I Milwaukee Bucks, in questa stagione, hanno spesso sprecato nel quarto periodo tutto ciò che avevano costruito nei precedenti tre quarti. La squadra di coach Jason Kidd ha rischiato, contro i Cleveland Cavaliers, di ripetere questo copione ancora una volta. Ma stavolta i Bucks non hanno pensato nemmeno lontanamente di buttare via un'altra vittoria in regular season e lottando con il coltello tra i denti sono riusciti a conquistare il sedicesimo successo stagionale, nonostante un ultimo quarto da casa degli orrori. Trascinatore assoluto di Milwaukee è stato, ancora una volta, Giannis Antetokounmpo. The Greek Freak ha disputato un'altra partita sensazionale ed in 40 minuti sul parquet ha saputo accumulare 27 punti, 14 rimbalzi, 8 assist e 2 palle rubate. Ad aiutare l'ala greca ci sono state le ottime prestazioni di Eric Bledsoe, da 26 punti, di Khris Middleton che ha messo a referto 18 punti e 10 assist e di un Malcolm Brogdon da 16 punti. Ai Cavaliers, non è bastata un'altra prova dominante da parte di LeBron James, che ha chiuso con 39 punti e 7 assist.

Nel primo quarto si assiste ad una partita ricca di realizzazioni da entrambe le parti. I Cavaliers provano subito ad imporre il proprio ritmo ed aprono la gara con un parziale di 7-0. Ma dopo lo schianto iniziale, arriva la risposta dei Bucks che con Khris Middleton, realizzano il primo canestro della gara. A Cleveland sembra entrare tutto nei primi minuti del primo quarto e così la squadra allenata da Tyronn Lue si porta subito sul più undici (4-15), con necessario primo timeout del match chiamato da Jason Kidd. Al rientro, arriva una timida risposta di Milwaukee, che riesce ad accorciare le distanze e a chiudere sotto di soli quattro punti i primi dodici minuti di gioco (30-34).

Nel secondo quarto però è tutta un'altra musica per i Bucks, che finalmente suonano la carica. Milwaukee prima pareggia la causa, poi pian piano comincia a costruire un notevole vantaggio prima dell'intervallo. A scatenare il tutto ci pensa un gioco da quattro punti di Middleton, che fa salire alle stelle il morale della squadra. I ragazzi di Kidd trovano gran fiducia, riuscendo a regolare i giochi con molta naturalezza ed in un lampo si portano sul più dieci. Ma due triple di James provano a suonare la sveglia per Cleveland, che però non risponde. Così i Bucks incrementano il proprio vantaggio fino al più quattordici, due triple di Kevin Love permettono ai Cavs di andare all'intervallo sotto di undici punti (69-58).

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Al rientro dagli spogliatoi, la storia non cambia. I Bucks continuano a giocare divinamente e si portano fino al più diciotto. Per Cleveland, l'unico a rispondere agli attacchi di Milwaukee è il solito LeBron James, che in versione cecchino riporta i suoi fino al meno undici. La risposta di forza di James però non impaurisce Milwaukee, che con le giocate di Giannis Antetokounmpo ed Eric Bledsoe riesce a chiudere il quarto sopra di quindici punti (98-83).

Il quarto ed ultimo periodo si apre con la franchigia del Wisconsin che subito si porta sopra di venti punti, ma da qui è un vero e proprio black-out Bucks. A suonare la carica è Dwyane Wade con una tripla dall'angolo che accende i suoi compagni. Poi seguono le giocate da tre punti di Jeff Green e J.R. Smith che diminuiscono ancor di più lo svantaggio. A completare un vero e proprio capolavoro, ci pensano altre due triple di Wade, che portano i Cavaliers in vantaggio di due lunghezze dopo un super parziale da 22-0, con cinque minuti da giocare.

Per Milwaukee, la palla sembra una patata bollente, a prendersi le responsabilità così ci pensa il Rookie Of The Year Malcolm Brogdon che con una tripla riporta i suoi sopra di un solo punto. Poi è Bledsoe in penetrazione a portare i Bucks sulle tre lunghezze di vantaggio, che subito però viene azzerato dalla tripla di LeBron James. Da qui inizia un duello tra Bron e Mini-Bron, i due infatti iniziano a scambiarsi canestri. Sembra avere la meglio LeBron James con un fallo e canestro che porta i suoi di nuovo avanti di una lunghezza a due minuti dalla fine. Il contro sorpasso di Milwaukee arriva da l'uomo che non ti aspetti, Tony Snell, che ad un minuto dalla fine realizza la tripla del nuovo più due. D'altra parte Korver e James sbagliano le triple del sorpasso, Antetokounmpo realizza un canestro con fallo che decide le sorti del match (119-116).