Prosegue il momento difficile dei Boston Celtics di Brad Stevens, che iniziano male il loro giro di trasferte a Ovest, perdendo allo Staples Center di Los Angeles contro gli storici rivali dei Lakers, allenati da Luke Walton. Il grande protagonista della serata gialloviola è il rookie Kyle Kuzma, che mette a referto 28 punti (10/16 dal campo, 5/7 da tre) in uscita dalla panchina, risultando bollente e decisivo nel quarto quarto. Ai biancoverdi non bastano invece 33 punti (13/24 al tiro) di Kyrie Irving: altra sconfitta dopo quelle con Orlando e Philadelphia.
Allo Staples Center di Los Angeles coach Walton ritrova Kentavious Caldwell-Pope in quintetto, con Josh Hart dirottato in panchina (ancora assente Lonzo Ball). Per i Celtics Brad Stevens conferma Aron Baynes vicino ad Al Horford: il dominicano è uno dei protagonisti del buon avvio dei biancoverdi, che difendono alla loro maniera e fanno girare bene il pallone in attacco. Proprio Horford segna dall'arco, imitato da un Jaylen Brown che aggredisce il ferro, con Irving subito intenzionato a mettere in chiaro le cose per gli ospiti. I Lakers invece sbandano, sbattono contro la difesa avversaria, trovano punti solo da Ingram e Brook Lopez, subendo invece i colpi di talento di Marcus Morris e quelli di energia di Marcus Smart, a segno da tre continuità. Sotto di una decina di lunghezze all'inizio del secondo quarto, i californiani si scuotono grazie alle riserve Jordan Clarkson e Kyle Kuzma, che attaccano il ferro senza paura, soprattutto nei primi secondi dell'azione, ricucendo praticamente da soli (discreto il contributo di Larry Nance) lo strappo per Walton. Stevens può contare anche su Daniel Theis e su uno Smart che sembra non sbagliare un colpo al tiro pesante: rientra poi in campo Kyrie Irving, e i biancoverdi allungano nuovamente, con Morris ancora protagonista. Clarkson e Hart limitano i danni all'intervallo lungo, con Boston avanti 45-53.
Alla ripresa delle operazioni sono degli altri Lakers quelli che escono dagli spogliatoi. Molto più decisi e aggressivi nell'attaccare presto nell'azione, i gialloviola si scuotono con Julius Randle, Brook Lopez e Kentavious Caldwell-Pope, a bersaglio dall'arco, rimettendo la gara in equilibrio. L'inerzia passa così dalla parte dei gialloviola, nonostante Randle rimetti una brutta botta cadendo a terra nel tentativo di schiacciare, e i soli Irving e Horford segnano per Stevens, mettendo a nudo i limiti offensivi dei Celtics. Tatum e Brown spariscono dalla scena, con Smart che continua a produrre. Le difficoltà in attacco di Boston si ripercuotono anche sulla difesa, perchè i Lakers volano in transizione, si affidano al solito Jordan Clarkson e iniziano in vantaggio il quarto quarto. Qui si scatena Kyrie Irving, che segue un paio di buoni guizzi di Morris e Smart: l'ex giocatore dei Cavs non basta però ai Celtics, perchè dall'altra parte c'è un Kyle Kuzma assolutamente inarrestabile. Il rookie di Walton inizia a segnare con continuità dall'arco, penetra sotto controllo (gran assist per una schiacciata di Nance), si fa valere a rimbalzo offensivo e porta i Lakers a un passo dalla vittoria. Randle schiaccia ancora a rimbalzo d'attacco, ma i padroni di casa rischiano l'harakiri sul 106-100 a ventiquattro secondi dalla fine, subendo la reazione di un Terry Rozier fin lì opaco. Clarkson sbaglia due tiri liberi sul 108-107, ma sull'ultima azione la tripla per la vittoria di Smart finisce solo sul ferro.
L.A. Lakers (18-29). Punti: Kuzma 28, Clarkson 22, Randle 14, Lopez 12, Nance 11. Rimbalzi: Randle 14. Assist: Ingram e Clarkson 4.
Boston Celtics (34-14). Punti: Irving 33, Smart 22, Horford e Morris 13. Rimbalzi: Horford 12. Assist: Smart 8.