Nessuna tragedia o eccessiva preoccupazione in quel di Oakland, California, dove, tuttavia, i padroni di casa e campioni NBA in carica, i Golden State Warriors, stanno facendo a meno di Kevin Durant da qualche giorno, a causa di un riacutizzarsi del problema alla caviglia riscontrato la scorsa settimana. Problema, a quanto pare, non ancora risolto del tutto, complice il rientro forzato in campo del mvp delle scorse finals nella partita contro gli Oklahoma City Thunder, spinto dallo stesso giocatore, che tuttavia, dopo l’assenza contro i Bulls nella scorsa notte, potrebbe saltare anche il prossimo impegno contro i Pelicans. Sconfitta, quella contro OKC, che potrebbe aver aggiunto anche un danno alla beffa per Golden State, con la stella originaria di Washington che potrebbe vedere dilatarsi il proprio periodo di assenza dal parquet, proprio a causa delle condizioni della sua caviglia, alle quali non ha sicuramente giovato il peso in termini di ritmo ed intensità fisica ed emotiva della sfida contro la sua ex squadra.

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In merito a questa spinosa situazione si è espresso l’head coach della franchigia Steve Kerr, il quale, senza troppi giri di parole, ha ammesso un errore di valutazione piuttosto grossolano da parte sua e del suo staff: “Pensavo stesse bene, pensavamo stesse bene, ma poi ha avuto una ricaduta. Sono convinto che la lega abbia apprezzato la sua presenza in una delle partite di punta contro Westbrook, ma è uscito acciaccato da quell’ impegno, quindi non avrebbe dovuto giocare”. Riferimento chiaro nelle parole di Kerr alla necessità, più o meno imposta alle franchigie, di presenza dei protagonisti per le partite di diretta nazionale (22 in totale nella regular season) per l’NBA che poggia su queste gare il vero successo mediatico del proprio prodotto di intrattenimento nella prima e meno emozionante parte di stagione.

Kerr ha inoltre aggiunto qualche informazione sul modus operandi che la franchigia californiana porterà avanti per questa situazione nell’immediato futuro: “Ora dovremo fare molta attenzione. Non credo sia nulla di serio, ma dobbiamo essere assolutamente sicuri che stia bene, quindi per le prossime partite sarà in dubbio”. Warriors quindi non intenzionati a compiere due volte lo stesso errore, errore che poteva avere un prezzo ben più alto, ma che sicuramente non ha aiutato il pieno e rapido recupero di Durant da questa distorsione alla caviglia. Da appassionati, ci auguriamo che il problema sia di lieve entità, per poter rivedere uno dei migliori giocatori del mondo calcare nuovamente il parquet a breve.