Vittoria di carattere, maturità e di intensità quella che i Philadelphia 76ers del solito Joel Embiid ottengono in casa dei New York Knicks nel matinée del giorno di Natale della NBA. Sesta sconfitta stagionale al Madison Square Garden per la squadra di Hornaceck, alla quale non basta una gara d'orgoglio di Enes Kanter: il centro turco firma 31 punti e 22 rimbalzi, ma predica nel deserto. Decisive le giocate di McConnell nel finire di terzo e quarto periodo, ma i killer che firmano le giocate decisive, da tre, sono Redick ed Embiid. Vincono i Sixers. 

Ci sono sia Embiid che JJ Redick nel quintetto dei Philadelphia 76ers, con coach Brown che sceglie Simmons per marcare Porzingis. Covington e Saric per completare il quintetto. Lee e Jack sul perimetro per New York, con Thomas, mentre Kanter agisce sotto le plance. 

Intensità difensiva stranamente alta per essere un matinée della NBA, con i Sixers che provano fin da subito ad aggredire Jack ed il pick and roll dei padroni di casa: Embiid chiude l'area a Kanter, mentre dalla parte opposta, con la prima tripla di serata di Covington, firma il 7-2 iniziale dei suoi. Quattro punti di Porzingis svegliano il Madison Square Garden e riportano avanti i Knicks, ma è Lee, con sei punti personali, a confermare l'allungo newyorchese (18-11). L'attacco di Philadelphia non gira e coach Brown decide di parlarci su: McConnell interrompe l'emorragia offensiva degli ospiti prima in penetrazione poi con la tripla, Booker accorcia con il gioco da tre punti. Alla prima pausa è 24-21 New York. 

Porzingis vola a canestro - Foto NBA Twitter

L'avvio di secondo quarto è tutto di marca Embiid: prima l'isolamento in post, poi la tripla frontale per il più due Philadelphia. Hornaceck richiama all'opera Beasley, uno dei più in forma del momento dei Knicks, ed il mancino risponde prontamente con il canestro del pareggio a quota 26. Prova ad iscriversi alla partita anche Redick con cinque punti di fila, anche se tutte le attenzioni sono rivolte alle giocate del camerunese nelle due metà campo. L'equilibrio non si schioda anche perché gli attacchi si dimostrano asfittici da una parte e dall'altra, nonostante la buona vena di Lee e le risposte di Simmons e Saric (38-39). Il ritorno in campo di Porzingis sembra valere il nuovo mini-allungo newyorchese, ma il finale è tutto di Redick, i cui sei punti consecutivi valgono il 48-50 Sixers alla pausa lunga. 

L'approccio alla ripresa arride agli ospiti, che sfruttano l'abbrivio del finire del primo tempo per provare ad allungare nel punteggio: prima Simmons, poi Embiid, siglano il più 5 (55-60). L'attacco dei Knicks soffre la crescente fisicità della difesa di coach Brown, aggrappandosi al jumper di Kanter ed ai liberi di Porzingis per restare aggrappati alla sfida. E' Lee, tuttavia, sul -7 (55-62), a firmare la tripla che riapre i giochi e non permette ai Sixers di scappare definitivamente nel punteggio. Fatta eccezione per il centro africano Brown riceve tuttavia poco dai suoi gregari, con Saric e Covington che litigano ripetutamente con i ferri del Madison. New York impatta, ritrovando fiducia ed entusiasmo, Kanter firma il più due e chiude il parziale di 9-0 (64-62). Il centro turco è senza dubbio il fattore chiave per l'attacco newyorchese, ma subisce il ritorno di Embiid, che trascina con McConnell - sette di fila - i suoi confermando il vantaggio alla fine del terzo quarto (75-79). 

Redick in azione - Foto NBA Twitter

Qualche forzatura di troppo in avvio di quarta frazione, con l'intensità difensiva che si alza ulteriormente nelle due metà campo. Beasley accorcia le distanze, Redick implementa dalla distanza (77-84). I Knicks trovano di rado la via del canestro, mentre dalla parte opposta Phila esegue alla perfezione gli schemi e sembra tornare in controllo della contesa: McConnell è implacabile - 15 personali - e firma il massimo vantaggio sul più 9. Hornaceck è costretto a richiamare in campo Kanter e Porzingis, e la mossa si rivela azzeccata: i due lunghi trascinano New York al pareggio, con il centro turco dominante a rimbalzo ed il lettone che firma prima la tripla poi il gioco da tre punti del pareggio a quota 89. Nel momento peggiore, Embiid si carica la squadra sulle spalle, ma è McConnell a firmare il recupero e l'assist per Simmons che schiaccia il nuovo più 4 ospite. 

Nei quattro minuti finali è però la difesa di Philadelphia a fare la differenza: Porzingis non trova mai modo di mettersi in proprio, con Kanter che prova a tenere a galla i padroni di casa. Redick dalla parte opposta firma la tripla, in transizione, del nuovo più sette, mentre Saric conferma il vantaggio dalla lunetta. Beasley però non ci sta ed accorcia ancora, ma è Embiid, con la tripla in uscita dai blocchi, a chiuderli definitivamente (93-101). I Knicks ci provano ancora, ma è la persa di Porzingis e la conseguente schiacciata di Simmons in contropiede solitaria a mandare i titoli di coda. 

I tabellini