L'angolo dei Boston Celtics festeggia, e ne ha ben donde, perché con la vittoria in gara-3 ottenuta ieri notte, la squadra di Brad Stevens si assicura - quasi - l'accesso alle finali della Eastern Conference. Il 3-0 con il quale Horford, Tatum e compagni escono dal Wells Fargo Center è un insieme di cinismo, esperienza, maturità e sagacia tattica del tecnico che siede in panchina ed assume i connotati di un vero e proprio colpo del KO inferto ai volti dei Philadelphia 76ers. Non basta il buzzer beater di Belinelli che manda la sfida ai supplementari, non basta il +5 raggiunto a metà del prolungamento per vincere la resilienza dei Celtics, abili a tornare in partita grazie ad un sontuoso Tatum e a chiuderla con il solito Horford, i quali continuano a dominare a distanza le rispettive sfide contro Simmons ed Embiid. 3-0, serie in ghiaccio. 

Foto Sixers Twitter

Avvio di gara aggressivo da parte dei due gioielli di casa, i quali firmano il 6-2 iniziale, prima del ritorno ospite con Tatum che piazza sette dei dieci punti dei Celtics. Morris chiude il parziale, con i Sixers che iniziano a mostrare le prime difficoltà offensive a difesa schierata; si gioca al ritmo di Boston, controllato e senza mai accelerare più di tanto in transizione. Ne beneficiano Horford e compagni, mentre Philadelphia inizia ad incaponirsi andando in post basso da Embiid, non sempre scelta proficua (17-8). Boston sembra in controllo della gara, ma sono quattro punti del centro camerunese e la tripla di Belinelli a dare la parità ai padroni di casa, mentre Redick si iscrive a referto con la conclusione del 20-19 di fine primo quarto (12-0 di parziale).

L'inerzia non sembra cambiare però - nonostante i tre falli di Tatum - perché Morris e Rozier si mettono all'opera e, in compagnia di Baynes, confezionano il contro-break che vale il più 10 ospite, con i Sixers apparentemente al tappeto. Brown decide di rivoluzionare il quintetto, scegliendo cinque esterni che possano aprire il campo e, finalmente, la difesa di Boston paga dazio in qualche modo: due triple di Ilyasova, una di Saric, mettono in partita Philadelphia ed il palazzo tutto. Redick ed Embiid cuciono il gap, Belinelli piazza la tripla del sorpasso all'intervallo nonostante gli sforzi di Rozier per tenere a galla i suoi (51-48). 

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I ritmi bassi non aiutano l'attacco dei Sixers anche in avvio di seconda frazione, quando sono Baynes ed Horford a piazzare i canestri del pareggio. Il centro ospite si iscrive alla partita nelle due metà campo dopo un primo tempo in sordina e, con l'uscita dell'australiano, diventerà decisivo in marcatura in post contro Embiid (anche due stoppate clamorose e decisive). Si segna con il contagocce e si procede a braccetto per tutta la durata del terzo periodo, senza alcuno strappo di nota: Boston prova a scappare nuovamente con l'energia di Rozier e Larkin, ma è McConnell a rimettere tutto in equilibrio (68-69). 

L'ultimo quarto è un crescendo di emozioni. Embiid sembra prendere il sopravvento in post basso su Horford, ma l'attacco dei Sixers fatica oltremodo a trovare le giuste chiavi per scardinare la difesa di Boston. Tatum ed Horford si caricano invece sulle spalle l'attacco dei Celtics, farraginoso sì, ma cinico al punto giusto quando c'è da mettere punti a referto. La tensione sale inevitabilmente e, per tre minuti, il punteggio non si schioda dall'81 pari, fino alla zingarata di Rozier pareggiata dalla schiacciata di Embiid. Nel mezzo un paio di errori - gravi - di Simmons al ferro. Belinelli sembra sparigliare le carte dalla lunetta, ma Brown - sfruttando la rimessa di Stevens - impatta. Rozier approfitta di una clamorosa persa di Redick ma viene graziato da Belinelli sulla sirena, con l'azzurro che rimanda il discorso ai supplementari. 

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L'energia e l'inerzia sembra spostarsi definitivamente dalle parti dei Sixers, con Simmons che torna aggressivo in uno contro uno e Redick che piazza la bomba del più 5. Boston sembra KO, ma con pazienza e costanza si affida a Tatum in penetrazione ed Horford in post basso per cucire il gap creatosi. L'attacco di Phila torna ad incepparsi nel momento migliore, sul più 4, con Embiid che non trova più la via del canestro limitato dalla fisicità di Horford. Dalla parte opposta il centro accorcia dalla lunetta, prima dell'errore da sotto di Simmons che regala a Stevens un'altra rimessa. Stavolta è letale, perché i blocchi liberano Horford sotto canestro, con una prateria di vantaggio su Covington. Più uno. Non è finita. Rimessa Sixers: Simmons cerca Embiid, sovrastato dallo stesso Horford in recupero; due liberi e più tre. Belinelli stavolta non può nulla. Passano i Celtics.