Nel Monday Night NBA gli Hornets vincono contro i disastrati Sacramento Kings grazie ad una prestazione da 26 punti e 9 assist di Kemba Walker; altrettanto bene Howard che si fa valere nei momenti decisivi e chiude con 14 punti e 16 rimbalzi. Per Sacramento ci sono i 41 punti della coppia Labissiere-Hield subentrata dalla panchina, che però non bastano per rimontare. Prova positiva anche per Atlanta che supera Utah senza particolare difficoltà. Serataccia per Mitchell che chiude con 13 punti, 5/13 dal campo e 6 palle perse, meglio di lui Alec Burks che ne mette a segno 17. Gli Hawks sono trascinati dal solito Schroder, autore di 20 punti (e poco altro), ottima prestazione anche di Prince che mette a referto 17 punti e un plus-minus di +20. Il risultato inatteso della serata però lo firmano i Mavericks dominando contro Washington. Barnes è il migliore con una doppia doppia da 20 punti e 10 rimbalzi; per gli avversari ci sono i 18 di Beal che però tira con 4/14 dal campo.
Charlotte Hornets - Sacramento Kings 112-107
Il match è piuttosto divertente nonostante la bassa qualità delle due squadre, il ritmo alto e le difese molto approssimative fanno sì che entrambe segnino molto. Gli Hornets possono contare sulla coppia Walker - Howard, ma Sacramento porta a canestro tutti i componenti del quintetto, rimanendo così aggrappata agli avversari. Labissiere si fa sentire con 10 punti nel secondo quarto ma la panchina di Charlotte è più lunga e Lamb può dire la sua, mettendo a segno il primo parziale del match. Il +12 di fine primo tempo è un preludio al risultato finale, che però desta ancora qualche sorpresa. Al rientro in campo si segna molto meno ma alla fine dei conti sono sempre i padroni di casa a comandare grazie a un buon Marvin Williams. Dopo aver toccato +20, Walker e compagni si fanno rimontare da uno straordinario Buddy Hield, con Sacramento che arriva persino a tre punti di distanza a meno di due minuti dal termine. Nel finale però sono fondamentali i quattro punti di Howard (2/2 dalla lunetta) per spegnere definitivamente ogni speranza avversaria.
Atlanta Hawks - Utah Jazz 104-90
Gli Hawks sembrano ispirati con Dennis Schroder subito protagonista ma il vantaggio dura poco perché piano piano Utah si rifà sotto grazie al buon ingresso di Burks e di O'Neale. Entra bene in campo il nostro Belinelli che, nonostante le insistenti voci di mercato, si fa valere con 7 punti e consente ai suoi di comandare il match. I Jazz non sono in giornata ma, in un modo o nell'altro, mettono una pezza sul risultato rientrando a -1. Il talentino Donovan Mitchell sbaglia tanto e perde troppi palloni mentre il buon Taurean Prince inizia a segnare dall'arco con continuità. Favors salva i suoi in più di una occasione, ma quando tornano in campo Schroder e Delaney Atlanta prende il largo e chiude il terzo quarto sul +11. A cavallo dei due periodi, i padroni di casa realizzano un parziale di 18-0 che permette loro di giocare con tranquillità. Utah non scende mai oltre i venti punti di distacco e gli Hawks portano a casa la vittoria.
Dallas Mavericks - Washington Wizards 98-75
Dopo un buon inizio, i Wizards iniziano a crollare sotto i colpi di Matthews, letale da tre punti. Soltanto l'attacco incostante dei Mavs, autore di 0 punti per quasi tre minuti consecutivi, riporta gli ospiti a contatto nel finale di primo quarto. Nel secondo periodo però arriva il parziale dei padroni di casa: Washington non difende né attacca e subisce prima da Yogi Ferrell, poi dal solito Harrison Barnes. Wall prova a farsi valere ma è completamente solo e gli ospiti si trovano a inseguire con 16 punti di distacco. Nel secondo tempo gli attacchi continuano a far fatica e Bradley Beal prova, senza successo, a scuotere i suoi con un paio di canestri. Washington però non scende mai sotto i nove punti di svantaggio e con la tripla di Ferrell allo scadere del terzo quarto si ritrovano punto e a capo. Un 5-0 di Nowitzki con cui si inizia l'ultima frazione di gioco dice abbastanza sul match che è stato, riportando i Wizards sulla terra. Il distacco cresce ancora, Barnes e compagni controllano la partita senza mai subire il ritorno degli avversari e vincono contro la quinta squadra della Eastern Conference.