HOUSTON ROCKETS - PHILADELPHIA 76ERS 107 -115
Philadelphia riesce a prendersi la rivincita e dopo essere stata superata in casa dai Rockets grazie al buzzer beater di Gordon qualche giorno fa, espugna il Toyota Center, dimostrando di essere squadra con la S maiuscola, mandando segnali inequivocabili all'intera lega: è in atto il Processo, e bisogna effettivamente fidarsi. Il rookie Simmons guida i suoi con una prestazione da otto pieno in pagella: 24 punti, 7 rimbalzi e 9 assist, giocatore completo che oltre a castigare la difesa texana dalla lunga distanza, si prende e realizza numerosi jump shot dalla media, chiaro segno che il ragazzo ha dalla sua un ventaglio di scelte da cui attingere per essere protagonista. Embiid non è da meno (22+9+5) e Phila uindi cavalca i suoi campioncini e conduce per l'intero primo tempo. La reazione dei texani permette a Houston di andare a riposo sul -2 (56-58), ma la franchigia dell'Amore Fraterno sfrutta la serata non eccelsa dei Razzi al tiro dalla lunga distanza e scappa nuovamente. Di nuovo oltre i 10 di vantaggio, Phila però pecca nella gestione del vantaggio, e Houston con le unghie e con i denti si riporta sotto grazie soprattutto ad Ariza e Mbah a Moute, poi quanfo il pallone scotta ecco prendersi il palcoscenico Harden che porta i suoi a contatto (106-105 a 3'06 dal termine). Il finale punto è intenso, Simmons, Embiid ed un positivo Luwawu-Cabarrot (17) segnano, i Rockets invece no, e Philly quindi esulta meritatamente alla sirena finale.
Houston Rockets - Punti: Harden 29, Gordon 25, Capela 12. Rimbalzi: Capela 15. Assist: Harden 7;
Philadelphia 76ers - Punti: Simmons 24, Embiid 22, Luwawu-Cabarrot 17. Rimbalzi: Johnson 10. Assist: Simmons 9.
NEW YORK KNICKS - DENVER NUGGETS 116-110
I Knicks di questi tempi non sono una squadra da urlo, dunque se vogliono aggiungere una L al proprio record sono costretti a faticare le pene dell'inferno. Al Madison Square Garden, contro i Nuggets, i newyorchesi partono a mille all'ora, passando sul cadavere di Denver com facilità; la franchigia del Colorado risulta non pervenuta per gli interi primi due quarti, facendo arrabbiare non poco coach Malone. Il +22 alla pausa lunga è eloquente, c'è una sola squadra in campo, ma gli stessi Knicks sono maestri nel complicarsi la vita e così Jokic e soci polverizzano il distacco in meno di sei minuti e si riportano a contatto. Segno che la strigliata di Malone negli spogliatoi del Garden ha effetto immediato. A quel punto servono gli straordinari ai padroni di casa e a pensarci è soprattutto Kristaps Porzingis (chi altrimenti?), il quale si evolve a supersayan ed aggiorna il suo massimo in carriera: 38 punti, tirando con un buon 14-26 al tiro e condito con 7 rimbalzi e 3 stoppate. Sulle ali di Porzingod New York vola, poi Hardaway jr fa il resto e mette a bersaglio 13 punti tutti nell'ultimo quarto, spegnendo definitivamente i bollenti spiriti dei Nuggets ai quali non bastano i 28 di Jokic ed i 20 di Murray per cambiare le sorti del match.
New York Knicks - Punti: Porzingis 38, O'Quinn 15, Hardaway jr 13. Rimbalzi: O'Quinn 15. Assist: Jack 10.
Denver Nuggets - Punti: Jokic 28, Murray 20, Harris 18. Rimbalzi: 10. Assist: Millsap 4, Chandler 4.