Alla O2 Arena di Londra a festeggiare sono i Boston Celtics. La squadra di Brad Stevens ribalta come un calzino i Philadelphia 76ers ed il +22 di metà secondo quarto, nella gara andata in scena nel palazzetto londinese per i Global Games della NBA del 2018. Gara dai due volti se ce n'è una, perché i Sixers fanno quel che vogliono nei primi 18 minuti di gara, con Redick e Simmons che lanciano l'allungo dei ragazzi di Brown, prima del ritorno di Irving e compagni, che a cavallo dell'intervallo rimettono in equilibrio la sfida prima di stravolgerla completamente con Tatum e Morris. Finisce 114-103.
Nessun'assenza né in casa Celtics né per i Sixers, che scendono in campo con Embiid e Saric da lunghi, Covington con Redick e Simmons sul perimetro. Risponde Stevens con Irving e Brown da guardia, Tatum e Horford da ali, Baynes da centro. La prima mossa di Boston è piazzare Horford sulle tracce di Simmons, mentre Baynes prende Embiid.
L'approccio alla contesa è alquanto freddo al tiro per entrambe le squadre. Redick rompe il ghiaccio dopo due minuti, prima di chiudere da tre il parziale di 7-0 per i Sixers. Irving sblocca i Celtics - unico canestro dal campo del primo quarto - ma è ancora la guardia ex Clippers a firmare il 9-2 che costringe Stevens al time out. La sospensione da i suoi frutti in attacco, dove Baynes e Brown accorciano, ma è sempre Redick dalla parte opposta il rebus per la difesa dei Celtics (9-16). Boston però trova però ritmo in attacco, con Brown prima e Morris successivamente da tre che accorciano le distanze nonostante i canestri di Bayless e Holmes (15-21). Horford e Morris accorciano ulteriormente fino al -2, ma è ancora Redick, da tre, a ristabilire il vantaggio Sixers alla prima sirena (23-28).
I Sixers continuano ad eseguire il proprio spartito e, prima con McConnell poi con il gioco da tre punti di Embiid e la quarta tripla di Redick volano sul più 13 (23-36). Dalla parte opposta i Celtics vanno pericolosamente fuori giri. Philadelphia invece cavalca l'onda, corre in transizione e approfitta della fisicità del suo centro per firmare, assieme a Covington, il massimo vantaggio (29-49). L'immagine perfetta del primo tempo di Boston sono i due layup sbagliati da Tatum e Rozier, mentre Simmons e compagni dalla parte opposta viaggiano sul velluto. Otto punti ed una rubata di Brown svegliano dal torpore i Celtics, la tripla di Irving iscrive definitivamente alla gara Boston e l'11 (44-56). Phila perde la bussola e, nell'ultimo minuto, Theis e Brown dimezzano fino al 48-57 dell'intervallo.
La ripresa la inaugura il grande assente del primo tempo, Tatum, con la tripla del -6, ma Embiid e Redick rispondono dalla parte opposta. I giri del motore dei Celtics sembrano però aumentati a dismisura e, in un amen, Brown e Irving accorciano ulteriormente. L'attacco di Philadelphia s'inceppa, la seconda tripla di fila dell'ex Cavs rimette definitivamente in equilibrio la gara (61-64). L'inerzia della gara si sposta repentinamente dalla parte del Massachussets, con Tatum che infila sei punti di fila per il -1, Theis schiaccia il primo vantaggio e Brown chiude il parziale col gioco da tre punti (72-68). La rottura dei Sixers è prolungata e, nonostante i liberi di Luwawu e la schiacciata di Embiid, sono Morris e Horford a sigillare l'85-79 alla terza pausa.
McConnell prova a caricarsi i Sixers sulle spalle in avvio di quarta frazione, ma Smart prima ed Horford successivamente rispondono dalla lunetta. Rozier sente l'odore del sangue e piazza la tripla del più nove, con Brown costretto alla sospensione per fermare i Celtics. Non basta, perché la difesa di Boston è indemoniata e propizia i recuperi che valgono i canestri di Brown e Morris da tre, per il definitivo allungo (97-83). Il canestro della staffa, a sette dal termine, è di Smart, che infila la tripla del +17. Il finale è puro garbage time, con i rispettivi tecnici che pescano dalla panchina fino al conclusivo 114-103.
I tabellini