Dopo la sconfitta di stanotte contro i Portland Trail Blazers per 92-95, in casa dei Lakers inizia a farsi sentire qualche lamentela. In particolare, secondo Andrew Bogut, veterano della lega che ha un contratto di un anno con i gialloviola, alcuni ragazzi sono un po' frustrati dalla situazione che i Lakers affronteranno questa estate.
"Certo, i ragazzi sono un po' frustrati - dice il centro ex Golden State - Ci sono stati un po' di infortuni e di rotazioni diverse; mentirei se dicessi che non ci sono dei ragazzi frustrati. Tutti sanno ciò che accadrà la prossima stagione per il salary cap, ma non possiamo lasciare che questa distrazione ci influenzi. Le scelte economiche dell'allenatore e della dirigenza sono parte del gioco, quindi se ti distraggono adesso, lo faranno per tutta la carriera. E' la natura di questa Lega."
I Lakers cercheranno di firmare due stelle nella prossima stagione, mirando principalmente a giocatori come Paul George o LeBron James. Affinché ciò sia possibile però, qualcuno dovrà essere scambiato o semplicemente non rinnovato. Se l'idea di Magic Johnson è quella di ricostruire intorno a due come Lonzo Ball e Brandon Ingram, ci sono almeno due ragazzi che non sembrano rientrare nei piani della dirigenza.
Jordan Clarkson è il primo, nonostante sia stato uno dei più convincenti della stagione fino ad ora, il suo posto è a dir poco traballante e prima della trade deadline potrebbe essere scambiato per liberare un po' di spazio. Destino simile per Julius Randle, che non parte neanche titolare e si dice non sia molto contento. Adrian Wojnarovski di ESPN aveva parlato di un contatto con i Mavericks per lo scambio Randle-Noel ma non si è giunti ad un accordo. Viene da chiedersi anche se ci sia posto per due come Caldwell-Pope e Brook Lopez, entrambi col contratto in scadenza nel 2018. A queste cifre, rispettivamente 17 e 22 milioni, è improbabile che rinnovino, ammesso che i Lakers non riescano a raggiungere nessuna delle stelle prefissate.
Anche il giovanissimo coach Luke Walton rimprovera i suoi dopo la sconfitta rimediata contro i Blazers e cerca di scuotere la squadra, che a volte appare un po' "imbronciata": "Non credo sia il problema della stanchezza - dice Walton riferendosi al calendario duro dei Lakers che hanno recentemente affrontato Warriors, Rockets e Cavaliers - Saremo stanchi, ma questo è il nostro lavoro. Penso che i ragazzi in panchina fossero imbronciati, hanno pensato troppo all'essere dispiaciuti per se stessi che all'essere professionali. La prima cosa a cui dobbiamo pesnare è cosa è meglio per la squadra e come possiamo vincere come una squadra. I nostri ragazzi hanno fatto benissimo fino ad ora, magari è anche per questo calendario difficile, non so. Non c'è stata molta energia., non sentivo i ragazzi dalla panchina esultare e caricare i compagni che stavano giocando."
Queste le parole di un Walton quasi dispiaciuto per la sconfitta ma al contempo duro con chi non ha dato il massimo. Come abbiamo sentito dire da Bogut, tutti in quella squadra sanno che potrebbero non essere confermati, ma se i Lakers vogliono provare un assalto (difficile) all'ottavo posto, avranno bisogno che tutti i giocatori diano sempre il massimo, anche se la prossima estate potrebbero non essere premiati.