Quarta vittoria di fila per i Los Angeles Lakers di coach Luke Walton che, nella notte statunitense, hanno travolto a domicilio i Miami Head di Spoelstra. Superlativa prestazione di squadra per i gialloviola, giunti alla settima vittoria nelle ultime dieci, con una finestra seppur piccolissima che apre verso l'ottava posizione ad Ovest. Uno dei protagonisti della vittoria è sicuramente Isaiah Thomas, alla migliore prestazione in maglia Lakers dopo la trade con i Cleveland Cavaliers di febbraio. Il minuto tuttofare ex Celtics ha messo a referto ben 29 punti, conditi da sei assist e quattro rimbalzi, oltre a sei delle undici bombe tentate da oltre l'arco.
"Tutto quello di cui un giocatore ha bisogno è di una squadra che lo ami. Tutto quello che sto facendo è lavorare sodo guardando avanti, restando concentrato su cosa posso fare per rendere questa squadra migliore. Il tabellino parla per me, quello che faccio sul campo da basket parla per me. Non posso fare nient'altro che controllare quel che posso controllare e prendere vantaggio dalle situazioni che mi vengono fornite, oltre a giocare con il cuore. Mi è stata data un'altra possibilità, il coach mi ha messo in una posizione che mi fa essere me stesso ed i compagni mi hanno portato ottimi blocchi per farmi tirare apertamente. E' andata bene".
La prestazione offerta all'American Airlines Arena diventa immediatamente un'opportunità per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, soprattutto nei confronti di chi ha prematuramente dimenticato cosa potesse fare sul parquet: "Questa è la Lega nella quale giochiamo, l'ho capito da tempo. Ma se mi vengono date le stesse opportunità che mi venivano date a Boston, probabilmente sono capace di fare le stesse cose, e questo è ciò che sta accadendo. Le persone che mi criticano probabilmente torneranno indietro, sono fiducioso a riguardo".
Parole supportate da Dwyane Wade, avversario di serata che lo ha avuto al suo fianco a Cleveland nel periodo di riabilitazione e di recupero dai fastidi fisici post playoff della passata stagione. Nel frattempo Thomas sta acquisendo sempre più fiducia al tiro e nel suo gioco, nonostante partire dalla panchina non sia esattamente ciò che si auspica per il futuro: "Se devo segnare 29 a sera, sicuramente dovrei avere a disposizione molti più minuti. Ma non sono qui per questo. Ogni qualvolta che coach Walton mi chiama, io mi faccio trovare pronto nello sfruttare la mia opportunità".
Per il momento, Thomas prova a giocarsi le sue chance con la maglia dei Lakers in attesa dell'estate, quando farà parte della free agency in attesa di una chiamata: "Sono uno scorer, uno che crea gioco, per sé stesso e non solo. Quindi, quando mi viene data la possibilità, posso fare determinate cose, l'ho dimostrato che posso farlo, in determinate condizioni. Non sono qui per dimostrare a qualcuno di essere capace di farlo, il Mondo conosce cosa posso portare al tavolo e cosa posso fare nel mio lavoro. Ora come ora l'obiettivo è solo quello di aiutare questa squadra a vincere e a crescere ulteriormente".