Quello di Markelle Fultz sta diventando un vero e proprio mistero. Selezionato prima di chiunque altro all’ultimo Draft, il prodotto di Washington ha fino ad ora presenziato pochissimo in questa stagione di NBA con la casacca dei Philadelphia 76ers.
I Sixers sembravano scampati alla maledizione che ha visto tutte le prime scelte degli ultimi anni infortunarsi prima dell’esordio e saltare l’intera prima stagione: Noel, Embiid e, più recente, Ben Simmons.

Fultz, dalla sua, il parquet NBA lo ha provato, per quattro volte, con una media di 19 minuti e 6 punti a partita. Ben presto, però, si è capito che qualcosa non andasse: un movimento di tiro modificato, qualche impaccio di troppo, poi lo stop per problemi alla spalla destra. Problemi che hanno fatto discutere molto, dato che dalla franchigia non è mai arrivata una precisa diagnosi, né è chiaro se la colpa dell’infortunio sia stata della meccanica di tiro modificata o se, al contrario, le variazioni nel movimento di tiro fossero uno stratagemma per sentire meno dolore.

Il rookie è costretto a guardare i compagni oramai da quasi un mese, nonostante la sua spalla non presenti lesioni rilevanti, ma ieri sono arrivate nuove notizie da quel di Philadelphia. Fultz, infatti, è stato esaminato nella giornata di domenica da uno specialista del settore, il dottor Ben Kibler, alla clinica di Lexington. La diagnosi della squadra parla di infiammazione alla spalla con interessamento del muscolo. Secondo i recenti esami, le condizioni dell’ex-Husky sarebbero in miglioramento: il giocatore continuerà con il lavoro di fisioterapia, e sta tornando anche a calcare il parquet con i compagni. Sicuramente, lo stop durera ancora per “due o tre settimane”, quando il play sarà ri-esaminato dai medici.

Per ora dunque, Brett Brown dovrà continuare con le rotazioni attuali (che comunque permettono ai Sixers di orbitare in zona Playoffs con 9 vittorie e 7 sconfitte), nelle quali gli spot di guardia sono affidati a Simmons, Redick, Bayless, McConnell e Cabarrot. Una rotazione profonda, ma che sicuramente potrebbe beneficiare dell’assoluta qualità (sperando non sia stata intaccata da questo turbolento infortunio) di una prima scelta assoluta al Draft.