione di George è riconducibile ad aspetti economici: era impensabile, infatti, che uno dei primi 10 giocatori della lega potesse accontentarsi dei 20.7 milioni di dollari previsti dalla sua opzione per il prossimo anno. Si presenterà quindi sul mercato degli svincolati, dove con ogni probabilità riuscirà a strappare un contratto con ingaggio di circa 30 milioni, cioè il corrispettivo del 30% del salary cap spettante a quei giocatori che hanno maturato un'esperienza in Nba di 7, 8 o 9 anni. Il prossimo anno, PG13 entrerà nel nono anno, e firmando un contratto '1+1', nel 2019 sarà libero di poter scegliere il proprio destino, intascando addirittura il 35% del salary cap, che spetta ai giocatori militanti in Nba da almeno dieci anni.
Quale sarà il futuro prossimo di Paul George? Resterà ad Oklahoma City oppure andrà a rinforzare qualche altra franchigia? Est o Ovest? Tutte domande lecite, che al momento nessuno è in grado di rispondere. Un rebus di difficile risoluzione, ancora per pochi giorni. Potrebbe restare ai Thunder, e cercare di migliorare - insieme a Westbrook e Anthony - il risultato della passata stagione, oppure trasferirsi ai Los Angeles Lakers, intenzionati a metter sù un superteam per contrastare il potere dei Golden State Warriors. Sullo sfondo, restano anche i 76ers ed i Rockets, ma senza trade, portare in Texas George, è compito alquanto arduo.