Non c'è storia a Minneapolis. I Timberwolves di coach Tom Thibodeau archiviano in poco meno di cinque minuti di gara la pratica Los Angeles Lakers, iniziando la gara con il piede sull'acceleratore e gestendo per tutto il resto della durata. Il 16-0 di parziale iniziale fa la differenza, con i Lakers che privi di Ball, Caldwell-Pope e Lopez, e sfiniti probabilmente dal doppio overtime della notte precedente contro i Rockets, non trovano mai la forza di scuotersi e reagire. Non bastano agli ospiti i venti di Clarkson in uscita dalla panchina e la doppia doppia di un positivo Randle, schierato ancora in quintetto base; equamente distribuito come al solito l'attacco dei T'Wolves, che manda in doppia cifra cinque interpreti con Butler che, grazie anche agli undici liberi, mette a referto 28 punti personali.
Sono i primi minuti di partita a decidere di fatto la contesa. Come dirà lo stesso Walton a fine gara, difficile per i Lakers trovare la giusta concentrazione ed il giusto approccio fisico dopo l'enorme sforzo profuso non più tardi di 24 ore prima in casa di Houston. La conseguenza è il parziale di 16-0 che i Timberwolves confezionano rapidamente: 9 di Wiggins lanciano i padroni di casa, mentre i Lakers forzano ripetutamente dalla parte opposta. Walton è costretto a pescare Clarkson e Brewer dalla panchina per interrompere il fluido negativo, ma basta solo per accorciare un minimo lo svantaggio alla prima sirena (30-18). Le scarsissime energie fisiche - oltre che mentali - degli ospiti e la conseguente mancanza di intensità condizionano l'operato dei gialloviola spalle a canestro: già di per sé non una delle migliori difese del lotto, la retroguardia losangelena offre scelte di tiro quasi perfette ai tiratori di casa, che con Dieng, Crawford e Bjelica implementano il bottino fino a sfiorare a metà secondo quarto i venti di vantaggio. Di Ingram e Randle la risposta nel finale di primo tempo, utile a confermare i dodici di svantaggio alla pausa lunga (60-48).
In avvio di ripresa l'unica fiammata dei Lakers. Minnesota approccia con troppa rilassatezza il terzo quarto, mentre Kuzma - due triple - e Randle, dimezzano lo svantaggio fino al -5 (66-61). Nonostante il parziale la leadership della sfida resta saldamente nelle mani di Wiggins e compagni: Towns domina il pitturato, Butler è infallibile al tiro. Il vantaggio torna ad assumere le proporzioni del primo tempo, con i Timberwolves che dopo la seconda spallata si possono concedere il lusso di tornare in modalità gestione. L'ultimo quarto è un garbage time lungo 12 minuti, nel quale Clarkson rifinisce il suo bottino mettendo a segno nove punti di fila per i suoi nei primi cinque minuti di frazione. Questi ultimi sono tuttavia vani nel tentativo di riaprire la contesa, perché dalla parte opposta Towns prima e Butler successivamente la chiudono definitivamente con i canestri del più 17 a cinque dal termine.
I tabellini