L'ottava vittoria consecutiva dei Philadelphia 76ers di Brett Brown ha un sapore agrodolce. La squadra di The Process supera al Wells Fargo Center i New York Knicks di Jeff Hornacek, ma perde nel primo quarto Joel Embiid, colpito involontariamente al volto dal compagno Markelle Fultz. Inarrestabili anche i Boston Celtics di Brad Stevens che, privi di Al Horford, sbancano la Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City contro gli Utah Jazz con un canestro a fil di sirena di Jaylen Brown.

Philadelphia 76ers - New York Knicks 118-101

C'è Lance Thomas in quintetto per Hornacek al Wells Fargo Center, e i Knicks di Hornacek partono meglio dei padroni di casa, trascinati da Michael Beasley e Trey Burke. Basta però un time-out a Brett Brown per scuotere i suoi, che rientrano in campo con maggiore aggressività, trovano canestri in successione da un fantastico Dario Saric e dal duo composto da J.J. Redick e Robert Covington. Ben Simmons assiste i compagni, Marco Belinelli ed Ersan Ilyasova vanno a bersaglio in uscita dalla panchina. Sembra dunque tutto facile per Philadelphia, fin quando Joel Embiid non va k.o. in un contrasto fortuito con Markelle Fultz: il camerunese è costretto a lasciare il campo, ma il primo quarto si conclude comunque sul 37-28. Marco Belinelli è bollente dall'arco, Richaun Holmes ci mette energia nel sostituire Embiid, ma New York non molla e torna in partita grazie a due triple di Tim Hardaway e Lance Thomas, ma soprattutto in virtù del contributo di Beasley e Trey Burke, trasformato in maglia Knickerbockers. Il finale di tempo premia comunque i Sixers, con Dario Saric e Ben Simmons sugli scudi, per il 67-63 dell'intervallo lungo. I padroni di casa continuano a segnare nel terzo quarto, ancora con il croato protagonista e l'australiano uomo ovunque. Holmes lotta con Enes Kanter sotto i tabelloni, J.J. Redick alternano triple a canestri in taglio, Belinelli e Ilyasova aggiungono punti, contenendo lo show personale di Michael Beasley, che tiene a galla New York praticamente da solo, mostrando tutti i colpi del suo repertorio. Mentre Frank Ntilikina fatica ancora una volta, Emmanuel Mudiay si scuote in uscita dalla panchina per Hornacek, tenendo il risultato ancora in bilico, nonostante la spallata dei Sixers. Phila chiude i conti a cavallo tra terzo e quarto quarto, grazie alle giocate di forza e talento di Ben Simmons, ai canestri di Dario Saric e alla furia di Redick e Covington. New York non ha più modo di rialzarsi, e Hornacek butta nella mischia i vari Kornet, Troy Williams e Hicks. 

Philadelphia 76ers (44-30). Punti: Saric 26, Redick 21, Covington 17, Holmes 15, Belinelli 14, Simmons 13. Rimbalzi: Saric 14. Assist: Simmons 10.

New York Knicks (27-49). Punti: Beasley e Mudiay 22, Burke 18, Kanter 17. Rimbalzi: Kanter 14. Assist: Burke 6.

Utah Jazz - Boston Celtics 94-97 

I Celtics di Brad Stevens si presentano a Salt Lake City senza Al Horford, out per una distorsione alla caviglia sinistra, rimpiazzato in quintetto da Guershon Yabusele. Avvio che sembra sorridere ai biancoverdi, a bersaglio con uno spettacolare Jayson Tatum e con Terry Rozier. Utah ci mette un po' a carburare, ma trova punti dai due lunghi, Rudy Gobert e Derrick Favors, prima dei canestri della second unit, guidata da Joe Ingles, con Jonas Jerebko, Jae Crowder e Dante Exum sugli scudi. Sotto 24-18 alla prima pausa, gli ospiti ribaltano il punteggio nel secondo quarto, ricevendo ottime risposte dai vari Shane Larkin, Greg Monroe e Abdel Nader. Ci pensano poi Jaylen Brown, con due triple, Terry Rozier e ancora Tatum a lanciare in orbita Boston, con Aron Baynes efficace sia sul pick and roll che sul pick and pop. Ingles chiude il primo tempo tenendo a galla i Jazz, sotto 39-48, ma è alla ripresa delle operazioni che Utah cambia marcia. Merito di Donovan Mitchell, il rookie delle meraviglie che spara dall'arco e fa impazzire la pur strepitosa difesa dei Celtics. Ricky Rubio conduce l'orchestra, Jae Crowder trivella il canestro avversario a suon di triple, Gobert e Favors dominano sotto i tabelloni e la situazione è di nuovo capovolta. Stavolta sono i Jazz a essere sopra nel punteggio, ma i Celtics non muoiono mai. Semi Ojeleye segna sette punti che danno ossigeno a Brad Stevens, Larkin e Terry Rozier non mollano un centimetro, tenendo i biancoverdi a distanza di sicurezza. L'australiano Dante Exum rientra in campo con grande ardore, arrivando al ferro in due circostanze, poi nuovamente Mitchell sembra chiudere i conti sul 94-88. Due punti di Greg Monroe, una schiacciata di Jayson Tatum ricuciono la strappo per Boston, che impatta a quota 94. Mentre Utah pasticcia nell'ultimo possesso disponibile, i Celtics muovono perfettamente la palla, trovando Jaylen Brown (assist di Ojeleye) per un tiro da tre punti centrale, che va a bersaglio a un decimo dalla fine. Vittoria biancoverde, rimpianti Jazz. 

Utah Jazz (42-33). Punti: Mitchell 22, Crowder 16, Rubio 14, Ingles 11, Gobert 10. Rimbalzi: Gobert 11. Assist: Rubio 10

Boston Celtics (52-23). Punti: Brown 21, Tatum 16, Baynes e Rozier 13, Larkin 10. Rimbalzi: Larkin 9. Assist: Larkin e Monroe 4.