L'ala piccola dei Miami Heat, Rodney McGruder, dovrà sottoporsi la prossima settimana ad un intervento chirurgico per rimuovere la frattura da stress subìta alla sua gamba sinistra. McGruder, lo scorso anno ha preso parte a 78 delle 82 sfide di regular season degli Heat, ed in ben 65 occasioni è partito nello starting five, segno evidente che il coach Erik Spolestra si fida ciecamente del suo giocatore. Con ogni probabilità questo problema fisico gli impedirà di scendere in campo per circa tre mesi, ma ad oggi è difficile stilare una sorta di tabella di marcia per 'quantificare' i suoi tempi di recupero.
Come riportato da The Vertical, il general manager Pat Riley si è detto dispiaciuto di quanto capittao a McGruder, che in questa preseason è apparso sin da subito in buona forma: "Dispiace perchè Rodney è un tipo di giocatore molto funzionale al nostro modo di giocare. Questa è una brutta tegola che si è abbattuta su di noi, ma noi non dobbiamo farci abbattere da queste fatalità e quindi bisogna guardare al futuro sempre con uno sguardo posiivo. Accadono nello sport queste cose, e si deve essere sempre pronti ad accettarle con filosofia".
McGruder ha viaggiato lo scorso anno a 6.4 punti di media, fallendo di poco l'inserimento nel miglior quintetto stagionale dei rookies. Con lui fuori, almeno fino al termine del 2017, si apriranno le porte dello starting five a Josh Richardson o Justise Winslow. Lo spot di 'tre' sarà ricoperto da uno dei due, con il secondo che è chiamato a cancellare l'incubo rappresentato dalla scorsa stagione, saltata quasi per intero a causa di gravi problemi fisici. Spolestra manda giù un boccone amaro, ma si appiglia alla buona etica del lavoro messa in mostra lo scorso anno da McGruder. Il ragazzo, infatti, si è rivelato un professionista serio, un ragazzo per bene, che quindi sicuramente affronterà con serietà e professionalità il percorso riabilitativo, per tornare a disposizione della squadra il prima possibile.