Ancora orfani di Damian Lillard, i Portland Trail Blazers di Terry Stotts proseguono nel loro giro di trasferte a Est vincendo allo United Center di Chicago contro i Bulls di Fred Hoiberg. Successo sofferto, in rimonta e al supplementare, di Rip City, che ringrazia il solito C.J. McCollum (32 punti, 8 assist e 6 rimbalzi) e un Al-Farouq Aminu caldissimo dall'arco nel momento del bisogno. Ai Bulls non basta un'altra buona prestazione di squadra, con il finlandese Lauri Markkanen sempre più convincente (19 punti, 8 rimbalzi, 7/12 dal campo, 4/6 da tre).
Quintetti confermati allo United Center di Chicago, dove coach Stotts ripresenta Shabazz Napier come point guard per l'infortunato Lillard. Reduci dalla sconfitta in volata di Washington, i Bulls provano a partire forte, affidandosi a Robin Lopez sotto canestro e ai lampi di Lauri Markkanen. Il gemello di Brook duella con un Nurkic che va a corrente alternata. C.J. McCollum e Napier sparano a salve per i Blazers, che si mantengono però in scia grazie a Evan Turner, in serata di grazia, sia con il suo tiro dalla media distanza che con i suoi classici movimenti spalle a canestro. Dall'altra parte Kris Dunn e Justin Holiday giocano sotto controllo, con Nikola Mirotic pronto ad incendiare la partita in uscita dalla panchina. Per Portland risponde Pat Connaughton, che insieme a Zach Collins mette punti a referto tra la fine del primo quarto (23-31) e l'inizio del secondo. Un paio di spallate al ferro di Ed Davis e qualche cenno di vita di Shabazz Napier non spaventano i padroni di casa, che continuano a produrre punti con la strana coppia composta da Nikola Mirotic e Bobby Portis. David Nwaba aggiunge canestri in contropiede, Paul Zipser si inventa una schiacciata volante in collaborazione con Denzel Valentine, e Chicago conclude il primo tempo sul 53-52, con la gara in sostanziale equilibrio.
Alla ripresa delle operazioni si prosegue sulla stessa falsariga: Lopez e Markkanen impegnano Jusuf Nurkic nel pitturato, con il giocatore di Stotts che prova a scuotersi dall'altra parte del campo. Mirotic e Portis riprendono da dove avevano lasciato, ed è allora C.J. McCollum a dover entrare in azione per i Blazers, segnando con continuità nel terzo quarto, tra triple forzate e penetrazioni complicate. Bulls che non dimostrano di valere il loro record negativo, e che anzi fanno corsa di testa anche nel quarto quarto, quando Lauri Markkanen mette in mostra tutto il suo talento. Il finlandese segna da tre e in generale in sospensione con una facilità imbarazzante, Denzel Valentine sciorina doti di passatore spesso non riconosciutegli, Kris Dunn prova a chiudere i conti nel finale. Ma, sotto di sei lunghezze negli ultimi due minuti, gli ospiti reagiscono prima con Al-Farouq Aminu, che diventa esiziale dall'arco (due triple centrale nel momento chiave del quarto) e con McCollum, che ha anche la palla della vittoria, che finisce però solo sul secondo ferro. Si va dunque ai supplementari, dove Markkanen e Dunn non mollano per Chicago: la spunta però Portland, con Aminu e McCollum, una sentenza nel gran finale. Napier si toglie la soddisfazione di stoppare Dunn nel possesso decisivo, e i Blazers rimangono ben ancorati a una posizione tra le prime otto a Ovest.
Chicago Bulls (13-24). Punti: Dunn 22, Markkanen 19, Mirotic 18, Lopez 15, Dunn e Holiday 14, Valentine 10. Rimbalzi: Mirotic 10. Assist: Valentine 6.
Portland Trail Blazers (19-17). Punti: McCollum 32, Aminu 24, Turner 22, Connaughton 16, Nurkic e Napier 11. Rimbalzi: Nurkic 15. Assist: McCollum 8.