Gli Heat vincono la quarta partita consecutiva ritagliandosi un posto importante nella Eastern Conference in vista dei playoff. Utah lotta e sembra in controllo per gran parte del match ma viene superata proprio negli ultimi istanti, in cui patisce un po' di inesperienza. Dragic e T. Johnson segnano 16 punti ciascuno con Wihiteside che realizza l'ennesima doppia doppia da 14+10 rimbalzi. Dall'altra parte Mitchell si conferma in grande forma e chiude con 27 punti nonostante un primo tempo piuttosto negativo; dietro di lui c'è un buon Rodney Hood, subentrato con 17 punti.
Miami parte forte con Tyler Johnson e Whiteside che piegano la difesa avversaria, ma Derrick Favors aiuta i Jazz a rimanere aggrappati. Gli ospiti riescono a pareggiare con l'ingresso di Joe Johnson e Ingles, ma solo per pochi minuti. Nel finale di primo quarto infatti, due schiacciate in penetrazione consegnano agli Heat un vantaggio di 5 punti. I padroni di casa continuano a tenere bene il campo anche con le riserve, fra cui spicca il neo acquisto Derrick Jones Jr. e Wayne Ellington, uno dei tiratori più in forma della lega. Utah ha qualche problema in fase offensiva e rischia di subire un parziale pesante, anche a causa delle scarse percentuali del rookie Mitchell, ma un buon Rodney Hood tiene i suoi a galla, chiudendo il primo tempo sul 47-49.
Dopo la pausa lunga si riparte con un Mitchell "on fire", in grado di segnare i primi 11 punti della propria squadra. Utah ci abbina anche una difesa solida e il suo primo vantaggio del match, senza però riuscire ad affondare. Infatti Dragic risponde immediatamente al numero 45 con 8 punti consecutivi, necessari per Miami per rimanere nel match. Donovan Mitchell continua a segnare ma dopo un inizio scoppiettante, entrambe le squadre rallentano e iniziano a sbagliare di più. Tyler Johnson torna in campo e si rende subito protagonista con tre canestri dal campo, ma il risultato al termine del terzo periodo dice +1 per gli ospiti. Hood subentra ancora bene nel match e grazie a lui i Jazz si portano di nuovo avanti di sei lunghezze. Miami prova a recuperare ma l'attacco è un po' confusionario, mentre gli avversari fanno la loro fortuna dalla lunetta. Il match rimane comunque apertissimo e i padroni di casa si avvicinano a -3 a un minuto dalla fine. Olynyk firma un 2/2 pesantissimo dalla lunetta, che costringe i Jazz a segnare, ma la tripla di Hood trova a malapena il ferro e con 7 secondi sul cronometro gli Heat possono ribaltarla. Spoelstra disegna perfettamente la rimessa durante il timeout facendo ricevere Richardson, il quale segna il canestro del +1 sfruttando un blocco di Olynyk. Dall'altra parte, con 5.1 secondi rimasti, Mitchell fallisce il tiro in corsa, consegnando di fatto la vittoria a Miami.