Charlotte Hornets - Toronto Raptors 111-129

Prosegue la marcia dei Toronto Raptors di uno scatenato DerMar DeRozan i quali, anche lontano dal Canada, si confermano squadra che prova a cambiare marcia e ritmo rispetto alle precedenti stagioni. I canadesi si impongono anche a Charlotte, nonostante un primo quarto che vede protagonisti soprattutto i padroni di casa: dopo la sfuriata di Lowry iniziale, sono Kemba Walker, Howard e Lamb a ribaltare la contesa firmando il parziale di 14-2 che sembra lanciare gli Hornets. E' il secondo quarto tuttavia a fare la differenza, in negativo, per questi ultimi: le triple di Anunoby, Ibaka e Lowry aprono il solco, rendendo vani gli sforzi di uno stoico Lamb, poi è DeRozan, nel finale di frazione a rifinire l'opera e sigillare il vantaggio all'intervallo sul 63-47, con i Raptors che infilano 41 punti nel solo secondo periodo. 

Foto Raptors Twitter

I vari tentativi di tornare in partita da parte di Williams, Walker e soprattutto Lamb vengono frustrati sul nascere dai canestri e dalle strepitose percentuali al tiro di Ibaka, Anunoby e DeRozan. I Raptors tengono altissimi i ritmi della contesa, impossibili da gestire per la difesa dei padroni di casa, la quale non riesce a limitare il potenziale dei canadesi e sprofonda fino al -20 dal quale Charlotte non si rialza più. Lamb rifinisce il suo bottino fino a toccare i 32 personali, vani tuttavia ai fini del risultato, perché Toronto gestisce alla perfezione il vantaggio acquisito conducendo in porto una vittoria più che meritata. 

Atlanta Hawks - Indiana Pacers 95-105

Altra vittoria esterna per gli Indiana Pacers del solito Victor Oladipo. La squadra di Indianapolis si impone in casa del fanalino di coda della Eastern Conference, gli Atlanta Hawks, confermando le proprie velleità di un posto ai playoff ed allungando sulle dirette contendenti. Nonostante una partenza in sordina, nella quale Bazemore, Prince ed Ilyasova portano avanti di sette lunghezze i padroni di casa, Turner e Bogdanovic prima, Oladipo sul finire di frazione, riportano avanti i viaggianti, i quali appaiono sereni e saldamente con le redini della contesa tra le mani. Stesso dicasi del secondo quarto, dove Bembry e Collins, in uscita dalla panchina, tengono a contatto la squadra di Budenholzer. Ilyasova risponde ai tentativi di allungo portati da Turner ed Oladipo, mandando gli Hawks all'intervallo sotto di soltanto due lunghezze. 

Foto Pacers Twitter

La resistenza di Atlanta sembra poter reggere a lungo, con Ilyasova e Bazemore che approcciano la ripresa così come fatto nel primo tempo, è tuttavia la pressione ospite a farsi preferire: Indiana stringe nella seconda metà di frazione le maglie difensive, alza l'intensità spalle a canestro e ne trae beneficio in attacco, dove Bogdanovic, Oladipo e Turner confezionano le giocate che valgono il più sette alla terza pausa. Belinelli prova a tenere a galla i suoi in avvio di quarta frazione, ma l'esecuzione ospite consente agli esterni dei Pacers di fare la differenza e piazzare il mini-break che vale l'allungo definitivo. Atlanta non regge l'urto e crolla fino al -15, dal quale non si rialza più. 

Oklahoma City Thunder - Utah Jazz 107-79

Tutto facile anche per Westbrook e compagni, che alla Chesapeake Arena superano agevolmente gli Utah Jazz. Ospiti mai in partita che subiscono un devastante 19-3 di parziale nei primi 7 minuti di gara: Westbrook ne infila quattordici prima di dedicarsi ai compagni di squadra, mentre Utah fatica tremendamente a trovare la via del canestro. Anthony e Felton rifiniscono l'opera del primo quarto fino al 25-9 conclusivo, il quale da il là ad un secondo quarto molto più equilibrato nel punteggio ma non nella sostanza: Oklahoma controlla, allarga le maglie difensivamente e consente a Burks, Sefolosha e Hood di provare ad accorciare le distanze, le quali resteranno invariate a metà gara. Alla ripresa delle ostilità dopo la pausa lunga la seconda spallata all'incontro: i Thunder alzano il ritmo in attacco, Anthony e Geroge finalmente trovano un minimo di fiducia nel tiro da oltre l'arco e scavano il solco decisivo tra le squadre. Il garbage time finale fissa il punteggio sul più 28 conclusivo.