Orlando Magic vs Chicago Bulls 83-105

Una sfida impari quella che si è presentata nella scorsa notte, tutta targata eastern conference: i Chicago Bulls, una delle squadre con il peggior record della lega e con davvero poche ragioni per sorridere in questo momento, visitano i Magic, una delle sorprese positive di questo inizio di stagione e una delle squadre più in forma dell’intera NBA. Tuttavia, come spesso accade con questo sport, non tutto è sempre chiaro e limpido e questa sfida non ha fatto nessuna eccezione, con i Chicago Bulls che hanno controllato per quasi tutti i 48 minuti una partita, sulla carta, problematica per loro.

Parte subito forte la squadra di Fred Hoiberg tanto in attacco, quanto in difesa. Markkanen comincia fin da subito a scaldare la mano da tre punti, mentre Orlando fatica a prendere ritmo in attacco grazie all’ottima intensità messa in campo dai bianco rossi per un mini parziale di 8-0 iniziale. Holiday inizia ad imporre la sua energia e fisicità sulla partita alla quale provano a rispondere i Magic con Vucevic e Gordon. Davvero notevole la difesa di Chicago che subisce solo grazie a prodezze individuali. Grande fine di quarto per Fournier che riporta i suoi sotto di sole due lunghezze alla sirena di fine primo quarto. Seconda frazione dal punteggio basso per entrambe le compagini, non particolarmente precise, che portano avanti uno sporadico botta e risposta, in cui si mette in buona luce Paul Zipser da un lato e Jonathan Isaac, con partecipazione dei due lunghi europei Markkanen e Vucevic, senza dimenticare il solito contributo di Jonathon Simmos.

Orlando inizia con un buon piglio il secondo tempo, ma i Bulls resistono all’urto iniziale e mantengono un buon vantaggio anche grazie alle difficoltà dei Magic dalla lunga distanza. Chicago, dal canto suo, si affida a conclusioni dal pitturato ad alta percentuale e a parecchi tiri liberi concessi dalla difesa Magic non sempre impeccabile e allunga nel punteggio. Valentine, Holiday e Lopez propiziano il parziale ampio del terzo quarto (29-15) che regala ai Bulls un elevato margine. Sulla falsa riga del secondo quarto è l’ultima frazione di gioco, ma con percentuali ben più alte ed un botta e risposta che comunque vede Chicago gestire ed allungare ulteriormente grazie a Markkanen, Valentine e Nwaba.

Bulls: Holiday 19, Nwaba 16, Markkanen 13, Valentine 11

Magic: Fournier 21, Vucevic 14, Gordon 11, Isaac 8

Philadelphia 76ers vs Indiana Pacers 121-110

Partita equilibrata, ad alto punteggio, quella giocata al Wells Fargo Center di Philadelphia tra i 76ers e gli Indiana Pacers, entrambe in un ottimo momento di forma dopo un inizio di stagione problematico e reduci da tre vittorie consecutive. Buon inizio dei Sixers che con Covington e Simmons accendono il pubblico con due schiacciate consecutive. Alla tripla di Redick risponde Miles Turner con la schiacciata che mantiene a contatto i suoi, ma Philadelphia gioca bene e cerca ripetutamente Embiid, che fin da subito fa valere la propria superiorità fisica sotto le plance. Secondo quarto che vede i Pacers cominciare con un altro piglio rispetto ai padroni di casa che, dopo un iniziale vantaggio, si ritrovano in fretta a dover rincorrere la squadra di Indianapolis. Luwawu-Cabarrot e Covington impediscono ai Pacers di scappare nel punteggio con due bombe consecutive ai quali risponde Domatas Sabonis. J.J. Redick continua la sua notevole serata infilando un’altra tripla dall’angolo, seguito da Saric che riporta i suoi sul 50 pari. Nel finale di quarto si accendono Turner, Oladipo e Bogdanovic che portano i Pacers sul +9 alla sirena di fine primo tempo.

Inizio di terzo quarto nel segno di Ben Simmons e Joel Embiid che, grazie ad un temporaneo black-out dell’attacco di Indiana, portano addirittura in vantaggio Philly, prima del jumper di Oladipo che interrompe il parziale. Lo stesso ex Thunder brucia la retina dall’angolo, ma pronta la risposta di Redick sul ribaltamento di fronte, con due triple consecutive che accendono il pubblico amico e donano ai Sixers il primo vantaggio consistente da parecchi minuti. Ricomincia a lavorare in penetrazione Simmons, con il suo solito contributo all-around per mettere in ritmo i compagni (tripla doppia da 14pt, 11ast e altrettanti rimbalzi per lui), mostrando anche una certa sicurezza nel jumpshot dalla media distanza. Embiid vince il bel duello con Turner, ma sul ribaltamento Oladipo risponde con 7 punti consecutivi regalando anche un minimo vantaggio alla sua squadra.

Negli ultimi minuti sale in cattedra ancora Embiid, con Covington che chiude un azione confusa con il tiro da tre che ridona parità alla contesa. Gli ultimi due minuti sono un one man show di J.J. Redick, con tre bombe consecutive, la seconda al limite dell’impossibile, che dona un vantaggio di nove punti alla propria squadra che poi gestirà gli ultimi secondi assicurandosi la vittoria.

76ers: Redick 31, Covington 22, Embiid 18, Saric 15, Simmons 14

Pacers: Oladipo 31, Bogdanovic 21, Young 15, Sabonis 14