A solo un paio di settimane dal suo rientro in campo dopo l’interminabile assenza, dovuta a vari infortuni, che durava dallo scorso Aprile, Kawhi Leonard dovrà ancora star lontano dal parquet a causa di un infortunio alla spalla, ragione per cui non è stato in grado di giocane la scorsa notte contro i Portland Trail Blazers. Altro brutto colpo per la franchigia texana, che dovrà ancora rinunciare al due volte difensore dell’anno e due volte finalista per il premio di MVP della regular season. Sicuramente una situazione gestibile, avendo gli Spurs vissuto tre mesi abbondanti senza la loro stella in campo, ma che comunque potrebbe rallentare il pieno reinserimento di “The Klaw” nelle rotazioni di Popovich, processo graduale che stava cominciando a far vedere le prime avvisaglie di pieno recupero per il prodotto di San Diego State.
Le sensazioni sono quelle di un infortunio non particolarmente grave, un piccolo strappo alla spalla, che ha costretto gli Spurs a tenere a riposo Kawhi contro Portland e che imporrà a coach Pop e il suo staff un attenta riflessione sulla continuazione della lunga trasferta che questa settimana vedrà i nero argento a Sacramento stanotte e successivamente a Los Angeles giovedì. “Non credo lo terrà fuori a lungo” ha dichiarato Gregg Popovich al termine della partita di stanotte, per un infortunio che è stato contratto durante lo scorso impegno di campionato contro i Phoenix Suns in cui Leonard è sceso in campo per ben 29 minuti. Difficile rivedere Kawhi in campo già in settimana ma Popovich non esclude nulla: “Non so, dipende da come sta la sua spalla, è un peccato perché stava iniziando a tornare in condizione ottimale dopo qualche partita”.
Davvero un peccato perché l’ala piccola dei San Antonio Spurs stava davvero cominciando a salire di colpi nelle ultime partite, come nella stessa vittoria contro i Suns, in cui Kawow aveva messo a referto 21 punti, conditi da 3 rimbalzi, 3 assist, 3 stoppate e 4 palle recuperate. “È frustrante, abbiamo bisogno di lui - ha dichiarato Manu Ginobili al termine della partita – stava cominciando a sentirsi meglio e adesso lo perdiamo di nuovo per non so quante partite”. Un sentimento condiviso da tutta la squadra, la franchigia e tutti gli appartenenti alla Spurs Nation, che dopo mesi avevano riabbracciato il loro beniamino, per poi rivederlo indisponibile, dopo solo poche partite.