Quattro sconfitte consecutive, contro avversari di certo non irresistibili (nell'ordine, Brooklyn Nets, New Orleans Pelicans, New York Knicks e Indiana Pacers), hanno messo in agitazione l'intero ambiente dei Cleveland Cavaliers. I vicecampioni in carica sembrano non essere ancora riusciti ad accendere l'interruttore della loro regular season, nonostante un LeBron dominante come al solito (anche se il training camp è stato "il peggiore" della sua vita). Problemi in difesa, di alchimia tra i nuovi arrivi, e una certa leggerezza nell'affrontare le partite impongono ora ai Cavs di cambiare rotta.

A cominciare da stanotte a Washington, dove ci saranno i Wizards di John Wall e Bradley Beal, reduci da un giro di trasferte ad Ovest, a testare il loro atteggiamento. Fuori Tristan Thompson, out un mese per infortunio, Cleveland potrebbe tornare al quintetto con Kevin Love unico lungo. E, dopo un paio di campanelli d'allarme non ascoltati, alla vigilia della sfida della capitale, sia Tyronn Lue che LeBron James provano a suonare la carica. "Guardatemi - le parole del capo allenatore dei Cavaliers, riportate da Dave McMenamin di Espn - non riesco a dormire da giorni, ma penso che questa situazione ci renderà migliori. Meglio attraverso questo momento adesso che più avanti nel corso della stagione, quando davvero bisogna giocare bene entrando nei playoffs. Ora come ora, non ci sono scuse, ma dobbiamo migliorare e ce la faremo. Abbiamo fuori un paio di giocatori (Tristan Thompson e Iman Shumpert, ndr), questo significa che ci saranno altri ragazzi che avranno un'opportunità, l'occasione di giocare un po'". Il riferimento è a Cedi Osman e Ante Zizic, che potrebbero rientrare nelle rotazioni di Cleveland già a partire da stanotte, mentre in quintetto Jae Crowder scalerà da power forward, o comunque da esterno al fianco di Kevin Love, con James, Smith e Rose a completare lo starting five. Dopo la sconfitta contro gli Indiana Pacers, anche LeBron James ha cambiato spartito. Niente più giustificazioni (come: "siamo a ottobre, perchè dovrei essere preoccupato?"), ma un atteggiamento da leader che ammette che "la squadra fa fatica a rimanere concentrata e in partita per tutti e quarantotto i minuti", e che si dice eccitato all'idea di uscire fuori dalle secche di questo inizio di regular season. 

"In questo momento siamo realmente in difficoltà, ma va bene - le parole di The Chosen One - immaginavo che avremmo attraversato una situazione simile nel corso della stagione. Ma penso sia sorprendente per tutti che ciò stia avvenendo adesso. Sia come sia, dobbiamo farci conti, ed è stimolante vedere come riusciremo a far svoltare le cose dalla nostra parte. Sarà entusiasmante giocare contro i Wizards: penso che per i giocatori che sono qui da qualche anno sia una sfida continuare a motivare se stessi per voler tornare alle Finals. E' sempre qualcosa di stimolante. Quando ci sei riuscito per tre anni consecutivi - anche se qui qualcuno ce l'ha fatta per due - a volte può insinuarsi una sorta di senso di compiacimento. Forse si pensa anche di poter riuscire a svoltare quando lo si vuole, o cose di questo genere. Ora dobbiamo trovare un modo per motivare noi stessi a tornare al top di questa lega. Io so bene cosa voglio, ho raggiunto le Finals per sette anni consecutivi, quindi so come si torna al solito flusso delle cose. So come preparare me stesso da un punto di vista mentale a una lunga cavalcata, sarà stimolante, ma dobbiamo essere pronti per questo. Abbiamo ancora un realizzatore da trenta punti a partita, un All-Star nel ruolo di point guard che tornerà a breve. Anche questo è stimolante". Ma Thomas non sarà ovviamente della partita a Washington: al suo posto Derrick Rose, un altro che non vede l'ora di svoltare e tornare ai fasti di un tempo, mentre Dwyane Wade dovrebbe accomodarsi inizialmente in panchina, dopo aver paragonato questo inizio difficile alla mancanza di amalgama riscontrata nell'ultimo anno di LeBron ai Miami Heat (stagione 2013-2014, quella conclusasi con il titolo dei San Antonio Spurs).